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Bettiol
Raffaella (Venezia), poetessa, vive a Padova. Ha pubblicato: L'anima segreta (1997), Ipotesi d'amore (2006) e
Notturno (2007, cd, a cura e voce di Valter Zanardi); ha steso la postfazione alla raccolta poetica "Camminando in versi" (1996)
e ha curato l'antologia Il mio bicchiere da viaggio.
Otto poeti italiani d'oggi (2001). Una sua lirica è inserita nella raccolta Gelato in versi (1997). Ha partecipato a numerosi concorsi letterari ottenendo i seguenti primi premi: 1995, "Calabria-Riviera dei Cedri", Taranto "Santa Croce", "Val di Vara", quest'ultimo anche nel 1996; 1998, "San Marco-Città di Venezia" terzo premio (per la raccolta L'anima segreta); "Primavera Strianese" primo premio (per la raccolta L'anima segreta); oltre a numerosi altri premi nazionali ed internazionali. Nell'assegnarle il premio "Calabria '79", la Giuria ha steso la seguente motivazione: «Classica nei toni armoniosi e dimessi, moderna negli accostamenti di stile e d'immediatezza espressiva, la poesia della B. si distingue per il senso delicato di intuizioni felici, di genuina e spontanea freschezza d'immagini e per la sintetica definizione delle più segrete pieghe dell'animo umano. Un'esperienza poetica ravvivata da interiori consolazioni; una voce ben modulata, aperta e nuove quasi discorsive cadenze.».
Sulla sua produzione letteraria hanno scritto: F. Battolini «Il lirismo esplode in una luce di mitica trasfigurazione e nell'ambito di un gusto raffinato ed esclusivo per i valori suggestivi della parola.»; L. Bigon «Poesia androgina dalle intense vibrazioni che solcano l'afflato poetico e l'investono di quella raffinata eleganza e bellezza che è propria della poetessa B.»; D. Bisutti «…la sincerità e l'immediatezza, ma anche la forte musicalità e il clima di visione sognata che lo pervade… Nei versi della B. la materia si fa spirituale e l'anima acquista una dimensione sensibile.»; M. Camillucci «...vive sul filo dei senza e dei non, di domande senza risposte ed intanto il tempo, che scivola sulla nuda distesa dei giorni, lascia alla carne solo il coagulo del rimpianto.»; E. Mandruzzato «Non vuole essere moderna o attuale perché lo è. Il vero moderno è il vivente e questa poesia vive. ... Eppure non credo che il motivo religioso sia il più vissuto nella poesia di B. C'è qualcosa di meno espresso e meno visibile. Una sorta di nostalgia del non avvenuto e del non avvenibile. Ci sono dei vorrei senza oggetto. Ci sono ricordi indelebili ma vaghi come sogni. C'è più un passato remoto che un' escatologia. Personalmente preferisco fra tutti i toni surreali, e perciò inevitabilmente onirici che sarebbero molto abili se non fossero il modo migliore di esprimere l'oscurità che invade.»; A. Mele «Leggendo i versi della B. si nota come la stessa sia dotata di spiritualità, di cultura, di capacità di osservazione e ciò la rende piacevole e armoniosa e procura intimi compiacimenti spirituali.»; L. Nanni «...ci troviamo di fronte a una raccolta di straordinaria compattezza di stile. Ciò si deve, oltre alla specifica preparazione culturale, a un retroterra classico (non mancano infatti esempi di scrittura analitica) che dopo aver aderito a principî formali si concretizza in immagine compiuta. Tale unità nasce da una versificazione conseguente, libera però da costrizioni che non dipendono dall'evento creativo; il lessico - ove ricorrono costanti a definire la fusione tra logica e fantasia, tra emozione e soggetto - viene sempre tenuto su un registro elevato.»; L. Pavan «Questa opera di B. si pone in un ambito in cui la creatività appare inscindibilmente legata con l'esperienza della sofferenza. Le storie che racconta, le immagini e le emozioni che propone evidenziano continuamente le sue vicende interne, parlano delle sue relazioni fondamentali e dei suoi bisogni più profondi, la ricerca di affetto, l'aspirazione ad ideali assoluti, la disperazione, la solitudine.»; L. Pumpo «Classica nei toni armoniosi e dimessi, moderna negli accostamenti di stile e d'immediatezza espressiva, la poesia della B. si distingue per il senso delicato di intuizioni felici, di genuina e spontanea freschezza d'immagini e per la sintetica definizione delle più segrete pieghe dell'animo umano.»; G. Segato «B. coniuga felicemente immagini fisicamente concrete, che restituiscono il senso del corpo, dello spazio e del tempo insieme al loro correlato elegiaco e spirituale, alimentando così una sorta di persistente contrappunto doloroso che incalza nel ritmo, senza mai sciogliersi, traducendo una visione poetica vibrante e tesa tra un'esigenza di affermazione vitalistica e una volontà di conoscenza, di penetrazione del mistero esistenziale.»; I. Thomas «Poesia che si fa ricerca dei contenuti più intimi dell'uomo, attraverso un uso suggestivo ed elevato della parola poetica. Infaticabile nello studio e nell'approfondimento delle strutture del linguaggio, riesce a muoversi con discrezione e riservata religiosità.»; G. Zuccalà «Il gusto della parola legata alla sua radice umana si avverte costante. Il verso ridesta sempre le emozioni della prima lettura: lucida espressione di un verbo intimo, esso suscita immagini e sentimenti intensi, pensieri profondi. È poesia.».
web:
http://www.italian-poetry.org/bettiol_raffaella.html
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