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Note critiche a
Mai più
di Mariagrazia Carraroli

Giorgio Bárberi Squarotti
Manforte d’Alba, 7 luglio 08

Cara Mariagrazia,
mi è giunto stamane il libro, e subito ho riletto le Sue poesie commosse e appassionate e ammirato le immagini, i colori, l’impostazione grafica. E’ un’opera bellissima e preziosa, che rinnova la memoria dell’evento orrendo nel modo più degno. Grazie!
….La saluto col più vivo affetto

Mariella Bettarini
Firenze. 22/10/09

Cara Mariagrazia,
grazie di cuore per il bellissimo, tragico, straordinario tuo/vostro testo poetico con foto elaborazioni Mai più.
Complimenti davvero a te e a tuo marito….Potessero, invero, salvarci i fraterni alberi…
Un augurio sentito ad entrambi e un amichevole saluto da

Giorgina Busca Gernetti
in: Literary n° 11/ 2010

…Mg.Carraroli ha sapientemente evitato ogni rischio di retorica dei sentimenti, ogni ridondanza espressiva... pur esprimendo autenticamente la sua profonda pietas verso le vittime inermi: ha lasciato che fossero gli alberi di Sant’Anna a rievocare pacatamente (…) le atrocità di cui erano stati muti testimoni…
Le bellissime fotoelaborazioni di L. Ricci raffigurano tutte le piante della sacra rappresentazione sempre rosse come simbolo di violenza; ma il castagno di sessant’anni dopo… lascia intravedere del verde, simbolo della vita che rinasce per la buona volontà degli uomini, per l’anelito alla pace e alla fratellanza espresso con il linguaggio universale della musica.

Fernanda Caprilli
Sant’Anna di Stazzema, 24 agosto 08
(dalla presentazione)

…Lo splendido libro di Mariagrazia Carraroli…raccoglie dieci poesie sviluppate secondo uno schema circolare che, partendo dalla rievocazione del tragico eccidio del 12 agosto ’44, approda alla pacificazione dell’ultima poesia…Entro questa cornice… si collocano le voci degli alberi, muti superstiti e testimoni della tragedia, che raccontano momenti di vita e attimi di orrore…Quella che la Carraroli racconta è la vita di una comunità..che a Sant’Anna fu distrutta per sempre…Restano soltanto gli alberi a testimoniare…..Con un invito alla pace si chiude questa breve ma intensa raccolta di poesie cui danno corpo e completezza le splendide immagini di Luciano Ricci in un crescendo di intensità emotiva che le parole della poetessa, pur contenute…lasciano comunque trasparire…un messaggio di vita e di morte che solo la poesia ha il dono di rendere sempre attuale.

Fernanda Caprilli
@ del 09-02-08 ore 18,58

Cara Mariagrazia, ho letto rapidamente le tue poesia e non ti nascondo la forte emozione. Non solo mi piacciono, ma spero di essere fra quelli che avranno l’onore di poterne parlare, a qualunque titolo. Ti ringrazio dello splendido dono che mi hai fatto e ci sentiremo ancora quando le avrò lette con più calma.
Un abbraccio a te e a Luciano

Giovanna Fozzer
in: Città di Vita nr 4/ott. 2008

…E’ questo un libro che si legge e si recensisce trattenendo appena il pianto, in una comunione intensa con quella lontana tragedia della brutalità umana, e con le innumerevoli altre che affiorano nel ricordo antico o recente…L’autrice scrive in uno straordinario colloquio poetico con gli alberi di collina e di monte, alberi come vita e verità…: scrive dando agli alberi stessi la parola che cola in puri, intensi versi…Con segreto pudore parole e immagini ( di Luciano Ricci) dicono anche una grande affinità di sentire e di osmosi tra i due autori…

Giovanna Fozzer
Firenze, 30 sett. 2008

…Che gli episodi (di Mai Più) tu li abbia inventati, e non tratti dai racconti dei superstiti, mi pare molto importante e significativo della tua capacità di immedesimazione, e della intensità creativa della tua sensibilità…
Capire, dice Margherita Porete, è essere la cosa stessa.

