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Giudizi critici su “La casa del sole”

Roberto Rebuzzi
La casa del sole
è un autentico scrigno, pregno di rare preziosità, che nel “fraterno sole”
francescano, custodisce e investe tutti i
valori, sicura dell'inviolabilità e quindi della loro perpetuità. E trattasi
realmente di eletti valori a permeare il suo delicato canto dell'anima, il
sussurro confidenziale, lo struggente rimembrare. Luisa Martiniello incline al
verso sempre dotto e dall'alto lirismo, avvince anche il più esigente lettore,
per l'armonia dei suoni, per l'eleganza dello stile, ma soprattutto vivificare
emozioni intense e profonde. La famiglia, la casa e il paese natio, intessuti di
storie semplici e genuine, sono fonti poetiche inesauribili, da cui distilla
versi d'incomparabile dolcezza. Così ogni strofa è un palpito, una carezza del
cuore e quando lo smarrimento irrompe nella meditazione, tutto il tuo essere
levita per esplorare attonito nelle sensazioni.
Giovanni Amodio
Presso il camino, anche il dialogo interiore con i propri cari assume loquacità
da contrapporre ai “taciturni di parole”, ricchi del linguaggio del cuore. La
poetessa accede al lirismo dei sentimenti, ma esclude ogni caduta consolatoria,
cerca la via antioraria per evitare la discorsività e nell’esigenza
d’essenzialità esprime i valori della realtà, nobilitata dalla riflessione
poetica.
Silvestro Silvestri
Il pensiero delle cose, degli affetti e delle considerazioni sociali è sempre
presente nei versi di Luisa Martiniello. Dove pure la forza espressiva di un
suono, di un'immagine, di un pensiero, si prolunga fatalmente sui giorni e sui
luoghi del vivere quotidiano.
Lina Riccobene
Opera poetica di elevato spessore lirico e dalle varianti planimetriche che
includono ogni luogo vitale della casa, si rivela in uno straordinario spazio
che viaggia dal mito alla classicità, dalle indicazioni della domus romana alle
allegorie ad esse connesse, ai parametri mnemonici che affondano le radici
nell'opera precedente. Opera intrigante che suggerisce nella sua esemplare
grazia espressiva un raffinato incedere in epifaniche esplosioni liriche. La
poesia lucente, i versi delineati nella musicalità e nel rigore, le immagini
eleganti e ricche di pathos, offrono a ciascun lettore le chiavi per aprire la
casa e viverla in serenità interiore.
Grazia Marzulli
Con La casa del sole l'avventura ulissiaca di Luisa si conclude
felicemente nella parabola del nostos, che consente al canto di
dilatare l’affresco in un più vasto ambito lirico-percettivo...Ogni percorso
ruota intorno al nucleo familiare, baricentro di vita e di poesia fra modelli
comportamentali che obbediscono all'imperativo categorico della coscienza. Luisa
qui si avvale di un linguaggio medio-alto e di un delicato uso di metafore e
analogie in toni oscillanti fra il serio e l'ironico, raggiunge nella forma
elegiaca il modello più consono alle tematiche trattate...Nel contesto di una
civiltà rurale e arcaica, ma aperta allo sviluppo delle moderne tecnologie, la
poesia giunge al superamento degli aspetti “strapaesani" e all'oggettivazione
dell'esperienza individuale attraverso la tensione rivolta a cogliere un pathos
universale.
Gino Giannini
Il libro si presenta compatto, il piano dell'opera, le otto parti della silloge
fissano la pianta della casa, ogni parte necessaria per continuare un itinerario
e procedere anche con metafore, passaggi ermetici, rievocazioni simboliche,
spunti episodici o tematici nella magia antica e attuale della casa. Il luogo
che ricongiunge, come sostiene il prefatore Amodio, i sogni d'infanzia con le
vicende umane dell'età adulta. "La casa del sole" è la casa dove “si racconta in
poesia storie di speranze”, dove si può progettare “qualcosa di buono" o "tacere
con i pensieri", dove si ricordano gli antenati, dove si “tramanda la pazienza”.
