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L'editore racconta
Intervista a Danilo Mandolini (titolare di Arcipelago itaca)

Estroverso - estate 2017

1) Qual è l’aneddoto più curioso legato alla nascita della vostra casa editrice?

Il primo commento "tipo" che molti amici e conoscenti (non necessariamente definibili come addetti ai lavori) proferirono alla notizia riguardante la nascita di Arcipelago itaca, fu «Sei sicuro?».

Quando alla suddetta notizia venne aggiunta la precisazione «La casa editrice si occuperà solo di poesia» il commento di cui appena sopra mutò, accompagnandosi ad un sorriso tra l'interdetto e il disperato, in «Ma sei impazzito?».

2) Qual è la vostra linea editoriale e precipuamente in quale direzione si muove?

Arcipelago itaca si pone l'obiettivo di divenire, di qui a qualche tempo, uno dei punti di riferimento nell'ambito dell'editoria di poesia in Italia (che nel nostro paese, cioè, pubblica esclusivamente poesia e/o contenuti a questa collegati).

Partendo dall'obiettivo da noi perseguito arriviamo conseguentemente a dichiarare che ciò che al nostro progetto editoriale interessa è l'idea di rappresentare al meglio - diremmo a 360° - le numerose voci e le diverse modalità espressive attraverso le quali la poesia, negli anni della contemporaneità che stiamo vivendo e che ci accingiamo a vivere, si manifesta in Italia e non solo.

Pur avendo pubblicato autori già affermati a livello nazionale (ed altri, sempre affermati, seguiranno) è comunque importante sottolineare che il nostro interesse si rivolge anche a quelle che potremmo definire come le voci nuove del panorama poetico nostrano.

3) Qual e quante (attualmente) le vostre ‘collane’ (e i rispettivi curatori)?

Le collane che ad oggi abbiamo attivato sono cinque.

· LACUSTRINE, diretta da Renata Morresi, che si orienta verso quella che viene definita come "scrittura di ricerca";

· ESTUARI, diretta da Manuel Cohen, che si occupa di poesia giovane (under 30) e di opere prime;

· MARI INTERNI, diretta dal sottoscritto, che dà voce alla poesia che diremmo più tendenzialmente lirica;

· ISTMI, al momento senza un responsabile formale, che pubblica traduzioni di opere in versi;

· MAREE, diretta da Martina Daraio, che sceglie, cura e dà alle stampe lavori riguardanti la critica della poesia contemporanea.

A queste 5 collane va aggiunta un'attività che non è di fatto riassumibile in una collana (se fosse una collana, sarebbe trasversale a tutte le altre), ma che rappresenta un ambito rilevante del nostro operare. Mi sto riferendo alle pubblicazioni che, ogni anno (il terzo consecutivo, questo 2017), provengono dalle selezioni delle opere partecipanti al nostro omonimo Premio (che mette appunto in palio la realizzazione in volumi dei lavori premiati).

Esiste poi una sesta collana che è stata creata ma che verrà attivata soltanto a breve. Sto parlando di VERSANTI: una collana che pubblicherà antologie di poeti italiani e versi "contaminati", ad esempio, da immagini.

Va inoltre precisato che stiamo lavorando alla creazione di una nuova collana che vorremmo raccogliesse testi di poeti dialettali italiani.

Oltre ai responsabili di collana in precedenza menzionati, va infine sottolineato che il Comitato di lettura di Arcipelago itaca annovera la collaborazione di alcuni altri redattori: si tratta, in rigoroso ordine alfabetico, di Alessio Alessandrini, Mauro Barbetti, Barbara Pumhösel e Paolo Steffan.

4) Viviamo nell’epoca delle facili pubblicazioni, in che modo un editore può salvaguardare l’autenticità della cultura e degli scritti che pubblica?

