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Prefazione a
Ai confini col gelo
Claudio Beretta
"Poetae nascuntur, scriptores fiunt". E' un vecchio adagio
latino, valido più che mai per mia nipote Graziella che, specialmente quando
scrive in poesia, è la "bocca della verità". Lo è sempre stata, fin da bambina.
Ciò che canta le nasce spontaneamente dallo spirito, in
immagini fratte che seguono i moti dell'animo, le emozioni, i pensieri, ma che
convergono in un concetto principale, che non sempre lei ci dice.
E' il miglior complimento, la miglior constatazione, che si
possa fare: nella sua poesia ogni immagine svela un mondo, per questo occorre
leggere molto lentamente, perché ogni immagine nasce da una meditazione e "il
naufragar nv è dolce in questo mare".
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autore |
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