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Scheda di lettura del romanzo
Indie occidentali
Giancarlo Micheli
Il romanzo
Indie occidentali narra una storia di emigrazione dall’Italia agli Stati
Uniti al principio del secolo scorso. Il taglio che l’autore ha dato all’opera è
assai particolare, giacché insiste sugli elementi di evoluzione umana dei
protagonisti, sia materiale che spirituale, ed afferma, con forza poetica, i
valori della solidarietà, che appare oggi quanto mai necessario riscoprire.
Della coppia di giovani sposi, che sono i protagonisti del romanzo, Manlio
Cancogni ha scritto, nella sua prefazione: “Soltanto al vaglio di un viaggio
infernale, che li condurrà nei tormenti degli stockyards di Chicago e nei
malsani opifici dell’industria tessile del New Jersey, essi coronano il loro
percorso iniziatico, acquistano consapevolezza di sé e la capacità di agire
assieme agli altri per affermare valori condivisi e di progresso umano. Questa è
la chiave utopica del racconto che Micheli sviluppa con meticolosa cura
artigianale, da scrittore per vocazione; consiglio, dunque, una lettura
riflessiva di questo romanzo, proporzionata alla cura che è stata impiegata
nello scriverlo”.
Il libro ha
ricevuto il patrocinio della Provincia di Lucca, della Fondazione Cresci per la
storia dell’emigrazione italiana e della Confederazione Generale Italiana del
Lavoro. L’immagine di copertina è stata gentilmente concessa dal Museo nazionale
del lavoro degli Stati Uniti (American Labor Museum/ Botto House National
Landmark, Haledon NJ).
La narrazione
segue le vicende di due emigrati italiani, provenienti da famiglie contadine
della valle del Serchio. Al principio del novecento, due giovani sposi, Aurelio
ed Erminia, cercano fortuna e occasioni di emancipazione nella promessa terra di
libertà dell’America. Aiutati da un capostipite dell’emigrazione trovano
dapprima una sede accogliente nella comunità etnica del Lower East Side, dove
riescono ad avviare un’attività sufficientemente lucrativa per sostentare sé e
la loro bambina, e per alimentare comuni sogni di una vita serena e appagante.
Inevitabilmente entrano pure in contatto con una realtà spietata, violenta e
selvaggiamente moderna, selezionata dal caso e dalle circostanze della
struggle for life [Lotta per la vita. Secondo le tesi
elaborate nella seconda metà dell’ottocento dai teorici del cosiddetto
“darwinismo sociale” (Herbert Spencer, Francis Galton), tale conflittualità
doveva produrre l’effetto di selezionare i più adatti alla sopravvivenza.]
specifica al milieu della seconda rivoluzione industriale. Delle condizioni di
estrema indigenza economica e morale in cui versano le moltitudini di precari
che affollano le tenement houses [Grandi
edifici che accoglievano la popolazione urbana dei più indigenti, in condizioni
igieniche e abitative fortunose e intollerabili.]
essi hanno cognizione imperfetta e parziale, godendo del beneficio di una
moderata indifferenza e di secolari abitudini di riservatezza; tuttavia i demoni
della modernità si aggirano furtivi nelle selve metropolitane, e non passerà
molto tempo prima che i protagonisti della storia debbano farne esperienza. In
una notte il bar che gestiscono in Mulberry Street e il loro appartamento nel
Lower vengono dati alle fiamme da ignoti taglieggiatori, cosicché essi sono
costretti a una nuova fuga. Raggiungono Chicago dove Aurelio troverà un impiego
presso gli stockyards [I recinti per la
macellazione dove, alla periferia della metropoli dell’Illinois, si raccoglieva
il bestiame per alimentare il consumo di carne di una parte rilevante
dell’Unione.],
mentre Erminia arrotonda il magro stipendio del marito eseguendo lavori di
cucito per conto di signore della buona società, signore dal moderato
filantropismo. La nuova situazione porta ciascuno dei due coniugi ad affinare la
ricerca della propria individualità: Aurelio si avvicina ai sindacali
rivoluzionari, Erminia ai movimenti religiosi che predicano la rinascita
spirituale dell’uomo. A dispetto dei loro sforzi sopravviene il licenziamento di
Aurelio. Il sindacato degli IWW [Industrial
Workers of the World, sindacato di ispirazione marxista, nato dalle lotte dei
minatori del Colorado e diffusosi poi in tutta l’Unione.],
al quale Aurelio si è affiliato in quei mesi, propone loro un trasferimento nel
New Jersey e un’opportunità di lavoro nell’industria tessile. I due, assieme
alla bambina, saranno pertanto ospiti della famiglia Botto, presso la casa di
Haledon, oggi sede del museo nazionale del lavoro degli Stati Uniti, e
parteciperanno all’ondata di scioperi che investe la East Coast negli anni
immediatamente precedenti la prima guerra mondiale.
L’epilogo della
vicenda recherà al paese d’origine il frutto inatteso della coraggiosa
esperienza umana dei protagonisti.
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autore |
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