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Iacomucci

Carlo (Urbino 1949), incisore e illustratore di testi narrativi e poetici, vive e opera a Macerata. Dal 1973 insegna Discipline pittoriche e dal 1985 è docente titolare della cattedra di Disegno dal vero ed Educazione visiva presso l'Istituto statale d'Arte di Macerata. Nel 1988 ha ideato e curato la costruzione di un libro d'arte di immagini e poesia La terza E con alcuni dei suoi allievi dell'Istituto d'Arte di Macerata, grazie anche all'esperienza formativa appresa presso la prestigiosa "Scuola del Libro" di Urbino. Cura l'illustrazione di opere letterarie di affermati autori: Suite per Soli. Parole e Immagini (immagini di I., parole di Nino Annibale Ghisolfi, 1976), L'Isola Felice (incisione di I., poesie di Stefano Robertazzi, 1987), nell'Ora Del Giorno (libro d'arte, incisione di I. poesie di Stefano Robertazzi, 1988). Nel 1996, edito da Studio "C" Calcografico, realizza una illustrazione in acquaforte Georgica Treiensis per l'edizione d'arte Iacomucci e Treia. Il segno e il sogno (illustrazione in acquaforte di I., testo di Vittorio Sgarbi). Nel 1997, edito da O.F.M., realizza l'illustrazione in acquaforte Sacra scena per l'edizione d'arte La casa dello spirito. Tra memoria e presente, con testi di G. Concetti, B. Giannini e L. Strozzieri, in occasione del terzo centenario della Traslazione del Ss. Crocifisso del Santuario di Treia (1697-1997). Nel 2001 la Fondazione culturale "Il Pellicano" pubblica a tiratura limitata un volume con le sue incisioni eseguite dal 1971 al 2000, Un nuovo e sempre antico paesaggio dell'anima a cura di Floriano De Santi, e, assieme ad altri cinque artisti, illustra il quarto volume della "Collana da mangiare" I primi piatti della tradizione maceratese, curata da Luciana Monachesi e con poesie di Giovanni Prosperi. Nel corso del 2001 ha promosso in ambito scolastico un lavoro interdisciplinare, in collaborazione con altri colleghi e alunni, incidendo una lastra in acquaforte per la realizzazione del progetto Il Quaderno d'arte, a tiratura limitata contenente cinque acqueforti originali. Nel 2006 per le edizioni dell’Associazione culturale “La Fenice” di Senigallia realizza la illustrazione in acquaforte La Scena ideale col testo critico del poeta Francesco Scarabicchi, in occasione della XXVI edizione del Premio di poesia “Senigallia-Spiaggia di velluto”.

Sull'opera artistica di I. così ebbe a scrivere nel 1984 Carlo Bo «I. appartiene alla ricca teoria dei pittori che hanno dedicato una parte della loro ispirazione al paesaggio di Urbino. Un po' per ragioni di fedeltà alla piccola patria, un po' perché nelle linee di questa terra urbinate sentono una consonanza e un modo di partecipazione senza pari. La raccolta di queste immagini ricreate dal di dentro costituisce una sorta di piccolo poema che va letto con lo stesso grado di passione che ha dominato l'autore: memoria e invenzione in un unico moto dell'anima. Lo spettatore è chiamato soprattutto a verificare il grado di questa coincidenza, meglio di questa fusione.».

www.carloiacomucci.it
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