" E' la casa dell'amore, dei bambini che crescono, delle preoccupazioni per il
futuro, delle discussioni in famiglia, dei momenti lieti, delle feste, delle
piccole tensioni passeggere. E’ la casa che ricorda la madre al telaio, del
“pane garantito dal latino e greco del padre professore”, è la casa delle sue
scelte, della sua autonomia, dei ricordi eclanesi, della “Grande Famiglia degli
alunni” e dei tanti passaggi dove nasce fra le altre una poesia di esemplare
amore materno.
Giuseppina Luongo Bartolini
Ha cantato un mondo di valori perenni. Nel caos primordiale di ritorno, ha
edificato con linee dinamiche, estensive, attinte ad una straordinaria geometria
fantastica, in un progetto assai ambizioso, totalizzante nel suo modello unico,
una struttura significativa, originalissima, ricca di emblemi, nello sfondo di
miti e riti espressamente classici, umani. Negli ambienti che ha delineato con
estrema attenzione e levità, ambienti interni, esterni, caratterizzati da
proiezioni di luce
riflessa, diretta, diffusa, anche memoriale,
l'intrinseca vitalità del sogno, il quale attinge alla vita,
al quotidiano, libera l'esistenza dall’ovvio e
dallo scontato, ne fa un percorso deciso, aperto, innovativo, incantevole, nel
clima della bellezza. La poesia acquista e diffonde, nei ritmi
delle varie partiture del poema stesso, nella
direzione mobile dei personaggi evidenziati, che non
presentano niente di artificioso e rispondono
alla natura dell'uomo, una incredibile, splendida solarità, conquista
fortunata, elemento positivo di sicurezza, indiscutibile della fede in un futuro
migliore di tutta la vicenda.
Franca Alaimo
…La struttura della raccolta trova una sua specificità nella divisione dei testi
in sezioni che prendono nome dai vari luoghi della casa dove si svolgono i vari
momenti della vita familiare, a cui il lettore viene chiamato a partecipare,
spalancata la porta, come un ospite ed amico; luoghi che, ovviamente,
configurano emozioni, ricordi, abitudini, gioie e tristezze cuciti da una
raffinata mediazione che sovente scavalca le mura della casa per osservare e
soffrire il mondo, la più grande casa degli uomini, alla quale pure è
necessario, per non disfarsi in tragedia e vacuità, la forza dell'amore, che
cementa “la casa del sole”.
Claudio De Cuia
La sua opera eccellente si avvale di un dettato poetico di alto profilo estetico
e di straordinaria e icastica valenza poetica, in tutte le sue parti-stanze
arricchite da riferimenti mitici e ambientazioni latine.
Maria Marcone
ln realtà ciò che balza subito all' attenzione del lettore è l'assoluta
padronanza della civiltà romana che qui viene piegata a raffigurare la casa
paterna in tutte le sue valenze affettive formative educative fino a diventare
perno intorno a cui avvolgere l'intera vita specie se dalla casa paterna ci si è
allontanati per sperimentare il più vasto mondo e poi ad essa si è tornati per
richiamo irresistibile delle radici. L’opera è suddivisa in otto parti quante
sono le parti di una casa patrizia ciascuna con liriche suggerite dalle varie
funzioni della casa che comunque sono altrettanti pretesti per indagare nelle
varie attitudini e nei vari sentimenti dell'anima umana a metà strada fra antico
e moderno, fra richiamo del passato e slancio verso il nuovo. Lo stile sempre
alto e classico di forbita classicità impone all'autrice un controllo costante
delle emozioni che pur talora esplodono improvvise ad illuminare una sensibilità
poetica non comune che proietta bagliori improvvisi sul farsi nel tempo delle
generazioni.
