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Zen
Pierfrancesco (Padova 1964), poeta, narratore e pittore, vive a San Martino di Lupari
dove svolge la professione di avvocato.
Pubblicista dal 1983 al 1987 sulla rivista "La danza".
Ha pubblicato la raccolta di poesie e racconti
Frammenti di relatività (1992), la silloge poetica I giochi del tempo (2005)
e la raccolta di racconti Onirica (2010).
Molte sue poesie sono state pubblicate in diverse
antologie: “Poeti padovani” (curata dal gruppo letterario Formica Nera) e in molte
altre raccolte di poesie (“Il pianeta dell’amore”, “Voci dell’anima”, “Vento di
Maestrale”, “Antologia del ricordo”, ecc.).
Ha ottenuto i seguenti primi premi: 1997, “Maria Carola Piron”; 1998, “Poeti
Emergenti Veneti”; 2004: "Primavera Strianese"; 2007, "La
Rocca - Città di San Miniato"; "Mondolibro"; San Marco-Città di Venezia";
"Vittorio Bodini" Lecce; "Nuove lettere" Napoli; "Città di Lerici";
2009: "Via Francigena".
Sulla sua produzione letteraria hanno scritto, tra gli altri:
F. Buldrini [I giochi del tempo] «I
testi sono intessuti di citazioni mitiche e bibliche, con una notevole tensione
speculativa e simbolica. La raffinatezza estetica del linguaggio eleva il tono
poetico che indugia anche su finezze stilistiche e metriche e s’inalbera in
ardite metafore.»; L. Nanni
[I giochi del tempo] «Il sentimento religioso attinge alla purezza
ideale, mentre ‘il linguaggio cifrato’ permette di intuire in profondità
significati che sfuggirebbero a una scrittura superficiale: la coscienza del
verso è indice di un poeta il quale, consapevole dei limiti formali (metro e
ritmo, per esempio), riesce ugualmente a liberare le potenziali energie della
parola.»; R. Tommasi [Onirica] «Fantasia e realtà, ipotesi e riscontro, cifra razionale
e pulsazione alogica: i termini sono incisi già imperfetti sulla corteccia della
codificazione… ma la fantasia stessa diviene realtà nel momento in cui determina
qualcosa di reale.».
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