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Galeotti
Menotti (Bari 1937 - Firenze 05.01.2017), poeta e scrittore,
è vissuto a Firenze. Ha
dimorato a lungo a Palermo e Roma, dove si è laureato in Giurisprudenza, e poi da
Arezzo ed infine si è trasferito a Firenze nel 1990.
Membro di varie associazioni culturali tra le quali “Il
Pianeta Poesia”, “La Camerata dei Poeti”, “Centro d’Arte Modigliani”, “Centro
Studi Donati”. Fa parte della giuria del Premio letterario
internazionale “Giorgio La Pira”. E’ apprezzato
collaboratore di alcune riviste letterarie. E’ presente con racconti e poesie in
numerose antologie letterarie e nel “Canzoniere d’amore” (Edizioni Helicon); è menzionato nella “Storia della letteratura italiana del XX secolo” e
“Storia della letteratura italiana del secondo Novecento fino a oggi”, nel
“Dizionario degli autori italiani del secondo novecento” e in “Solchi di
scritture” (a cura di G. Luti e R. Tommasi)
nonché nei recenti testi e aggiornamenti della stessa opera. Sue poesie tradotte
in inglese sono state pubblicate in “Italian contemporary poets” (Libroitaliano
World).
Ha partecipato a diversi concorsi con lusinghieri risultati, tra i quali
conseguendo i seguenti primi premi: 2004: "Casentino" per
la narrativa; 2008: "Casentino" alla carriera. Ha partecipato nel maggio
del 2007 a Saint-Cyr-sur-Mer (Francia) alla manifestazione “L’Europe a livre
ouvert – 18a Fete du livre”; nel 2012 "Rosario Piccolo"
nel quale ha ottenuto il riconoscimento "Perle Poetiche".
Ha pubblicato le seguenti opere:
Il maestro di musica
ed altri racconti (1999),
La voce (2000,
silloge poetica), Vivere per due
(2000, romanzo), La compagna e racconti scenti
(2001), La strada di camparca
(2002, silloge poetica),
Semi d'amore (2003,
silloge poetica), Neno
(2003, romanzo),
Il lungo
viaggio (2003, romanzo),
Inchiostro verde (2003,
romanzo), La gatta di Via
Cimabue (2004, romanzo),
Parole Sepolte (2004,
silloge poetica), Vivere il sogno
(2004, silloge poetica),
I passi e i giorni (2005,
romanzo), Oltre mare
(2006, silloge poetica),
Racconti serie
aperta (2006),
Oltre canto (2007,
antologia poetica), Identità poetiche.
Fuori campo (2008, silloge
poetica), Mitologie interiori
(2008, silloge poetica), L'albero nudo (2009),
Versi e racconti (2010),
Stazioni (2012, poesia),
Storie di strada (2013) e
Metafore del tempo (2015).
Sulla sua attività letteraria hanno scritto, tra gli altri:
G. Ametrano
[in: Edisonsquare] «Queste liriche sono un viaggio
che trova unica destinazione in una collusione dell’esistenza con vari spazi
vitali carichi di limitazioni e separazione. Solo un freno d’emergenza può
salvare il poeta: l’anima e i suoi amori.»;
N. Bonifazi «Continua magistralmente nel suo fascinoso
soliloquio, dopo l’esperienza della Strada di Camparca, la vaga tessitura di
G., immergendoci di nuovo, con questa raccolta (Semi d’amore) di
splendidi versi e con la consueta e allusiva versificazione, nel suo mondo di
inquietudine e trepida umanità.»; S.
Gros-Pietro [in: Vernice] «G.
mette in campo un convincimento poetico che è una sorta di doubleface, non in
contrapposizione ma in armonico contro canto: un processo icastico di
rappresentazione del reale con la forza di immagini semplici e pure, nette nel
tratto che sviluppa un segno primitivo e audace, ma d’altro lato c’è anche lo
studio interiore di un diario delle idee e di un percorso per enigmi, per
tematiche meditative ed estenuanti, che dilatano e distorcono quella felice
rappresentazione per cifre visive della realtà e che rendono sfumati i contorni
delle cose, per fornirci l’idea di una pluriprospetticità dell’essere e delle
cognizioni che formuliamo.»; G. Luti
«Il sentimento poetico trionfa nelle liriche di
Vivere il sogno; la raccolta successiva da considerare nei suoi legami con la
precedente e con l’ultima in ordine di tempo, Oltre Mare: in senso emblematico e
nucleare qui si risolve in pura esaltazione l’immagine, l’evocazione, il
paesaggio. Domina l’idea del grande viaggio che dovrà condurre all’approdo della
salvezza. Le pietre, le barriere, gli ostacoli, non bastano a frenare l’istinto
profondo che conduce alla terra dei sogni.»;
M.L. Meo «I testi poetici della
raccolta sono pervasi da una connotazione malinconica e dolente che scaturisce
dal sentire la vita tragicamente frantumata. Resta per G.
però, come solida àncora di salvezza, il “ripiegamento verso il mondo degli
affetti, dei ricordi, dei sensi”.».
web www.menottigaleotti.it
http://xoomer.alice.it/menottigaleotti
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