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Balzan
Bruno (Treviso 1956), poeta, scrittore, musicista e pittore,
vive a Valdobbiadene.
Ha pubblicato: Il respiro delle
parole (2005, poesia), La montagna blu
(2005, teatro), Viaggio attraverso (2006,
poesia), Dove sei ? (2008, poesia),
(tra parentesi) scritture
(2012, aforistiche), Voci di confine (2017, poesia).
Sulla sua produzione letteraria hanno scritto, tra gli altri:
B. Brazzalotto [Viaggio attraverso]
«Ci prende come per mano e ci porta nei meandri del suo cuore, delle sue paure
ma anche nei momenti più importanti della sua vita: l'esperienza dell'amore. È
questa la filosofia di un animo molto sensibile, che vede la sua sicurezza
nell'atteggiamento di chi gli vive accanto.» – C.
Depetro [Viaggio attraverso] «Il poeta è una personalità
poliedrica, estroversa, che spontaneamente riversa sulla pagina il suo mondo
interiore genuino, instabile, immediato ... Il poeta è dotato di spirito
espansivo: vorrebbe abbarcciare l'umanità, raccoglierla in una sana vitalità e
liberarla degli ostacoli che si oppongono alla fratellanza e all'unione.» –
G. Ladolfi [Viaggio attraverso] «La
pubblicazione si configura come un diario dell'anima, che nello sviluppo
dell'esistenza fissa alcuni punti fermi che hanno contrassegnato importanti
tappe interiori. Come nota distintiva ho colto l'atteggiamento di chi si pone
dinanzi ad una porta senza entrare: guarda, osserva, desidera, teme, progetta,
ma rimane sostanzialmente fermo. Mutano le immagini interne, cambiano i luoghi,
le persone, i fatti, la storia personale e quella generale, permane tuttavia un
fondo di ritrosia che non ha permesso di varcare la soglia.» –
F. Lepre [Viaggio attraverso] «Grazie
per avermi dato il piacere di leggere cose che hanno veramente un senso, cose
che dicono la realtà di ogni giorno vissuto con fatica per le delusioni che si
accumulano nel trascorrere del tempo!» – G. Luongo
Bartolini [Il respiro delle parole] «L'a. è alla sua prima
pubblicazione di un'opera di poesia e s'affaccia a questa zona problematica
dell'arte contemporanea da protagonista e con le carte in regola, se in esergo
egli cita in una duplice esemplare definizione, la sua poetica personale,
ribadendone il concetto nella prima lirica intitolata "Creature fragili", ove
afferma che "Le poesie sono creature fragili".» –
L. Nanni [Il respiro delle parole]
«...un’opera prima in cui si evidenziano tematiche che nascono anche dal
vissuto; occorre però considerare le eventuali congenialità, per esempio le
iterazioni (tecnicamente anafore) in testi come ‘Non cercare’ e ‘L’ amore che ti
cambia’ oppure l’impegno in sé lodevole oltre una linea strettamente creativa (Gli
alieni); prove convincenti risultano le delicate espressioni/descrizioni
quale atto simbolico e rappresentativo, particolarmente i versi iniziali de ‘I
sogni del mondo’.» – [Viaggio attraverso] «...è
visibile un percorso che determina anche la coscienza di scrivere rime –
così l’autore a p. 35, 39, 45 e ss. e particolarmente in Zattere.
Tonalità e argomenti sono svolti con un linguaggio non complicato, efficace, dai
tratti di sicura eleganza: creazione come trasfigurazione, ciò che si vorrebbe
vedere con lo sguardo dell’anima e scaturisce perciò dall’essere poeta:...» –
L. Pierdicchi [Il respiro delle parole]
«Poeta schietto, semplice, non cerca elaborazioni strutturali né linguistiche;
il suo dire perciò fotografa le situazioni e le emozioni del momento.» –
C.M. Turco [Viaggio attraverso] «...attraverso
l’utilizzo di rapidi commenti introduttivi alle singole poesie, rende subito
accessibile il suo universo senza appesantire la lettura e senza ridurre la
curiosità nei confronti del frammento che si va a leggere. Anzi, lo valorizza e
gli conferisce un arricchimento semantico che intensifica l’emozione del
lettore.».
bruno.balzan@gmail.com
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