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Note critiche a
La carità erotica nell'edonismo
geoestetico della poesia di Sandro Penna:
un approccio psicocritico
di Anna Maria Guidi
Giorgio Bárberi Squarotti
grazie
della difficile, eccellente monografia che ha dedicato a Penna. Molto
originalmente ha affrontato la poesia penniana dal punto di vista più alto,
concettuale e metafisico, convocando filosofi e teorici a sostegno della sua
interpretazione. Il discorso è arduo e persuasivo: non soltanto la celebrazione
dei sensi e del piacere amoroso e della contemplazione dei sensi, ma anche e
soprattutto la dimostrazione del valore assoluto dell'erotismo. Complimenti. E'
un'idea straordinariamente suggestiva. ...
Enza Biagini
Questo saggio di A.M. Guidi (svolto con molta competenza, finezza e passione)
sa con intelligenza risvegliare l’interesse per quel piano latente che la poesia
di penna tiene nel ‘sottosuolo’, per toglierlo dalla gabbie, ormai fin troppo
‘istituzionalizzate’, di alcuna parte della critica penniana.
La G., insomma, ha il merito di provocare un originale ‘sommovimento’ che
toglie molte ovvietà intorno alla poesia di questo autore che, ogni tanto, è a
sproposito ricacciato in una sorta di frettoloso ‘inghiottitoio’.
Complimenti!
Vanni Capocia
Confesso che alla prima lettura
mi sono sentito spiazzato dall’approccio psicocritico. Ma riprendendo i libri su
Penna, ho notato che in fondo, anche se Penna ha fatto di tutto per essere
imprendibile, le strade che portano ad approfondirlo possono essere più di una
per giungere al Poeta.
Cosa che fa il suo libro che ha,
in più, il vantaggio, rispetto agli altri, di aprire una nuova via.
Mariagrazia Carraroli
Ho letto volentieri questo
saggio anche per il nome del poeta ivi indagato, di cui a suo tempo avevo
gustato le poesie liricamente cantabili. Trattasi di un cospicuo, analitico
lavoro, il cui numero relativamente esile delle pagine è inversamente
proporzionale alla densità critica e all’impegno elaborativo impiegato
nell’analisi della personalità umana e poetica dell’artista.
Lo studio a tutto tondo
dell’opera e della persona, studio suffragato da un ampio ventaglio di
citazioni a sostegno delle tesi esposte con rimandi a raggera: dalla poesia alla
critica letteraria e alla scienza, dalla mistica all’antropologia, dalla
psichiatria alla storia, dalla filosofia all’estetica e ancora, ancora…hanno
creato in me un’ammirazione sincera per così grande e seria applicazione
culturale, necessaria, certo, e non improvvisata, per affrontare un saggio di
tale portata. “Magnifica”, lasciatemi dunque dire a me, magnifica studiosa e
saggista.
Riguardo, poi, all’approccio
psicocritico, desidero lasciare un’unica per perplessità relativa al tentativo
per taluni versi plausibile, d’associare l’impellenza erotico/pedofila di penna
all’estetica mistica, giustificata, anche, dal verso “ed io non mi ricordi più
chi sono”…
Il fine (l’estasi) giustifica i
mezzi?
Ancora, la “dolce fretta di
godere”? O solo fagocità dell’ego?
Mi scuso per
questo mio intrusivo appunto, frutto, anche, d’una lettura attenta, difficile e
partecipata di questo lavoro.
Stefano Lanuzza
Ho trovato nel suo libro una
originale lettura di Penna, nella sua chiave certo più congeniale.
Ermellino Mazzoleni
Trovo nella tua opera pulsioni emozionali e intellettive di assoluta
originalità. La tua è una prosa critica difficile, corposa, densa di umori, di
riflessioni e meditazioni dai personali registri: tattili e aerei. Ogni vocabolo
ha un suo profumo e sapore, un proprio suono, una sua levità e un suo peso.
Sono onorato della tua sapienza e amicizia… sempre lieto di leggerti e
sentirti.
Toe Mercurio
...complimenti per il tuo ultimo lavoro; bella la tua scelta, serio il tuo
impegno, a conferma del tuo talento anche critico: ma su di te chi ormai può
avere più dubbi? ... Le colte appropriate citazioni del tuo denso saggio ben
rendono onore alla poesia del Penna...Il testo è così riccamente articolato da
invitare a più riletture, anche in merito, direi, al discorso della creazione
poetica.... Ne riparleremo. Promesso....
E. Pellegrini
Ho letto subito questo libro su Penna, poeta a me molto caro, incuriosita dal
titolo. E’ davvero una lettura originale, in cui si uniscono le competenze
psicologiche, la cultura letteraria e la sensibilità del poeta. Complimenti.
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