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Pietro Nigro
da: Miraggi, 1989
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Angoscia
Si consumano nell’abbandono
di già fertili terre
germogli di vita
e il lamento si sente
d’un attonito vento
ramingo tra sterpi spinosi
e aride pietre
cadaveri del tempo.
Rimpiante carezze
di timide erbe e tremule foglie
mentre avanza la morte
con occhi pieni di nulla
e inaridisce, stelo senza linfa,
la speranza che muore.
Domini dall’alto
del tuo regno d’aquila,
avvoltoio in attesa,
e ti teme la vita
al presagio d’una tragica sconfitta.
Narra invano la sua storia d’amore
il vento
e vortica al ritmo di una vita che rinnova
disperate sequenze
di vicende che sgretolano
illusorie promesse
nella macina del tempo.
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