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Mugnaini

Ivano (Viareggio 1964), poeta, scrittore e saggista, vive a Bargecchia di Massarosa. Si è laureato a Pisa in Lettere moderne. Ha partecipato a corsi post-laurea, masters e seminari sia sullo studio linguistico che sull'analisi semiologica. Ha pubblicato opere di narrativa La casa gialla (1997, racconti), Controtempo (1997, poesia), Limbo minore (2000, romanzo), Il miele dei servi (2007, romanzo), Inadeguato all'eterno (2008, poesia).

E’ autore di testi di prosa e poesia e di recensioni per alcune riviste nazionali e straniere: “Poiesis”, “Poeti e Poesia”, “Italian Poetry Review”, “Gradiva”, “La Mosca”, “Polimnia”, “L’ Immaginazione”, “La Clessidra”,  e numerose altre. Pubblica note di lettura anche su riviste diffuse tramite Internet. Cura il blog letterario Dedalus: corsi, concorsi, testi e contesti di volo letterario”, in cui pubblica, con un commento introduttivo, liriche e prose di alcune delle voci più significative del panorama letterario contemporaneo. E’ socio e collaboratore del Gruppo Internazionale di Lettura di Pisa, fondato da Renata Giambene e attualmente diretto da Maria Paola Ciccone. Collabora, come autori di testi, con alcune associazioni culturali, tra cui “Il Teatro di Campana". Nel corso delle ultime stagioni sono stati realizzati spettacoli di prosa e recitazioni di poesie, così come perfomances a tema dedicate ad artisti e letterati, tra cui Van Gogh, Rimbaud, Verlaine, Campana ed altri.

Ha ricevuto il primo premio in concorsi letterari, di narrativa: "Nuove Lettere", Napoli, giuria presieduta da A. Bevilacqua; "Parole di carta", Roma;“Fiur’lini”, L’Aia, Olanda; “Eraldo Miscia - Città di Lanciano"; ed altri; di poesia: "Eugenio Montale", Roma; “Leopardi”, Recanati; "Lerici-Pea", La Spezia; "Fiorino d'Oro", Firenze; "Camaiore", Lucca ed altri.

Sulla produzione letteraria di M. hanno scritto: G. Bárberi Squarotti «Ho letto con attenzione e più volte riletto Limbo minore. Un eccellente romanzo: molto vivo, originale, sapientemente condotto, nella scrittura tra ironia, distaccata avventura, visionarietà. Il protagonista è diviso fra oggettività di luoghi ed esperienza e curiosità dei sensi e dei concetti, fino al momento in cui si acuiscono fino alla bizzaria e alla tragicità le forti vicende delle riflessioni e delle passioni, dei desideri e della morte. Un'opera di mirabile riuscita.»; R. Bianchini Di Martino « Smuove sul piano umano, esce dai canoni del già detto.»; A. Cappi «M. desidera portarci in un Limbo minore la cui sorte editoriale è Piero Manni. In esergo campeggia un detto di Beckett sull'essere nella parola. M. affronta un romanzo forte e delicato: in valle atemporale si tende il saettante rapporto tra figlio illegittimo e padre-padrone. 215 pagine di dramma, di teatro della ferita, si sfogliano in mirabile scrittura.»; M. De Santis «È un romanzo di contrasti violenti [Limbo minore], domati e mai repressi da una scrittura imperativa, decisa, che non lascia spazio a incertezze riguardo gli esiti narrativi e che riesce a realizzare da una trama semplice, senza particolari intrecci d'azione, un romanzo con un forte movimento interno. ... Nel linguaggio si avverte una lunga dimestichezza dell'a. con la poesia, non tanto per la ricchezza di immagini e metafore talvolta così belle da sfiorare l'estetismo, ma per il passo ritmato della narrazione, cadenze precise martellanti che costituiscono il corpo sonoro del romanzo e ne sono una delle migliori caratteristiche.»; R. Fanecco «I suoi versi asciutti, eretti a sfida, come fiori protesi a vincere le ingiurie da condizioni avverse, s'infilano nell'attenzione del lettore, lo colpiscono, lo sorprendono piacevolmente, perché si riconosce la voce di razza, che non ha bisogno di alcun posticcio sostegno, essendo valida e di chiaro valore.»; dall'antologia L'anima della poesia «Una bella poesia quella del toscano M., capace di sorprese, di stupori, di sospensioni, di rimpianti del troppo breve tempo, della bellezza...»; L. Nanni «Impossibile trovare una virgola fuori posto e perfino errori di battitura… L'autore usa aggettivi appropriati… Un autore certamente valido, anzi di fin troppa ricchezza immaginifica…»; A. Spagnuolo «Da sottolineare la suggestione poetica che M. riesce a trasmettere in questo suo lavoro [Limbo minore]: un sincero idealismo che contrasta l'incoercibile affronto delle angustie, un ben equilibrato romanticismo che si dipana nel positivismo della scrittura, ardita e fulminante, ove la dilagante amarezza si scontra con la più sana ironia della speranza.»; S. Valentini «M. ha assoluta padronanza dei propri temi, peraltro spaziati dalla più minuta quotidianità alla vicenda sociale, dalla fantascienza all'apologo, con una naturalezza e una versatilità che non conoscono cadute o incertezze e non perdono mai, neppure nella raffigurazione dei dettagli, in attendibilità. Ci troviamo alla presenza di una scrittura pienamente 'professionale'… La lingua, perfettamente assimilata e adattata alle esigenze della vicenda di volta in volta sviluppata, è un italiano ineccepibile e ricco, mai ripetitivo, perfettamente tornito nel singolo giro della frase così come nelle unità sintattiche più ampie… M. cattura il lettore con intrecci che contengono spesso un piccolo elemento misterioso, un quid di lievissima tensione che avvince e costringe (ma è una costrizione amabile) a non abbandonare la lettura.», oltre a Vincenzo.Consolo, Gina Lagorio, Elio Pecora, Ferdinando Camon, Paolo Maurensig, Giorgio Saviane, Michele Dell'Aquila, Andrea Camilleri, Raffaele Nigro ed altri.

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