Direi che il verbo che va elettivamente abbinato ai sostantivi "editore" e "editoria" sia selezionare. Credo proprio che nell'azione appena indicata risieda la summa, anche dal punto di vista etico, della missione di un qualsiasi editore. In questo senso, il fatto che una casa editrice si doti di un Comitato di lettura (o scientifico che dir si voglia, possibilmente composto da membri che siano sì esperti del settore, ma anche rappresentativi di ambiti di interesse, gusti ed età differenti) può divenire un elemento di maggiore garanzia a riguardo della bontà e della completezza dei lavori di valutazione e selezione svolti. Sempre a proposito di verbi da affiancare ai sostantivi "editore" e "editoria", è necessario evidenziare che un editore che sceglie non può poi non promuovere (presso premi e critici, ad esempio ed in primis, e congiuntamente all'autore) le proprie scelte.

Certo, circola materiale di valore (succede più spesso di quanto si immagini di intercettare un buon manoscritto in versi) ma può accadere che i tempi dell'autore non coincidano con quelli dell'editore, o, magari, in altri contesti, può capitare che non si sia del tutto convinti della "vendibilità" di un determinato materiale e che, quindi, si finisca con il soprassedere... Voglio qui semplicemente affermare che, pur aspirando a pubblicare sempre il meglio che passa sotto i nostri occhi, non sempre riusciamo al 100% in questo intento.

5) Pro e contro dell’ebook, il vostro pensiero al riguardo.

Non siamo né pro né contro. I mezzi che favoriscono la diffusione della poesia - sottolineo: che ne favoriscono la migliore fruizione possibile, che è poi, alla fine, la sua lettura - possono essere differenti. Tra questi si può annoverare certamente l'ebook. Ad oggi, in ogni caso, noi non abbiamo ancora pubblicato una nostra opera anche in ebook. Semplicemente non ne abbiamo sentito la necessità, né ce n'è stata l'occasione (d'altronde, nessuna richiesta in questo senso ci è giunta). è altresì noto ai più come l'Italia, in questo ambito e rispetto ad altri paesi, sia ancora indietro. Siamo comunque pronti a cogliere qualsiasi cambiamento dovesse in seguito verificarsi in questo contesto e ad affiancare la produzione digitale delle nostre pubblicazioni alla tradizionale (ed ancora irrinunciabile secondo noi, soprattutto per la poesia) produzione in cartaceo.

Va comunque detto che Arcipelago itaca usa molto il "supporto digitale" soprattutto per promuovere, più comodamente e velocemente, le opere che pubblica.

6) Pensando alla vostra peculiare attenzione alla poesia, domandiamo: qual è il vostro poeta ‘ideale’, quali le ‘caratteristiche’ affinché possiate decidere di pubblicarlo?

Nel caso di un autore affermato, credo che per Arcipelago itaca sia soprattutto interessante individuare il valore aggiunto, i caratteri di reale novità che un'opera ancora inedita è in grado di portare nel contesto del percorso di ricerca dallo stesso autore già tracciato. è sorprendente verificare, in alcuni casi, come gli elementi innovativi di una nuova opera siano tali sia che questa ricalchi il solco delineato dal suddetto percorso di ricerca, sia che da questo stesso percorso si discosti - talora anche in maniera rilevante.

Nel caso di un autore più o meno esordiente cerchiamo di riconoscere, laddove possibile, i tratti di originalità, diciamo così tout court, che il testo pervenutoci propone. Questo: nell'insieme - che è poi la cosiddetta "pronuncia" di un autore di versi - determinato dalle tematiche affrontate e dall'approccio stilistico adottato.

7) Oggigiorno in che modo è possibile avvicinare i lettori alla poesia?

La risposta a questa domanda richiederebbe una disamina approfondita sulle cause dell'attuale situazione e sulle numerose implicazioni a questa stessa connesse. Temo, però, che quello di questa intervista non sia il giusto contesto nel quale dilungarsi. Provo quindi a rispondere dotandomi della massima sintesi possibile.

