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Corsalini
Nicoletta (Bonefro 1957), poetessa e scrittrice, vive a Prato. Ideatrice e,
assieme ad gruppo di amici e poeti, socia fondatrice dell'Associazione culturale pratese "Il Castello",
di cui è presidente
dal 1996.
Ha pubblicato: Fiore
di loto (1999, poesia, prefazioni di R.
Pecchioli e D. Masini),
I solchi dei giorni (2002,
poesia, prefazioni di
S. Santi Montini e L. Santanna),
Di fronte al destino (2008, poesia e fotografie di
Tony Vaccaro, prefazione di
Franco Manescalchi),
La solitudine delle maree (2012, poesia, postfazione di
Cristina Contilli, foto di
Andrea Morelli),
Raccontiamoci. Esperienze di vita vissuta (2014, narrativa, foto di
Roberto Vicario),
Sassi sulla strada. Racconti di donne umiliate e violentate
(co-autore Antonio Ranellucci, 2014,
narrativa), Oriana Fallaci. Amore, vita e morte nelle
sue opere (2014, 20152 saggistica).
Sue liriche sono inserite nel catalogo
personale dello scultore Antonio Bruno,
dando luogo a una simbiosi tra parole e figure scultoree. Testi poetici sono presenti su riviste letterarie e antologie.
È presente nella "Storia della letteratura italiana del XX secolo" curata da G.
Nocentini, nell’“Antologia sulla poesia d’amore al femminile” a cura
di C. Contilli e in “Scrittura femminili in
Toscana” a cura di E. Pellegrini. Ha
conseguito diversi riconoscimenti letterari il primo “Premio artistico per la
cultura: Noi artisti di questa terra 2003”, Montorio dei Frentani. Collabora col
sito letterario Literary.it e dirige la collana di poesia Crisalide per
la casa editrice Masso delle Fate di Signa.
Sull'opera poetica di C. hanno scritto, tra gli altri:
M. Colabella «…l’opera
di Nicoletta [I solchi dei giorni] sembra ispirata da una religiosità
laica, dove domina sovrana la Natura, però, una volta tradita dall’uomo, sembra
vendicarsi spingendoli verso una fine senza ritorno. Il libro sembra terminare
con un’immagine nichilistica della vita: “solo nebbia sulla terra”. Tuttavia…» - F. Manescalchi
«Poesia a tutto tondo, quella di C., che – rispetto alla raccolta I solchi
dei giorni che precede questi testi – interroga e si interroga sul filo
della lamentazione e col taglio del blues. Voce individuale e quasi coro
sorgivo, teso alla ricerca di un orizzonte nuovo per un’umanità – sempre
dolorosamente messa in gioco dalla storia...» - W. Nesti
«[I solchi dei giorni] Paradigmatico il titolo della raccolta… che allude
all’animo umano impercettibilmente ma inevitabilmente solcato da dal trascorrere
del tempo. Queste microscopiche rughe costituiscono il corpus del nostro essere
stati ma anche del divenire, che si avverte dai segni che il poeta/profeta
avverte e indica.» -
R. Pecchioli «[Fiore di
loto]…quello poetico di Nicoletta è anche un mondo in cui non esiste più
disincanto, dove il sogno finisce col non essere più specchio alla tenerezza
d’amore, bensì all’incubo, favola dai colori forti…» -
N. Picchione «[I solchi
dei giorni] C’è un verso nel quale vedo descritta in estrema sintesi una
caratteristica della nostra gente, erede di generazioni di vite succhiate dalla
terra, di sottomissione a forze ritenute invincibili…”non emozioni, solo
rassegnazione”…racchiude il destino millenario di sconfitte che hanno portato la
nostra gente… alla consuetudine di nascondere le emozioni sotto maschere di
silenzio.» - L. Pizzuto
«[I solchi dei giorni] In particolare la poesia “11 settembre 2002”… un
testo profondo, incisivo e sofferto sul piano personale con un lessico
significativo, allusivo e traslato. Il vigore espressivo accende nel lettore
immagini intense ed essenziali sulla gravità della tragedia.» -
G.
Poli «[Fiore di loto] Un diffuso lirismo, ora flebile ora esasperato e furioso,
segna questo Fiore di loto, assurgendo a qualità dominante... Un'attenta
analisi registra la strenua ricerca di analogie-metafore irrituali, non
addomesticate dall'uso, che restituiscono la varietà e la qualità degli stati
d'animo del soggetto.» «…è una raccolta [I
solchi dei giorni] permeata dal monito petrarchesco sulla fuga
incalzante del tempo che è signore della nostra vita. …segna un deciso
avanzamento rispetto a Fiore di loto, soprattutto perché l’autrice
individua precisamente temi e motivi del suo canto (radici molisane, lutti
parentali, questioni sociali…)» -
A. Vaccaro «[I solchi dei giorni]
…l’esperienza, affettiva, razionale ed etica, di cui questo Soggetto Scrivente
dà conto in questi versi, supera l’espressione dell’identità singola e i limiti
dell’intimismo, e tende a diventare materia umana messa in comune con tutti
quelli che la società moderna ha costretto a fare lo stesso tipo di esperienza.»
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autore |
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