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Per Nicoletta
Dalmazio Masini
Ho avuto i primi contatti con
Nicoletta poco più di due anni fa, ma adesso mi sembra di averla conosciuta da
una vita. Come una crisalide da troppo tempo adagiata nel suo bozzolo l’ho vista
improvvisamente trasformarsi, completarsi con meravigliose ali e prendere il
volo.
Per un po’ ho temuto
che quelle ali, pur mosse da tanta passione e entusiasmo, fossero ancora troppo
fragili per le fiammeggianti mete che lei subito si era posta e sapevo quanto
facile fosse bruciarsi. Non c’è errore più grande per chi vuole concrettizzare
un progetto che pensare di aver preso la decisione troppo tardi e credere di
dover correre per poter recuperare il tempo perduto. Il tempo perduto non
esiste: solo il presente è vita e il presente che programma il futuro è doppia
vita. Mai pensare di fare oggi quello che non si è fatto ieri perchè ogni oggi
deve essere riempito solo di quanto oggi si può e si sente di dover fare.
Nei nuovi “oggi” di
Nicoletta c’era il progetto di riunire intorno a sè, nella sua città di Prato,
un gruppo di artisti per inventarsi inediti momenti di vita e, con la forza del
gruppo, dare più incisività al valore di ciascuno.
Questo progetto non
poteva non avere il mio plauso e, per quanto possibile, anche un mio tangibile
sostegno. Confesso però che allora non pensavo che lei sarebbe riuscita a tanto
e con tanta rapidità. Si confermava la teoria che se il tempo perduto è
irrecuperabile il tempo della inoperosità serve quasi sempre a fortificare
l’operosità del poi. Vidi perciò quelle fragili ali prendere subito vigore e
trasformare la giovane donna inesperta in un fermo punto di riferimento per
tanti poeti, scrittori e pittori che avevano aderito all’Associazione Culturale
Pratese “Il Castello”, da lei fondata e presieduta. Associazione che non è, come
troppe di simili sono, un patetico gruppuscolo di sognatori frustrati dalla
vita, che ricercano in attività più o meno artistiche angoli in cui isolarsi e
chiudere la porta in faccia al mondo. L’associazione di Nicoletta fu
immediatamente la cosa opposta mettendo in pratica una serie di programmi:
mostre di pittura, recital di poesie e spettacoli più variegati con prose e
musiche, sempre con sedi in strutture pubbliche e aperti alla partecipazione di
tutti i pratesi, che non mancarono di raccogliere l’invito.
Così in due anni “la
farfalla” Nicoletta Corsalini, muovendosi con le astratte ali dell’arte e della
poesia è riuscita a dare grande concretezza ai suoi progetti, e così sicuramente
sarà anche per quel fantastico futuro che si sta costruendo.
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