Wilma Minotti
Cerini
da: La strada del ritorno,
Guido Miano Editore, Milano 1996
Bruna terra
Bruna terra,
madre di ogni frutto,
che paziente aspetti
i tuoi figli crescere
e terminare i giochi d’alchimia
che riversano
maleodoranti odori
nella tua linfa vitale!
Paziente madre
che ami i tuoi figli
e che non sai punire
finché ancora fiorisce
il sofferente ramo
tra lacrime
di balsamica resina!
Giunto è il momento,
mentre alzi leggera
la tua pesante mano
e ammonisci.
Il tuo braccio potente
sollevarsi potrebbe
da profondità abissali,
e rilucere
di smeraldine pietre
e di rossi rubini
e piangere, piangere
lacrime di brillanti
sulle tue intimità d’oro.
Che scellerata idea
pesare, con le nostre deboli mani,
vaghe monete,
scaglie della tua pelle
e barattarle
con molecole immonde!
Nulla che tu non possa riprendere,
se tra le lacrime,
soltanto scuotessi la tua veste.
Come i semi maturi
se ne vanno col primo vento,
noi ricadremmo ancora
tra le tue braccia,
senza la speranza
di rigerminare.
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