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Libera Carraro
Impulso di libertà
Testo di Alessandra Pucci Fotografie di
Luccia Danesin
Mestre, Galleria “Spazio Bianco”
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Una vivace inaugurazione nel
centro della Mestre storica nella piccola galleria “Spazio Bianco” che ricorda
gli ambienti espositivi degli anni ’70, con tanta gente curiosa che guardava le
opere disposte come una fascia di un racconto rigorosamente in bianco e nero,
alternate qua e là da piccole preziose forme metalliche che l’Artista realizza
con perizia tecnica.
Impulso di libertà è il titolo
della mostra che mette in evidenza la prorompente vitalità di questa indomita
pittrice e scultrice sempre proiettata verso un oltre che è la sua ragione di
vita.
“ Libera”, nel nome il suo
destino di donna e di artista: cavalca emozioni senza sosta in continua tenzone
con il fluire del tempo.
E’ curiosa del mondo e ne cerca
il significato segreto e profondo nelle manifestazioni della natura : sintesi e
fusione di reale e di immaginario in un continuo susseguirsi di forme che
esprimono l’energia inesauribile e la tenacia di chi sa trovare la bellezza nel
creato e con umiltà rivisitarla e riproporne gli aspetti meno visibili fino a
renderla del tutto originale.
Scrive di lei Francesco Cardillo
“....la tanta produzione di disegni mostra l’invadenza di un segno che percorre
in ogni senso il foglio bianco, una linea continua che cresce, invade lo spazio
si avviluppa in spirali, si estende leggera e disinvolta:l’agognata liberazione
da ogni impedimento e frustrazione, la costante testimonianza del proprio
desiderio ed impulso di Libertà”
L’interesse per l’esoterismo le
ha dato la possibilità di tradurre in modo personale quella miniera di simboli
facendone una trama che di fatto costituisce una sorta di basso continuo della
sua enorme produzione artistica.
Tecniche e materiali diversi
sono i mezzi di espressione per sviluppare la sua conoscenza delle cose,
tradotte con entusiasmo come all’inseguimento d’una scia luminosa.
Le mostre recenti sono la
testimonianza di questo incessante procedere e trasformare i significati
attinenti al mistero in nuove formule che si vestono di colori in un gioco che
rimbalza da un’opera all’ altra fino a che l’Artista senta conclusa la visione.
Ecco che senza frattura, ne’
impaccio, Libera si apre a nuovi orizzonti superando il vincolo della “sigla” di
riconoscibilità che molto spesso limita la creatività di tanti artisti per
motivi di mercato.
Libera com’è trasvola e lascia
tutto per altri orizzonti senza mai perdere di vista il motore: una gioia di
vivere con l’Arte che non le fa sentire mai la fatica ma solo il piacere.
Il suo studio, pieno come un
uovo, è il condensato di questo avanzare veloce con la visione dei suoi occhi
azzurri.
Le ultime carte nero su bianco, sono visioni che
scandiscono in modo netto, la luce dall’ombra, suscitando nella sinuosità del
segno largo, ( fascia continua che il pennello trasporta senza pentimenti ) una sorta di danza di un
misterioso alfabeto.
Ancora Libera,
ancora in volo per sorprenderci sempre.© foto Luccia Danesin
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