Antonella Puzzangara
Quando si elegge il domicilio in concomitanza del Sole, automaticamente si
attinge vita. calore e poesia dell'astro che ci illumina. La casa allora, come
domus, rievoca nella struttura portante dell'opera di Luisa l'ideale
configurazione delle case romane, dove l'indicazione latina e quella italiana,
si ritrovano per ciascuna parte (o stanza) l'indicazione metaforica di un mito
antico. La mitologia moderna d'analogia trova nei versi stupende connessioni con
l'evocazione d'infanzia del luogo sacro, del ricordo che si traduce in memoria e
si confronta con parallelismi riuscitissimi al mondo attuale. La poetessa mette
a
confronto due mondi, due civiltà, gli aspetti antropologici e quelli legati al
suo amore per la terra irpina, la sua vocazione letteraria con la feconda
ispirazione dell'esperienza infantile. La poesia, densa e pregnante, si snoda
con versi di una freschezza riverberante e attua la rarefazione della parola
come valore di scrittura e di introspezione interiore. Un' opera eccellente che
ben si innesta al discorso iniziato con "La rondine sul filo".
Patrizia Pavone
Ho attraversato dal vestibolo in poi, tutti i segreti luoghi della tua casa
immaginaria e vera, con il sole in fronte, con i tagli delle varie situazioni,
ricche di vita, esistenza, aneliti, desideri, memorie ancestrali e quotidianità,
nelle quali confrontare ciascuna la propria "abitazione", con il suo banale
evolversi in motivo convenzionale. Tu, da grande lirica, costruisci la casa nel
sole, per trarre da essa la luce del pensiero che si confronta con la propria
famiglia, col proprio paese, con la seduzione della poesia, asciutta, vigile,
densa di sapori antichi e autentici.
Francesco Carriero
…ritrovo
nella sua opera un afflato che esalta, una visione domestica di alto profilo,
nella casa metaforica, che racchiude i sogni e i "desiderata" di ogni uomo,
specie se poeta. Ella ha saputo introdurci in punta di piedi nella mitologia
familiare, nel mondo perduto dell'infanzia, ma anche nella realtà che si sublima
attraverso la epifania poetica.
Walter Scotti
La sua casa del sole
è una miniera per la mia adesione di pittura alla terra che entrambi ci anima.
Il cielo dei miei quadri, come le poesie della sua silloge, non mostrano nuvole,
domina il colore cobalto e il calore di famiglia per una visione autentica
della mediterraneità. Ho ritrovato nella sua casa il motivo dominante della
terra e del senso unitario della famiglia, forse ultimo baluardo di valori da
difendere, quando si dispone di mezzi espressivi di assoluto impegno.
Domenico Turco
La casa del sole
è opera colta senza essere cerebralistica, che sfrutta l’intuizione di una
cornice epico-mitologica per parlare della vita di tutti i giorni, del
quotidiano, secondo l’insegnamento di J. Joyce. Degno coronamento de La
rondine sul filo, l'opera ne è uno straordinario sviluppo, nel senso di un
recupero delle dimensioni archetipica, simbolica e mitologica che completano
l’esperienza poetica.
Gianserico Falconi
L’idea del mito, che si affranca dalla modernità conseguendo luoghi dell' antica
domus romana, rende l’opera preziosa e ciascuna poesia sublime, ciascuna
situazione eccezionale, qualunque occasione un evento. La lettura dei tuoi versi
mi ha esaltato, mi ha portato ad essere inquilino virtuale, vicino al sole,
illuminato da una lirica misteriosa ma seducente, di alta qualità poetica.
Ciro Lupo
La sua architettura dell'anima ha costruito una casa per e dal sole e ha
consentito a tutti noi di abitarvi con le esperienze meravigliose della sua
famiglia, della sua terra, della sua vocazione lirica. La forza evocativa dei
suoi versi trasporta in un mondo reale, quanto irreale e suggerisce motivi
cromatici, per arricchire la tavolozza di un pittore innamorato della luce del
Sud.
