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Wilma Minotti
Cerini
da: La strada del ritorno,
Guido Miano Editore, Milano 1996
La gara
Il denaro e l’idea appaiati all’inizio della gara, si guardarono.
Il secco "bang" della vita li trovò a correre disperatamente verso il
traguardo.
"Lasciami vincere" disse il denaro "e lascerò sulla tua strada
l’equivalente del tuo valore"
"Forse valgo più di tutto l’oro del mondo, come potresti pagarmi?"
"Ho pagato tante idee, perché non potrei pagare anche te?"
"Sono stata concepita più leggera dell’aria, il profumo dei fiori è
l’abito che indosso, laggiù al traguardo i merli
sono felici, gli animali quieti, gli uomini sereni"
"Perché non potrebbero essere felici con me?"
"Perché là, tutti vivono con la mia idea" rispose lieta
"In che cosa consiste la tua idea?" chiese ironico
"Semplice, ho posto valore su cose che non si possono pagare – la
saggezza naturale delle cose e la precarietà del momento – e come un vaso
tengo insieme le sue sfaccettature"
"Che idea pezzente!" concluse sprezzante il denaro, mentre si
bloccava ansimante a metà della corsa.
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