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Settembre
in: Ondate di rabbia e di paura
La voce dei poeti dopo l'11 settembre
antologia a cura di Aldo Forbice
Un mare d'occhi, sguardi fuggitivi
sconvolti d'alba; appena la luce
apriva braccia cariche d'attesa,
perché un dio dell'uomo lanciò l'ascia
a settembre, diritta contro la forza,
l'altezza, che bruciava un dio dell'uomo.
Crollarono le linee eleganti
dell'ombra; e il gridare del fuoco;
la corsa per le foreste del cuore,
con tutti i piccoli uomini a correre
dentro l'assenza; colmi di preghiere.
A settembre, duemila uno, s'apre
il silenzio come una gigantesca
meteora di soli che si scontrano
sopra parole e silenzi di gridi.
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