Giuseppe Iuliano
La poesia di Luisa, carica di immagini e suoni, di ricchezza stilistica, di
ritmi già felicemente
sperimentati - per essere pane e fatica giornaliera - ha timbro unico ed
originalità espressiva, non è pura trasfigurazione letteraria, né
un'interpretazione simbolica o surreale, ma è l'esatta dimensione del nostro
vissuto, così inquieto di aspettative.
Pietro Magno
Il tema dominante è dato da una rivisitazione dell'autrice nel riguardi delle
sue sensazioni esistenziali, attraverso ciò che da sempre costituisce l’approdo
sicuro per ogni donna, ovvero la casa, ma è una casa che si addobba di
suggestioni letterarie, quali momenti non estranei, bensì radicati nel proprio
modo di essere...una casa ove il lato realistico si interseca con quello
letterario, a partire dalla definizione di "Casa del sole", quale presenza
dell'utopia, quella politica di Campanella, che si trasforma in utopia
familiare e personale. . .Si tratta di una tipica casa romana con i suoi
ambienti, a cui si aggiungono sia i richiami a tipiche forme della mitologia
greca (Helios, agorà, Dioniso, Il giardino delle Esperidi, Penelope, Ecuba, II
tempo, Parnaso), sia gli addentellati con espressioni simboliche.
Angelo Lippo
Mi complimento per la struttura compositiva dell'intero volume, che denota un
approccio serio ed impegnato, il che diventa segnale referente di un interesse
encomiabile.
Gianfranco Vasile
La casa del sole
non consente alle nubi di filtrare la serenità della poesia che abita in ogni
ambiente e genera "quadri" di efficacia cromatica attraverso i suoi versi
intensi e rivelatori.
Vincenzo Di Maria
La casa del sole
mi fa pensare ad una appendice in chiave meno filosofica de La rondine sul
filo, ma più pregnante di intimità familiare e paesana del "borgo". Non si
può non ritrovare una parentela
indubbiamente meridionale con il grande calabrese Tommaso Campanella ed una
altrettanto vera
contiguità lessicale con la "Città del sole" ove sia da sostituire la "città"
con la "casa". La città del sole si sviluppa secondo una geometria spaziale
contrariamente alla geometria piana della casa del sole e sette gironi la prima
e otto ambienti la seconda: utopistica la prima, concreta, viva e rinata dopo il
terremoto la seconda.
Tommaso Mario Giaracuni
L'iniziale mia osservazione cade sulle tante piccole umili gozzaniane cose che
in quella casa sono qua e là distribuite a tramandare memoria ed emozioni, a
raccontare, nei simboli e nelle radici, “le ragioni della vita”…quindi procedo
per le stanze, ben otto, deputate a registrare la varietà della vita con i suoi
contributi dolorosi e a volte gioiosi, tra avventura e rischio, tesa a
tesaurizzare con intelligenza tutti i possibili momenti d'amore e di esperienze,
infatti questa raccolta dischiude cento emozioni, ci appare come un filtro di
coscienza, appare costruita nella realtà della vita quotidiana, nell’intreccio
dei sentimenti e dei ricordi, con linguaggio denso, ma essenziale, semplice
eppure aulico, tutto condito con tecnica compositiva che rivela il possesso di
un ottimo bagaglio culturale e di una padronanza lessicale che sostanziano il
suo dettato poetico.
Ella scruta, indaga la vita con la poesia, circola all'interno del suo
personale ed anche universale animismo domestico, architetto della grande
sontuosa casa che ognuno di noi sente di aver abitato almeno una volta nella
vita. Colgo di questa poesia le cifre della memoria, il senso del sentito -
vissuto, l'insegnamento di un inalienabile passato da cui trarre la senechiana
saggezza per meglio utilizzare il presente e poter credere nel futuro.