Credo che il principale problema che affligge oggi la poesia, e la letteratura in generale, sia l'ormai certificato, progressivo ed inesorabile venir meno della passione per la lettura. Nel tentativo di rilanciare o di recuperare questa passione (penso che ormai, visto lo stato dell'arte, si debba comunque lavorare in un'ottica quantomeno di medio termine), ogni intervento o dinamica messa in atto che non coinvolga in maniera sistematica e funzionale l'istituzione scolastica rischia di essere parziale e quindi non in grado affrontare adeguatamente la portata della questione di cui si sta trattando.

8) Quali i libri già editi e quali di ognuno (o di qualcuno) le ‘singolarità’?

In circa due anni di attività abbiamo dato alle stampe ventuno titoli.

Per dovere di equità vorrei elencare tutti i titoli pubblicati e spendere più di due parole su ognuno di questi e sui relativi autori (anche perché ai nostri sguardi, certo interessati e direttamente coinvolti, sembra davvero che ognuno dei lavori da noi prodotti sia dotato della sua propria singolarità).

Mi limiterei quindi a dire quanti e, in ordine alfabetico, chi sono gli autori non esordienti da noi pubblicati e quanti e chi sono invece gli esordienti.

I primo gruppo annovera tredici autori che nel dettaglio sono: Cristina Babino, Mauro Barbetti, Manuel Cohen, Vladimir D'Amora, Annamaria Ferramosca, Giovanna Frene, Marco Giovenale, Francesca Perlini, Nicola Ponzio, Barbara Pumhösel, Paolo Steffan (ancora inedito in versi, ma alla sua seconda opera di critica), Pier Franco Uliana e Davide Valecchi.

I secondi sono invece otto e rispondono ai nomi di: Simone Maria Bonin, Beloslava Dimitrova (giovane autrice bulgara alla sua prima traduzione in italiano), Valentina Maini, Andrea Mazzanti, Lucilla Niccolini, Claudio Salvi, Norma Stramucci (già pubblicata in versi, ma alla sua opera prima di traduzione) e Angelo Vannini.

Infine, tra i pre e i postfatori dei volumi che non sono membri del Comitato di lettura della casa editrice, si ricordano: Stefano Colangelo, Caterina Davinio, Giulio Mozzi, Salvatore Ritrovato, Francesco Scarabicchi e Alessandro Scarsella.

9) Qualche anticipazione sulle novità e le prossime pubblicazioni?

Solo per citare i lavori in via di pubblicazione e quelli ai quali abbiamo già iniziato a mettere mano, anticipo che a brevissimo saranno stampati i nuovi volumi di Andrea Raos e di Marco Di Pasquale. A questi seguiranno le opere prime di Gianluca Garrapa (con postfazione di Gabriele Frasca) e di Francesca Fiorentin (con prefazione di Paolo Lago).

L'autunno di quest'anno e l'inizio del prossimo ci vedranno impegnati nella produzione di diversi altri libri. Fra questi, evidenzio soprattutto un paio di traduzioni di giovani e bravi poeti dell'est Europa.

 ALTRO

 ·  Lo slogan che accompagna l'attività di Arcipelago itaca è La piccola editoria che dà vita alla poesia.

·  Il nostro sito web è www.arcipelagoitaca.it

·  Il nostro indirizzo e-mail è info@arcipelagoitaca.it

·  Il nostro indirizzo di posta "tradizionale" è Via Monsignor Domenico Brizi, 4 - 60027 Osimo (AN).

·  La pubblicazione, dalla nostra redazione curata, che fornisce visibilità all'attività della casa editrice e non solo è "Arcipelago itaca" blo-mag (il link all'ultimo numero disponibile è questo:

 http://www.arcipelagoitaca.it/wp-content/uploads/2016/04/arcipelago-itaca-22.pdf

- Tutte le nostre pubblicazioni sono in vendita anche su IBS. Questo, appunto, il link alla nostra pagina IBS:

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