Enrico Pietrangeli «Un
tempo condiviso in anonimi luoghi senza più un’anima, che vengono ben messi
a fuoco a partire dallo stesso stile intessuto dall’autrice oltre agli
inequivocabili simboli introdotti. Il “supermercato” diviene così quel punto
evocativo del nulla [...] un luogo senza cielo e senza luna per cui
l’origine non sarà mai riscatto di un eterno sotteso e anelato. Con “Il tuo
medico” prende forma anche la parodia più intelligente, quella di essere
specchio di malattie verso un mittente maschile [...] Una natura che
ritorna, catartica, per chi ancora ne ha coscienza. Proporzioni e ritmi,
pertanto, giungono come una cascola programmata...»