Giovanna Fozzer
in: Literary nr. 7/2008

Ancora emozioni e scotimenti nell’impatto con la storia di Sant’Anna di Stazzema…  Mariagrazia Carraroli… scrive in uno straordinario colloquio poetico con gli alberi di collina e di monte, alberi come vita e verità…dando agli alberi stessi la parola, che cola in puri intensi versi…che un’ispirazione straordinaria e autentica ha suggerito all’autrice…E’ questo un libro che si legge e si recensisce trattenendo appena il pianto…
Le foto elaborazioni di Luciano Ricci… sono toccanti e a loro volta magnifiche per forza, fantasia, gusto ed elegante misura…

Giovanna Fozzer
Firenze, 26 giugno 08

Cara Mariagrazia,
ora che ho letto e riletto il tuo/vostro Mai più, ti rinnovo il grazie e l’ammirazione più viva. E’ molto commovente partecipare a quella tua intensa partecipazione, condivisione, identificazione; ed è un’ispirazione straordinaria e autentica quella che ti ha messa in colloquio con gli alberi (e con le stelle). Alberi di collina e di monte, alberi come vita e verità più antiche e durature della nostra umana. Le fotoelaborazioni di Luciano sono a loro volta magnifiche per intensità, fantasia, gusto e misura, e sono perfetto controcanto alle tue parole….

Francesco Giuntini
@ del 03- 05- 09 ore 17.19

Gentile M.Grazia Carraroli,
io non sono un critico e non mi azzardo a formulare giudizi, soprattutto su autori contemporanei che spesso non riesco neppure a comprendere. Ma ho ricevuto da Giovanna una copia di Mai più e, ringraziandola per l’occasione di lettura che mi ha offerto, le ho detto di essere rimasto colpito dall’idea geniale di scegliere gli alberi, cioè la natura innocente, riflessiva, paziente, come protagonista del racconto, del dolore e dello sdegno che dalla vicenda proviene, e dalla forza delle immagini e dei colori forti che le tratteggiano. E’ soltanto l’impressione di un lettore; spero che molti altri abbiano modo di ascoltare la testimonianza straordinaria che esce da queste pagine.
Complimenti agli autori

Giuliano Ladolfi
in: Atelier Blog/Biblio - lunedì 22 dicembre 2008

Vincitore del Premio Speciale LericiPea “Poesia per la pace 2008” corredato da fotoelaborazioni di Luciano Ricci, la raccolta di Mariagrazia Carraroli tratta dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, perpetrato dai nazisti nel 1994. 560 persone, in gran parte anziani, donne e bambini, caddero sotto i colpi degli uomini della XVI divisione delle Waffen SS. Ora la poetessa, ripetendo il grido di Paolo VI e di Giovanni Paolo II, eleva un inno di pace nel luogo stesso dell’eccidio…sotto l’onda della commozione……
Fernanda Caprilli nella postfazione definisce questo testo come un vero e proprio “luogo della memoria”, perché ogni lettore, rievocando il passato, possa ricordare che la storia non è magistra vitae e che gli orrori possono sempre ritornare.

Dante Maffia
in: Polimnia n° 17-18 - gennaio/giugno 2009

….i libri a quattro mani sono moltissimi ormai… per alcuni un vezzo, per altri un vero e proprio scambio di fiato, come in questo Mai più, in cui versi ispirati ai martiri di S .Anna di Stazzema trovano riscontro e colloquio con gli alberi realizzati da Luciano Ricci. Sul libro si sono espressi, con analisi perfette e adeguate al tema, Franco Manescalchi, Carmelo Mezzasalma e Fernanda Caprilli mettendo in evidenza i pregi di una poesia che ha saputo cogliere il senso perenne della tragedia con essenzialità…Il fico, il noce, il frassino, la quercia, il ciliegio, il castagno, il platano grondano di vita e sono luce che si propaga in storie esemplari. Direi che si tratta di una Spoon River botanica che ha il suo epilogo nella musica dell’organo ritornato a spandere le sue note. Le fotoelaborazioni di Ricci sono anch’esse poesie, voci in ascolto d’altre voci….

