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Note critiche brevi a
E-Marginati
di Anna Maria Guidi

la Scheda del libro

Luciano Ricci

Cara Anna Maria, ho letto il tuo ultimo libro, e resto come sospeso, preso come sono dalla sua straordinaria pregnanza; è qualcosa molto di più di un libro, per quanto importante sia: è un’opera d’arte fatte di parole accostate fra loro come note su una partitura geniale. Avevo letto altre opere tue, tutte di alta qualità, ma quest’ultima mi ha emotivamente coinvolto davvero. Mi sono nutrito infatti delle impressioni, dei sentimenti rimossi, cogliendone qualche volta, anche l’intima sostanza.
Grazie Anna Maria carissima, ti saluto affettuosamente augurando a te e a questo magnifico libro tutto il meglio che si meritano.

Simonetti Lazzerini Di Florio

Da E-marginati, che molto ho apprezzato e che profondamente mi ha coinvolto, comincio questa breve nota critica citandone una parte significativa: da “Rina (le collanine)” …“nel verdeggiar del vento”. Che immagine efficace! …“nel fluvial parco mattutino/quando pudico il sole / ancor non morde e non confonde/”: nella sobrietà delle parole, una reminiscenza classica, un che di pariniano senza slabbrature sentimentali, senza parole di troppo, tutto terso e misurato ci dà l’immagine del lungarno (che chissà quante volte osservi dalla finestra!) verde d’erba e d’alberi, col sole da poco sorto (ma con quanta forza evocativa tu ce lo rappresenti…ecco, mi fa pensare a Caproni, fra i moderni…). Ancora classico nel …“dilavati nell’immota pianura” (e di colpo, ecco, la vita piatta della povera Rina…).Che grande poesia!

Michele Brancale

Vite ferite e capaci d’amore.
Con “E-marginati” Anna Maria Guidi approfondisce una tematica che era emersa nei suoi libri di poesia precedenti: la descrizione di vite ferite e capaci d’amore (come “in Transito” e “Tenacia d’ombra”, vedi Semafori letterari del 16 febbraio 2014).
26 ritratti di chi sta ai margini preceduti da un’introduzione in versi e chiusi da una lirica sull’ “indefinitudine” e una citazione di Heidegger, caratterizzati da uno stile talvolta aggressivo, e solo apparentemente bilioso. Segnalo su tutte le poesie, “Rina (le collanine)”.

Stefano Lanuzza

Gentile Anna Maria, nell’attuale inflazione di libri di versi, è una bella, gradita sorpresa il suo libro “E-marginati: quasi un poema antropologico dedicato ai sans papiers.
Complimenti, con i miei migliori saluti.

Sauro Albisani

Cara Anna Maria, ho letto il tuo libro e ho apprezzato la ricerca di un’autentica coralità, che anche per me è un valore e un dovere della poesia onesta. Parola chiave nell’opera e “solitarietà”, temperie che informa di se tutto lo spazio descritto, inospite e tuttavia popolato di testimoni del nostro tempo, dal nostro tempo condannati a una solitudine mediatica avvelenata dall’algida ubiquità virtuale dell’essere in rete. Concordo con Luigi nel riconoscere in “Ezdir” uno dei vertici del libro, con l’immagine cosmica del naufrago che, da Omero a Eliot, percorre tutta la storia della nostra cultura europea.
Le tue sono poesie che si potrebbero immaginare cantate e accompagnate dalla chitarra: e non è un pregio di poco conto.
Grazie del dono. Con amicizia.

Giorgio Bárberi Squarotti

Cara e gentile signora, ricevo la sua raccolta di poesie così drammatica e dolorosa, ma pure con la costante fiducia e assicurazione della memoria nella fedeltà della vita.
La sua scrittura poetica è altissima e ed esemplare: è una lezione preziosissima.
Le auguro tempi ancora sereni e la saluto con vivissima amicizia.

Dante Maffia

Con i miei saluti il mio vivo ringraziamento ad Anna Maria per avermi mandato “E-marginati”, libro davvero di grande rilievo, sia per l’argomento trattato che per come è stato trattato.
E’ un esito poetico assai raro oggi nella poesia italiana e volevo perciò complimentarmi e augurarle un grande successo, e soprattutto anche una grande attenzione critica.
Cordialmente, e ancora tanti complimenti.

Mariella Bettarini

Cara Anna Maria, ti scrivo per comunicarti tutta la mia stima, sempre, e in crescendo tanto più dopo aver letto il tuo magnifico libro “E-marginati” con l’ottima prefazione di Luigi Fontanella.
Anna Maria carissima,come fare ad esprimere “in sintesi” il mio “parere” dopo la lettura?
Non è facile, ma vorrei qui almeno subito segnalarti le poesia che più mi hanno colpita e coinvolta che sono le seguenti: “Amalia”, “Angiòlo”, “Oligarchia di mascelle”, “Franchina”, “Giuliana”, “Lina e Lisa”, “Lodovica”, “Monia”, “Horror Vacui”, “L’irreperibile”, “Rina”, e tante altre, ma sarebbe lungo l’elenco.
Scusa la “sinteticità” di questo mio “parere” su questo tuo davvero “importante” libro e complimenti ancora, amica cara, con tutta la mia viva vicinanza.

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