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Fusaro
Stefano (Sanremo 1944), poeta, vive a Taggia. Ha pubblicato due opere poetiche: L'isola delle sirene (1995), A fior di labbra (1996), mentre la terza, Ricomporre armonie, è in corso di stampa. Ha vinto il primo premio in diversi concorsi letterari: 1988, "Cinque Terre"; 1995, "Città di Malnate"; 1996, "Padus Amoenus"; e il secondo premio: 1988, "Golfo dei Poeti"; 1994, "Iniziative Letterarie", "Val di Magra", "Cinque Terre"; 1995, "Ossi di Seppia". Fa parte del gruppo letterario "Centro Iniziative Letterarie".
Sulla produzione poetica di F. hanno scritto: N. Di Stefano Busà «Poeta della linea ligure, suggestiva e tendente al sentimento nelle sue varie sfaccettature, varianti dal rosa tenue del fiore come all'accecante giallo della ginestra. La poesia di F. è volta ad una chiara sintesi ed è il risultato felice di una significativa formazione classica, religioso-etico-sociale per la proprietà del linguaggio, scevro da formalismi aberranti o da sperimentalismi inutili...»; F. Lepre «Le liriche raccolte nel libro
L'isola delle sirene, sono pervase da morbidi riflessi trasparenti che s'innalzano al cielo, per inneggiare alla bellezza del Creato. Qui anche la più semplice parola diventa flebile bisbiglio, quasi un analgesico, per attutire il dolore, il pianto, la malinconia, la solitudine, la delusione, la paura inconscia che sta dentro l'anima umana. Le poesie di F. sono luci che si accendono e brillano, per rischiarare le tenebre che attendono l'uomo oltre la siepe della vita.»; S. Ragazzini Martelli «A fior di labbra sono pensieri che albergano nel cuore. E la lotta tra ciò che si è costretti ad essere e ciò che si è o si vorrebbe essere è continua in chi ha sete di poesia e d'infinito. Ma la sete è soprattutto nell'anima in ascolto che, in silenzio o nella turbolenza della vita mostruosa o meravigliosa di ogni giorno, percepisce stupori, aliti, accordi, corde per ravvivare dialogo perenne.».
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