Incontri
Cod.: 106
Prefazione di Carmelo Mezzasalma. Bruno Venuti Attenzione e tempo. Ecco, sono questi i fili con i quali cucire il Silensio e la Memoria, segnalati da Carmelo Mezzasalma nella sua colta prefazione, per tentare di legare con una chiave di lettura questa seconda raccolta di Anna Maria Guidi, che non può essere ricondotta a una qualsivoglia codificazione senza timore d'imprigionare l'alto, ampio respiro che tutta la pervade, viaggio di parole che trae forza e suggestione appunto dall'ascolto, dall'Attenzione al proprio ed altrui silenzio, dentro il Tempo che si fa Memoria. Filigrana d'un dialogo interiore percepito come istanza poetica attraverso le varie età della vita (infanzia, adolescenza, età adulta e maturità) Incontri sboccia e si svolge, "in intima coerenza nella mutevolezza del divenire", nell'arco parallelo delle corrispondenti quattro stagioni (primavera, estate, autunno, inverno), ideale e concreto palcoscenico dentro il quale con l'A. si muovono, sperano, amano, soffrono, s'illudono, crescono, sfioriscono, i personaggi e gli interpreti della commedia, cui la grazia composta e la tesa armonia dei versi impedisce i toni cupi della desolazione e della resa. "Non ciò che si conosce | s'incontra | ma ciò che si riconosce". Sta tutta nel prologo, icastico, il progetto dell'A. a farsi specchio, attitudine di "mente sgombra e sensi pronti", per conoscersi, riconoscendosi, in Fiore, Sara, Gianna, Angiolina, Carmen, Gina, la maestra Bianchi, le donne del viaggio, dall'A. così lontane, eppure speculari nella stessa aspirazione alla ricerca dell'itinerario nascosto dentro la comune casa del vivere. Queste donne, nelle loro esili, tormentate storie con il desiderio d'un centro cui affidare la loro condizione di precarietà, s'incontrano, si, all'interno della loro condizione genetica, al femminile quindi, ma si riconoscono al di là di questa come persone, nella stessa aspirazione insoddisfatta chiusa dentro il silenzio delle coscienze, centro vuoto come ove, placata nella solidarietà, consapevole converge l'impossibilità di colmarlo attraverso la tensione dei singoli destini. Come già nel precedente Esercizi Anna Maria Guidi continua il suo discorso aprendo nuove frontiere alla conoscenza di sé, e di sé nel mondo, e del mondo, attraverso un dire poetico dalle risorse inesauste e traboccanti, cui affida il compito di decifrare ed esprimere il sentire profondo che accende di luce i sentieri oscuri in cui spesso il senso dell'esistere si nasconde "fracidando ripari di certezze", costringendo "Accessibile | ai margini" quel buio che non resterà sempre tale: perché già "gonfia l'aria | stasera un acconto | di primavera sfuggita | al mantello corto | di febbraio" ed è sempre comunque "inizio ogni istante della vita: dell'istante successivo", almeno finché resteremo "accanto nello stesso volo | senza interrompere viaggi di parole", quelle parole che, sole, possono davvero unire quando ci parlano con la forza della loro liquida, partecipe, commossa e commovente bellezza, quella che ci tiene avvinti dall'inizio al "non epilogo" dell'avventura di questo libro.
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GUIDI Anna Maria
Genere: Poesia
€ 9,30 attualmete non disponibile
Firenze 2000, 15x21, pp. 104
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