Pietro Fratantaro
Quando La rondine sul filo dovette abbandonare la casa per emigrare nel
paese freddo, caldo di lavoro, il sole rimase alle spalle, per un rovesciamento
metaforico. Ora al nostos, La casa del sole risplende in tutta la sua
lucente bellezza e riporta la famiglia riunita nel luogo del mito e della
serenità, nel compendio di una abitazione romana, come emblema della
perfezione, ma anche come compiutezza dei vani e degli accessori, nella visione
antica che si trasfigura in moderna dimora, nella quale ritornare, tra versi
maturi e riverberanti come il grano.
Luisa compone un 'opera - affresco nella quale confluiscono i motivi di una
poesia alta, rievoca ogni memoria della sua infanzia e della sua
esperienza, scandendo versi eccellenti e toccando temi affascinanti ed eterni,
con la leggerezza e la dolcezza che le sono proprie.
Margherita Siddi
La casa del sole
ha ospitato anche me, che rispecchio nei suoi versi quella meravigliosa
condizione per la quale la spiritualità domestica solleva veli e squarcia
l'anima, in un crescendo di visioni poetiche fascinose e ricche di pathos. Ogni
ambiente della casa trova spazi e squarci lirici di grande emozionalità e i
ricordi, la memoria, l'evocazione, trovano enunciazioni vive, diverse dalle
consuete banalità della vita e soprattutto della scrittura. Viene alla mente la
grande poesia meridionale, ma con accenti mitici, epici e colti, in un crescendo
di poesia autentica.
Guglielmo Ferro
Ne La casa del sole, inseguendo l'ideale romano e classico, Luisa ha
ricostruito per sé e per i lettori, stupìti, un itinerario abitativo, interiore
ed esteriore, nel quale è possibile scoprire tutti i valori della famiglia, del
paese natio, della società che più appartiene alla sua storia. Storia che
affronta nel mito e di esso si nutre, per analogia e per valenza erudita,
lasciando il lettore attonito, per la bellezza dei suoi versi, mai ambigui
eppure misteriosi e incantati.
Giorgio Bárberi-Squarotti
La sua poesia è davvero singolare perché congiunge classicità e inventività
rapida e alacre, memorie e stupori, avventurosità di immagini e di ritmi e una
profonda lezione di vita. E' raro leggere una vicenda poetica condotta con tanta
ricchezza di scrittura, per visionarietà e concretezza ugualmente sicure.
Antonio Crecchia
…se la figura centrale, accuratamente mitizzata e mimetizzata da un sapiente uso
di metafore e
sinestesie, è il padre/sole, non meno rilevanti sono la madre, il marito, la
figlia, gli ospiti. La casa del sole, infatti, con i suoi ambienti
funzionali a precise consuetudini familiari, è il rifugio preferito dalla
poetessa, dove tutto ciò che accade, tutto ciò che "formicola" dentro le sue
mura diventa motivo di riflessione e considerazione, dà vita a bozzetti poetici
in cui lo scarto tra gli accadimenti reali e la loro rappresentazione in chiave
poetica costituisce il leitmotiv di tutta l'opera. La casa del sole apre le sue
porte e le sue finestre non solo per accogliere gli echi e i fermenti del mondo
esterno, ma anche per riflettersi su di esso, esaminarlo e indagarlo con occhio
sicuro e mente critica.
Matilde Lomonte
La poesia trascina verso il sole, illumina, stabilisce un soggiorno d’amore e di
trasporto lirico.
Alfredo
Bonazzi
Mi ha dato l’opportunità di leggere mentalmente le liriche con la partecipazione
emotiva alla malinconia e rimpianto che caratterizzano la ricchezza dei suoi
sentimenti di madre, di sposa e di figlia, obbligata a lasciarsi alle spalle
strade ricche di odore di pane sfornato…a lei…tutta la mia spontanea e genuina
ammirazione per il bellissimo sole nascente su una casa disertata ma sradicata
dalle sue fondamenta per trasferirla nell’anima…è stato come rivivere le
sequenze della mia crescita emotiva di bambino svezzato sotto un cielo di guerra.
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