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Cremona
Renzo (Chioggia 1971), poeta e scrittore, vive a Chioggia.
Laureatosi nel 1995 in Lingua e letteratura cinese presso
l'Università di Venezia con una tesi che rappresenta la prima grammatica ed
analisi linguistica moderne del mancese classico, da allora svolge attività di
consulente linguistico. Ha al suo attivo traduzioni dal cinese moderno, dal
mancese classico, dall'afrikaans, dal portoghese e dal neogreco. Frequenti i
suoi soggiorni all'estero, durante i quali è potuto venire a conoscenza
dell'opera di molti scrittori e poeti pressoché sconosciuti nel nostro Paese: è
il caso della poetessa sudafricana Ingrid Jonker, che C. ha
cominciato a tradurre nel corso di un soggiorno a Città del Capo nell'anno 2000.
Da qualche anno si occupa di Lingua e letteratura neogreca e portoghese, che
studia all'Università di Venezia. Si è anche dedicato a varie forme di scrittura
poetica, allontanandosi contemporaneamente dai canali ufficiali di trasmissione
della stessa.
Ha pubblicato le seguenti opere letterarie:
Foreste
sensoriali (1993, poesia), Lettere dal mattatoio
(2002, poesia), La pergamena delle mutazioni
(2002, poesia), Cronache dal centro della notte (2004, narrativa),
e Tutti senza nome
(2006, poesia), Sedici settimane (2007, poesia),
Piscine (2007, haiku),
Il canone del te (2007, narrativa),
Suites (2008, poesia),
Oz (2008, haiku),
Tundra (2009, haiku),
Dei vizi e delle virtù (2010, poesia). Sue poesie sono comparse in diverse antologie,
tra le quali: “Nuova Poesia Contemporanea” (1996). Autore di testi in lingua
inglese pubblicati nei Paesi Bassi nel 1998 e nel 1999 (alcuni dei quali
contenuti nell'Mm Diary 2000). In collaborazione con artisti provenienti da varie
discipline, C. è da tempo impegnato in
reading e recital destinati a
togliere dagli scaffali le parole scritte per avvicinarle ad un pubblico di
appassionati sempre maggiore. Sono in corso le traduzioni delle sue opere in
angloamericano, neogreco e portoghese.
Sulla sua produzione poetica hanno scritto, tra gli altri:
M. Boscolo «Tutto quello che il poeta
è, che ha introiettato nelle innumerevoli frequentazioni letterarie il libro lo
porta con sé e lo mostra: la passione per la letteratura classica, per la lirica
neogreca, per la poesia tedesca contemporanea da Weil a Fried. Ma tutto è
talmente assimilato da forgiare un unicum originale e maturo.»;
R. Carifi «La poesia di C.
è nitida, priva di ridondanze, assolutamente lontana da cedimenti lirici,
inclinata verso una prosa descrittiva dove a tratti risalta un approccio mentale
distante e distaccato, esente da soluzioni concettuali e piuttosto ispirato a
una pacata e misurata saggezza.»;
F. De Napoli «Come appare evidente, è
un poetare estremamente interessante, acutamente pensoso epperò scevro di noiosi
e confusi intellettualismi, in possesso di un proprio solido impianto limpido e
lineare.»; L. Nanni «L'opera di Chagall
riprodotta in copertina pare denunciare il contrasto fra sogno e realtà, così la
contrapposizione di versi brevi e lunghi che spaziano in modo arioso nella
pagina, sennonché l'ariosità porta in sè contenuti densi, con una loro interiore
durezza, rilevando anche nella creazione linguistica "la nostra eterna
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provvisoria" (Mezzogiorno)...»;
P. Ruffilli «Contro la malattia del
potere, smascherata dalla parola autentica, C. tocca le corde di un
pensiero che rinuncia alla forza senza però rinunciare ad essere forte, a porsi
come risonanza vitale delle cose e del loro segreto, fino all'amore che può
permettersi di scorgere nella confusione infinita delle voci, indistinguibile da
chi è impegnato a conquistare o a conservare il potere, le parole degli altri
esseri che affermano altre possibili ragioni di esistenza.»;
A. Trivellato «Per C.,
traduttore dal cinese moderno e dal mancese classico, ma autore anche di una
traduzione dall'afrikaans della poetessa Ingrid Jonker, alla parola poetica
dovrebbe rimanere il compito di comunicare, rinunciando allo sperimentalismo ad
ogni costo per privilegiare invece i contenuti.».
- www.renzocremona.it
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