Alcune poesie da Io la ricordo
Graziella Minotti
Beretta
2018
A mia sorella Wilma
Cara sorella,
non siamo eterne
pende su noi l'ultimo quarto.
Questo legame rinverdito sempre
ora su questa zattera, sole,
in balia del vento
e della burrasca prossima a
venire.
Ripassiamo la storia
la nostra vita tra alti e bassi
inevitabili saliscendi
con lacerazioni più o meno
evidenti
tra lo stridio di un epocale
sfida
dall'uomo che va distruggendo.
Oh, sorella cara
io con qualche propaggine
ancora
ma sola coi miei pensieri
che non si arrendono.
Ora lontane per l'impossibilità
di moto
ma un trillo basta per sentirmi
protetta
perché noi facciamo parte dello
stesso ceppo
a proseguire per loro questa
avventura.
E il giorno non esiste
senza la tua immagine.
La pianta
Di rosa
antico s'è rivestita a festa
coprendo le
sue nere braccia
alzate al
cielo.
Con un
senso di pace l'ammiro
da più di
sette giorni
questa
vigorosa pianta
e già
intravvedo tra quel fiorito
verdi
novelle frasche
per una
fitta e futura chioma.
Ascoso sarà
quell'orribile straccio
impigliato
da tempo, quasi in cima
tra un
rametto secco
portato
chissà... forse dal vento
o da una
molle mano senza presa.
Di essa non
conosco il nome
fa lustro
all'entrata
di un alto
grattacielo.
Ha pure
altre sorelle a lato
che fanno
da contorno
e con le
loro umide ombre
nido a
violette e fiori di campo.
Maria, tu sei ogni donna che ama
Oh, santissima Maria
tu che hai conosciuto giovinetta
l'arcano progetto dell'Altissimo
e protetto e cresciuto nel tuo ventre il frutto
per offrirlo in sacrificio alla salvezza del mondo
la tua passione e sanguinante dolore
trabocca e s'invola in quel cielo con Cristo
a cui tutti aspiriamo.
Mai deliquio fu così costellato
di frammenti divini
e di cristiano amore
a questa umana gente nel tortuoso cammino
sul baratro di precipizi.
Un flebile lambire da sponda a sponda
e a te Maria rivolgiamo ora e sempre la nostra supplica
come Madre nostra e noi tuoi figli.
Come colei che possa bisbigliare a suo Figlio
la discesa su questa terra ostile e martoriata dalle guerre
e rivelarne la traccia.
Oh, santissima Maria, a te rivolgiamo ogni preghiera
e in cuore il tuo perdono, perché tu abbia pietà di noi.
Stampata su PASSIO 2018
con Associazione Dante Alighieri, Verbania.
Non farò rumore
Fermati,
non proseguire monco il tuo viaggio!
Lascia che
sia l'ombra a seguire i tuoi passi e ristoro
come
appoggio a delicati tempi della vita
che
inesorabilmente calano a ciascuno.
Non farò
rumore, seguirò a guardare attorno
e sarò
scudo, prima che ti trafigga
un dolore
acuto e spalla per affidamento.
Già dalla
nascita ad ognuna di voi
ho
garantito, come lo è stato per molti avi
il calore
di un amore immenso
che non si
misura con semplici parole.
Sempre in
lontananza
ma presente
ad ogni sfumatura
a scarsi
colloqui tra di noi
io vedo un
malessere , in questi tempi oscuri
dalle poche
speranze
rinnovarsi
di anno in anno.
E se
leggerai quest'anima d'ombra
non sarà la
solitaria solitudine in balia
di un'onda
che s'alza e s'arriccia e ricade
per
appropriarsi dei sogni di speranza
in ogni
giorno.
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