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Castelli
Duccio (Milano 1945), poeta e musicista di jazz, dal 2013 vive a Santiago del Cile, dove già visse per vari anni in passato.
Già all'età di dieci anni
scrive poesie, due delle quali sono inserite nel libro Doppi
e Metà. Salvatore Quasimodo nel 1956
ebbe modo di apprezzarlo e lo incoraggiò verso «...un felice futuro
poetico». A
diciassette anni scrisse il racconto Una ragazza per
quattro mesi, apprezzato da Italo Calvino
e pubblicato solamente nel 1996.
Pur scrivendo praticamente da sempre cominciò
a diffondere le sue opere solamente nel 1992. Da questa data ha pubblicato le
seguenti opere letterarie: Emigranza (1993),
Doppi e Metà (1994),
Credito
d'affetto (1995), Una ragazza per quattro
mesi (1996), Tempo barbaro
(1998), Amolore (1999),
Amolore
(2000, selezione con traduzione in spagnolo, presentata il 6 ottobre 2000 presso
la facoltà di Lettere della Pontificia Universidad Catolica de Chile a Santiago),
Poesie scelte (2005, Edizioni Scheiwiller),
121 poesie (2007),
Due ed io (2007), Sgombero tutto
(2008), Fermo Posta Paradiso (2009),
Alfredo Espinoza JazzMan - Legendario y obscuro (2011),
S'è fatto tardi (2012),
Gouaches letterarie
(2016), Poesie, prose e jazz
(2018), Con chi è stato più bello
(2018), Le poesie che mi sono figlie
(2019), La Cleo ci aspetta così
(2020), La mia vita in jazz
(2020), Artisti
(2020), Bar Sport
(2020), Contrasti
(2020).
Materiali letterari di C. sono
presenti in diverse antologie e riviste letterarie: "Premio RiverArt"
(1994), "Liriche di Artepoesia" (1998), "Punto di Vista"
(1998, 1999, 2000), "Poeti e scrittori contemporanei allo specchio"
(1999), "Ricorderai d'avermi tanto atteso" (1999), Antologia
"Cinque Terre" (1999), "Angeli e Poeti" (1999, 2000, 2001),
Antologia "Il Porticciolo" (2000). L'opera di C. appare, tra l'altro:
"Dizionario degli Autori italiani contemporanei" (1996 e 1999);
"La storia della letteratura italiana. Il II Novecento", v. 2 (1998);
"Storia della letteratura italiana del XX secolo" (1999). Non
partecipa frequentemente a premi letterari. Tutte le opere di C. sono state esposte nel padiglione Italia alla
Fiera internazionale del Libro 2000 di Santiago del Cile.
Nel novembre del 2003 alla Art Expo 2003 di Miami (Usa) sono stati esposti i
dipinti di 24 pittrici internazionali in abbinamento con la poesia di C.: da
Amolore (edizione in spagnolo dell’Istituto
Italiano di Cultura di Santiago del Cile), dalla presentazione «...Jaime Ferrer
artista plastico Chileno y Duccio Castelli poeta e interprete de musica
italiano, se conocen en Chile 23 anos atras, comparten vivencias y nace una
amistad que se mantiene a traves de los anos. Duccio un incansable admirador del
trabajo de Jaime ha seguido su trayectoria desde siempre y le propone realizar
un poyecto comun:" Me gustaria que pintaras mis poemas".. Queda guardada la idea
y renace cuando Jaime le propone la tematica a los integrantes del Studio 1156
de Miami, lugar donde el comparte su experiencia pictorica con un grupo selecto
de 24 artistas de diversas naciones. La idea es acogida de inmediato con gran
entusiasmo y energia y cada integrante elige uno de 5 poemas, comenzandolo a
recrear pictoricamente. Este encuentro da como resultado la muestra de “Art Expo
2003”.».
Sulla sua
produzione letteraria molti hanno scritto, tra gli altri: P.