Dante Maffia
@ dell’11-07-08 ore 18.54

Carissima Poetessa, mi dispiace di rispondere in ritardo, ma sono stato in giro per l’Italia….. Ho molto gradito il dono…ed ho molto apprezzato Mai più, immagini e versi fermi, che hanno saputo sintetizzare la tragedia e ne hanno tratto un insegnamento morale eccezionale…
Un abbraccio

Carmelo Mezzasalma
S. Leolino, 2 ottobre 2007

Carissima Mariagrazia,
rispondo…all’invio del tuo commovente MAI PIU’ che ho letto con attenzione. Mi sembra una cosa notevole non solo per il suo contenuto ma anche per la scrittura poetica nitida, senza sbavature, come sai scrivere tu. Molto belle anche le “immagini” poetiche che rendono il testo assai mosso dalla tua sensibilità che ha sentito davvero quello che hai scritto come messaggio contro ogni forma di violenza…..Per grazia di Dio, hai fatto bene a inserire la ricostruzione dell’organo da parte dei due tedeschi: la musica rende il tragico episodio di Stazzema un po’ più umano. Come le tue poesie di questa plaquette preziosa sotto molti punti di vista: è questo il vero compito della poesia….

Giorgio Poli
@ del 06-02-08 ore 21,48

A lettura ultimata della suite la mia impressione è che si tratti di un lavoro pregevole grazie soprattutto all’originalità inventiva di partenza ( gli alberi parlanti). Nelle loro voci rivivono per un attimo i personaggi che in qualche modo li ebbero cari. Lo stile piano, il linguaggio sobrio nell’indignazione mi sembrano altrettanti elementi di forza. Bene dunque.

Paolo Ruffilli
@ del 17-12-08 ore18.04

Cara Mariagrazia,…..grazie per il tuo libro, che ho letto con grande coinvolgimento. Poesie di grande potenza, adeguate ai fatti che evocano. E straordinaria veste grafica, con una resa altrettanto poetica delle immagini, in un intreccio che alla fine risulta un’unica grande poesia per i martiri di Sant’Anna di Stazzema…

Vera Franci Riggio
in: Nuova Marginalia n° 5 - dicembre 2008

….”poesia civile” genere molto difficile, sia nella stesura che nella valutazione, perché può scadere a poesia di circostanza. Mi sembra non sia il caso di Mariagrazia Carraroli che ha rievocato l’eccidio di Stazzema attraverso una serie di poesie brevi, ma partecipi. Nomi di luoghi non familiari, di persone non conosciute: tutto diventa reale, in quello spazio che la poesia concede sempre alla vita. Da sottolineare la suggestione cromatica delle fotografie di Luciano Ricci, partner appassionato dei versi di Mariagrazia Carraroli.

Innocenza Scerrotta Samà
Firenze, 28.05. 2009

…un libro (che) si commenta da solo …parole di accorata drammaticità, che il poeta affida al fratello frassino: ”rabbrividisco / a dire della semina di morte / del diluvio / di lamenti e sangue e oltraggi”.
Poesia e linguaggio visivo nel rappresentare il male, nel quale ci vedo la pietà della natura, piegata su se stessa, quasi volesse supplicarlo a desistere da tanta atrocità, realizzano un’intesa armoniosa fuori del comune…

Mario Specchio
Siena, 7.10.08

….con il suo Mai più ha saputo distillare un vino prezioso, inebriante e terribile insieme, come spesso è l’arte. Sono poesie davvero belle, tese e compatte, nutrite di un dolore pervasivo, eppure tenere nella loro musicalità potente e dimessa. Grazie davvero per averle scritte …..e complimenti per il premio, prestigioso e meritato. Saluti suo marito che ha accompagnato i suoi testi con una sensibilità ed una perizia straordinaria….Ancora grazie

Maren e Horst Westermann
@ del 14-01-08 alle ore 18,24

Cara Signora Mariagrazia,
grazie di cuore della Sua bellissima poesia che abbiamo trovato molto commovente. La preghiamo di inviarla anche al presidente dell’Associazione Martiri di S. Anna, Enrico Pieri. Attualmente stiamo organizzando i concerti d’organo 2008 dal 29 giugno al 31 agosto e speriamo molto di poter conoscerci, magari a S. Anna.
Tanti cordiali saluti a Lei e a Suo marito

*
in: Duemila - Mensile di Informazione culturale del Nord est n° 7 - Luglio 2010
(Cronaca della Presentazione “Ai Pirati” Punta San Giuliano, Mestre-Venezia)

…Lunedì 7 è stata la volta di Mariagrazia Carraroli, poetessa fiorentina vincitrice del Premio Lerici Pea per la Pace con l’opera Mai più presentata da Francesca Brandes. Un lavoro emblematico ed importante- queste le parole della relatrice – che l’autrice ha dedicato alle vittime di Sant’Anna di Stazzema…affidando la voce agli alberi del paese…in un’espressione panica che convince e commuove…

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