Note critiche brevi a
Le parole rubate

Su “Angelo del fuoco”
Daniela Calamassi
“Che bella poesia o anche che bella preghiera uno può scegliere secondo il suo
credo, ma qualunque sia stata la tua intenzione è il momento storico che
richiederebbe una riflessione del genere da parte di tutti. Io una piccola
riflessione l’ho fatta, credendo alla creazione, se ci avessero fatti anche noi
bestie, saremmo stati migliori e tutto su questa terra sarebbe andato molto
meglio, invece siamo di razza umana e la nostra composizione chimica è una
miscela mal riuscita. Che triste riflessione di primo mattino, buona giornata a
tutti.”
Daniela Calamassi
Ho già inserito un commento a questa poesia che è molto bella, che rischia di
metterci in confusione perché ci porta a riflettere sulle storture della razza
umana. Certo che l’immagine grafica che hai messo ricorda molto un girone
dantesco di dannati. ( il titolo del disegno è “Shoah) Che era legata alla
tragedia ebraica l’ho visto per l’ometto coi baffi, comunque la poesia e il
disegno anche se sono usciti dalla tua penna in momenti diversi, sembrano usciti
ambedue dallo stesso pensiero, perché i pensieri sono come i sogni: ricorrenti.
Paolo Calamassi
Sono sempre belli i tuoi versi.
Anna Franceschini
Vero Giannino molto bella, però per sdrammatizzare un po’ nei cugini di campagna
risponderò al mio compagno di penna preferito con la poesia che tu ricordi e ami
l’unica in vernacolo fiorentino…dai uno sforzino che ti passano gli anni, ma te
li porti sempre bene, ce la puoi fare…
Annamaria Vezio
La levatura morale ti appartiene, la mia stima immutata e accresciuta.
Constatazioni amico mio.
Annamaria Pecoraro
L’Angelo del fuoco rappresenta il calore che scalda e che può distruggere.
Lirica diretta, tagliente e liberatrice. Bellissima la chiusa, dove l’umanità in
“preferisco non essere che sognare il potere”, dove nell’essenza della non
pretesa, arriva diretto il messaggio di dovere ritrovare in quello che unisce la
forza e l’amore per la vita.
Marzia Carocci
Senza parole…
Eddy Franceschini Pieri
Ciao Gianni…Grande!!
Su “Parole senza eco”
Nicole Martini
Che incanto…parole bellissime. Le userei tutte le tue poesie, lo giuro
Su “Angeli stanchi”
Versi carichi di esausta lacerazione, lasciano nudo lo strazio e lo
sfinimento, il tormento che non ti chiude gli occhi. E quegli strascichi ancora
raccolgono polvere e sangue gravati dal peso enorme di un tragico perseverare...
Francecsca Montomoli
Complimenti Gianni. Splendidi versi
Stefano Donati
Caro Gianni sei un capolavoro, scriverò una risposta, spero corretta, appena
posso.
Palma Mingozzi
Su “Angelo del fuoco”
Paolo Calamassi
Sono sempre belli i tuoi versi.
Su “Ho un debole”
Patrizio Picchianti
Bella!!!!
Maria Pellino
Che bella!!!
Su “Pace”
La pace è frutto dell’amore: partendo da questo assunto il poeta delinea una
condizione idilliaca che rigetta la guerra ed anela alla pace. Le immagini che
propone nella lirica sono assai suggestive e ricche di malia, in un linguaggio
simbolico di forte emozionalità. L’impeto del coinvolgimento dell’autore appare
evidente dalla passionalità dell’esposizione e dalla scelta dei vocaboli di più
intensa significazione metaforica, che ben si adattano all’esaltazione della
pace.
Via Francigena - 2004 – Antologia
Marinella Fois
Bellissima visione della pace! Complimenti
Su “Ascolta”
Marinella Fois
Il poeta invita l’amata ad ascoltare il tenue ma puro filo che la lega a lui:
forse questa comunanza lo libererà dai lunghi pensieri che, simili a soffi di
correnti d’aria, sibilino dalle fessure del suo capo. Sono troppe le lacrime che
annegano nel cuore di lei, poi cadono nelle sue mani e divengono pianti
struggenti. Nella sua solitudine, simile al tempo di morte, come un sacerdote
che consacri l’unione tra l’alba di lei e la notte di lui, il pensiero della sua
donna ancora lo tormenta ed insieme lo calma e lo consola. Consolazione che
diverrebbe esultanza, se solo lei scordasse il suo silenzio.
Città di Salò 2005 – Antologia
Su “Notte lucente, Silenzioso Canto malinconico”
Scrittore di racconti e liriche, da parecchi anni scrive, ma soltanto dal
2000 ha cominciato a partecipare a concorsi, entrando così nel giro
appassionante del mondo letterario. Alcuni suoi racconti sono raccolti nel
volume “Birbonate fiorentine”, mentre le poesie, oltre che in numerose
antologie, sono pubblicate in una raccolta edita. Autore assai impegnato in un
continuo affinamento artistico, mostra nella sua versificazione una forte
componente lirica ed uno stile più che maturo.
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