Avati «...debbo dire che questa tua raccolta di poesie [Due ed io]
mi ha in diverse pagine commosso costringendomi a condividere, quasi da subito,
il tuo struggimento per chi appartiene alla tua vita, ai tuoi ricordi, alla tua
area affettiva e non alla mia... ma che vi si è introdotto per la misteriosa,
sacrale efficacia della poesia. ... Ogni essere umano tenta di lasciare un segno
della propria esistenza, una traccia di sé che non sbiadisca troppo in fretta. A
pochi è dato il privilegio di riuscirci nell’assordante frastuono in cui
viviamo. Credo che tu abbia trovato, attraverso la scrittura, il tuo più
autentico modo di “dirti”, quello che cercavi... la tua voce. Sono lieto per te
ed emozionato...» «Mi hanno intenerito i tuoi versi [Poesie scelte] che
testimoniano un profondo rapporto sacrale, antico, definitivo con la vita (in
questo caso la tua) ma che è quella di tutti, eguale e bella e alta e sempre
straordinaria, come il tuo cane lo fu o quel Lorenzo del quale ho intuito la
corsa.» «...anch'io sono inseguito dallo "assillo di sapere"
... i suoi versi sono magnifici, come l'incipit: "Se avessi | nessuno | non
potrei soffrirne" [Amolore]» «... Mi hanno
intenerito i tuoi versi che testimoniano un profondo rapporto sacrale, antico,
definitivo con la vita (in questo caso la tua) ma che è quella di tutti, eguale
e bella e alta e sempre straordinaria, come il tuo cane lo fu o quel Lorenzo del
quale ho intuito la corsa.»; G. Bárberi
Squarotti «...ho letto Tempo barbaro con molto vivo interesse
e sincero consenso. La sua è una poesia energica, risentita, che rappresenta
con sicura efficacia le varie vicende della vita, ora con ironia, ora con
profondo senso del tragico, ora con i colori della memoria. Testi come La
splendida vita ... offrono, per esempio, una vera bellezza di discorso e di
ritmi.» «...il suo bel libro dal titolo curioso e fascinoso [Amolore]
...lettura con molta gioia ...le sue poesie sono essenziali fra saggezza,
ironia, sapiente riconoscenza della memoria e della vita.»;
C. Barbieri «la tua raccolta di
121 poesie è davvero pregevole .... il tuo lessico senza fronzoli, senza
termini aulici, vero in una parola, è perfettamente in sintonia col mio vivere,
sentire e pensare. Per cui per me leggere tuoi versi prima di addormentarmi è un
vero piacere dell'animo. E credimi, sono uno che di versi ne "macina", di tutte
le epoche.»; D.
Bisutti «...titolo che è uno stimolo piuttosto audace [Amolore],
fatto da amore e dolore ...poesia che non si esaurisce con una vena crepuscolare
... poesia che si pone in uno spazio di un tra: tra ricordo e mistero.
...ricorda spesso le tonalità ungarettiane ... si intreccia con una vena
gnomica, di saggezza quasi epigrammatica... fino a risalire a un filone più
antico della nostra poesia, che a sua volta si potrebbe far risalire addirittura
molto, molto lontano, ancora ai classici...»; P. Conte
«...le tue poesie [Poesie scelte] mi sono piaciute enormemente. Hanno la
tinta corrusca delle liriche greche... al momento l’assolo che mi ha colpito di
più è “Per Lorenzo”. W le belle cose con swing!»; G.
Cristini «...una componente di questa poesia – l'evocazione, la
memoria che unisce e collega tempi e luoghi diversi – ... il mondo degli
affetti, punto fermo obbligato al peregrinare del poeta ...poesia assai bella
...assai significativa ...lampi e frammenti vivi.»; F.
Lanza «...il sogno d'un poeta che è ancora relativamente giovane ma
si sente vecchio non allontanerà mai dal proprio orizzonte il mito leggendario
d'un ritornante stil novo, dove l'amicizia e l'amore navigano insieme...»; L.
Nanni «...la forma lessicale si identifica con l'impulso diaristico
registrando eventi ed esperienze in una struttura moderna ma di estrazione
tradizionale ove risalta l'immagine elevata a sentimento.»; A.
Novelli «...poesia dolce-amara, attinta dall'intimo dell'anima,
talora sconsolata e tuttavia mitigata ... dotata di una sua personalità, in uno
stile che ama la brevità e non disdegna rime assonanze ... curate memorie e
orchestrazione ... poesia che nasce da una vita interiore e ne conserva
l'esistenziale mistero, donde il frequente interrogarsi senza risposta...»; F.
Re «...un'intensità quasi stravolta, i sensi e le emozioni di chi
sceglie di incontrarsi con i versi impegnativi e labirintici di C. ...dotato di
un indubbio, direi quasi commovente talento artistico.»; P.A.
Soldini «...confrontando le sue liriche con quelle di più noti
poeti nostri, vedo che lei non ha nulla in meno, nulla da perdere. Possiede anzi
un'asciuttezza che non è aridità come in altri e un nascosto senso musicale
lontano da ogni esercitazione letteraria...»; S. Tietto
«C. va trovato qui, anomalo e sapiente e sapido insieme; va incontrato nella
levatura della sua poesia...» ; V.
Vettori «...un canzoniere esemplare ...un percorso
esistenzial-letterario caratterizzato dalla più rigorosa e in pari tempo più
spontanea coerenza poetica di quella "linea lombarda" a cui C.
esemplarmente appartiene ...quasi Rebora redivivo ... punti-luce ... espressioni
vittoriose della 'parola' che nella sua inesauribile esemplarità sempre di
nuovo libera e salva.».
ducciocastelli@gmail.com
www.fermopostaparadiso.it
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