| |
Andare per Mostre
Gaetano Pesce
architetto e designer
Testo di Alessandra Pucci
Fotografie di Luccia Danesin
Padova, Centro Culturale Altinate / San Gaetano
Via Altinate
26 Gennaio 2012 -
26 Febbraio 2012 |
 |
in:
Abcveneto
aprile 2012
Una occasione culturale di grande impatto visivo che molti visitatori,
soprattutto giovani, non si sono lasciati scappare: nel vasto spazio al piano
terra della Galleria San Gaetano, si è stati introdotti nella dimensione
scenografica di un mondo di forme e colori: "colorAzione", titolo scelto dalla
curatrice della mostra, Anna Breda (in collaborazione con Meritalia e il Comune
di Padova) che ha voluto esporre nello stesso spazio anche le grandi tele
dell'artista Tamburro, forse con l'intento di potenziare la complementarietà
tra le forme di Pesce e le superfici dipinte.
L'opportunità di vedere tanto materiale del Designer Pesce, rende difficile
dare il giusto rilievo alle opere pittoriche, perciò rimandiamo ad un altro
periodo le impressioni e le notizie che riguardano il maestro AntonioTamburro.
Sono molti gli artisti, gli architetti e tutto un mondo culturale variegato
che hanno avuto stretti rapporti di amicizia o di collaborazione con Gaetano
Pesce: una sua apparizione recente ci fu lo scorso anno in occasione della
grande mostra delle opere di Piero Brombin, sempre in questo spazio espositivo.
Gaetano Pesce non dimentica il suo percorso iniziato a Padova negli anni '60, e
con calore riaccende la memoria intorno ai suoi esordi ricordando tutti quelli
che con lui dettero forma ad una serie di esperimenti di rottura nel modo di
intendere l'arte. Con Massironi, Landi, Biasi, Costa, e altri, si formò il
Gruppo Enne, sodalizio che ebbe grande visibilità internazionale negli anni
'70-'80, grazie alla novità progettuale costituita dai suoi membri che
provenivano dalla facoltà di Architettura di Venezia.
 |
I contatti internazionali fino dagli esordi, hanno dato linfa alla sua
inesauribile curiosità e sviluppato un modo del tutto originale di vivere
l'esperienza di artista , mai fermo sulla stessa idea, viaggiatore capace di
accendere sogni e magie.
I lunghi periodi trascorsi a Parigi, Londra e prima ancora Helsinki, sono
stati davvero fecondi per liberare la sua immaginazione e arricchirla di nuove
esperienze e modalità creative.
Il contatto con gli studenti dell'E'cole d'Architecture di Strasburgo, dove
ha insegnato per 28 anni, ha lasciato il suo segno nella progettualità che
invita a capire e a rappresentare i segni e i mutamenti veloci del nostro
tempo.
Un mondo fantastico è quello che Gaetano Pesce ci mostra con le sue creazioni
che nulla hanno più in comune con quelle degli anni così lontani: la scelta di
vivere fuori dal nostro Paese è stato un atto necessario perché la sua
formazione non si esaurisse nelle esperienze che riteneva limitative alla sua
energia creativa e alla curiosità che lo spingeva sempre oltre. Il mondo del
designer gli si è aperto come un grande teatro delle possibilità inventive,
grazie all' incontro con Cassina, l' industriale e intenditore d'arte che tanto
ha contribuito alla trasformazione del gusto nel XX secolo. Gaetano Pesce ha
saputo attingere ovunque la sua visione riconoscesse l'opportunità per nuove
progettazioni con nuovi materiali. Un lavoro che lo ha messo in contatto con
maestranze di settori diversi del mondo industriale e artigianale: plastica e
poliuretano espanso, tutto rivisitato per dare forma a quegli oggetti che
chiamiamo "mobili" ma che Gaetano Pesce ha saputo trasformare in sculture
colorate, forme che possono essere viste come ludiche o come monumenti surreali
che ricordano De Chirico o Magritte. I suoi divani diventano paesaggi e i
cuscini, grandi esotici fiori. Sedie diverse da inserire intorno ad un tavolo
asimmetrico con piano traslucido che vengono realizzati spesso in modo
imperfetto, rendendo questi oggetti seriali dei pezzi unici a prezzi contenuti.
Ciò è stato possibile grazie all'inserimento dell'Artista italiano nel mondo del
mercato americano con regole e sistemi operativi che certamente hanno
contribuito a far emergere quanto di più forte poteva essere espresso. Nella
mostra al San Gaetano, si era attratti da ogni gruppo d'arredo: per avvolgersi
nelle poltrone che sembrano chiudersi come caldi piumoni, o stendersi in un
divano che è un prato, o sedersi nella poltrona cubica risolta con infiniti
cordoni di coloratissima plastica nera, rossa o blu.
 |
Ma accanto ai divani, tavoli e sedie creati per spazi interni che prevedono
scelte di vita anticonformiste, c'era la serie dei Vasi, luminosi come
cristalli: il vaso Pompitu, ocra con spirali blu'; o il coloratissimo Amazzonia,
o l'ironico vaso Pesce, e moltissimi altri, accanto a lampade che diventano
misteriosi lapislazzuli o lava vulcanica, ma anche bracciali, anelli, come
gioielli preziosi per la materia luminosa e le forme sontuose. La
caratteristica di queste opere è definita dal Designer “serie diversificata" in
quanto ogni oggetto è prodotto secondo la pratica "dell'esecuzione povera",
risultato del lavoro semi artigianale.
Le opere esposte in questa mostra sono una testimonianza dei lavori che
fanno parte delle collezioni dei più importanti musei del mondo. New York è il
suo attuale luogo di residenza e d'insegnamento, un incarico che testimonia del
grande prestigio che si è guadagnato con la passione per il segno, la forma, la
materia e il colore.
Al Mart di Rovereto, in una vetrina ho visto esposti alcuni suoi bracciali e
anelli: i prezzi erano davvero abbordabili anche da giovani coppie. Mentre
guardavo ammirata, ho sentito una ragazza dire al suo compagno che era felice di
averne già uno, come quello appoggiato sulla mensola: rosso, da portare con un
abito verde...a piedi nudi.
| |
 |
autore |
|