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Note critiche brevi a
Il verso della vita
La rondine sul filo
La casa del sole
Lettera inedita
di Luisa Martiniello
le
Schede dei libri
Antonio Coppola
Tutto il libro o quasi s’intrama
di memoria, di ricordi, in un acceso seppur pacato ritrovamento di scampoli
intersecati che ripropongono i guasti sociali e le ferite. Poesia di scambi
fitti tra essere madre-figlio e cose care perdute; la cinematica di visioni non
attenua lo strappo ma mitiga, di sicuro, quel crudo impatto di realtà fatta
nemica. C’è anche una presa d’atto di un sociale satinato di tenue ironia che si
distende fino a una consapevolezza di forte impronta cristiana. (La rondine sul
filo)
Giovanni Amodio
La parola lirica ,altamente
selettiva, il verbo che si fa carne ed esperienza, non assume ruolo descrittivo,
non si perde in prolissità di pensiero, ma nell’asciuttezza del dettato poetico
accoglie l’idea del mistero, dell’arcano che aggiungono fascino alla lettura,
perché capace di tradursi nell’emozione individuale del fruitore, che amplia il
senso e lo elegge a motivo corale, universale, anche quando, come nel caso della
nostra autrice, nasce da una matrice autobiografica di valore individuale.(La
rondine sul filo)
Presso il camino, anche il dialogo
interiore con i propri cari assume loquacità da contrapporre ai “taciturni di
parole”, ricchi del linguaggio del cuore. La poetessa accede al lirismo dei
sentimenti, ma esclude ogni caduta consolatoria, cerca la via antioraria per
evitare la discorsività e nell’esigenza d’essenzialità esprime i valori della
realtà, nobilitata dalla riflessione poetica. (La casa del sole)
Giuseppina Luongo Bartolini
Ha cantato un
mondo di valori perenni. Nel caos primordiale di ritorno, ha edificato con linee
dinamiche, estensive, attinte ad una straordinaria geometria fantastica, in un
progetto assai ambizioso, totalizzante nel suo modello unico, una struttura
significativa, originalissima, ricca di emblemi, nello sfondo di miti e riti
espressamente classici, umani. Negli ambienti che ha delineato con estrema
attenzione e levità, ambienti interni, esterni, caratterizzati da proiezioni di
luce riflessa, diretta, diffusa, anche memoriale, l’intrinseca vitalità del
sogno, il quale attinge alla vita, al quotidiano, libera l’esistenza dall’ovvio
e dallo scontato, ne fa un percorso deciso, aperto, innovativo, incantevole, nel
clima della bellezza. (La casa del sole)
Giorgio Bárberi-Squarotti
La sua poesia è
davvero singolare perché congiunge classicità e inventività rapida e alacre,
memorie e stupori, avventurosità di immagini e di ritmi e una profonda lezione
di vita. È raro leggere una vicenda poetica condotta con tanta ricchezza di
scrittura, per visionarietà e concretezza ugualmente sicure. (La casa del sole)
(Lettera inedita)
Alfredo Bonazzi
Mi ha dato
l’opportunità di leggere mentalmente le liriche con la partecipazione emotiva
alla malinconia e rimpianto che caratterizzano la ricchezza dei suoi sentimenti
di madre, di sposa e di figlia, obbligata a lasciarsi alle spalle strade ricche
di odore di pane sfornato…a lei …tutta la mia spontanea e genuina ammirazione
per il bellissimo “sole nascente su una casa disertata ma sradicata dalle sue
fondamenta per trasferirla nell’anima…è stato come rivivere le sequenze della
mia crescita emotiva di bambino svezzato sotto un cielo di guerra.(Lettera
inedita) (La casa del sole)
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