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Nota introduttiva a
Alleluia in sala d'armi. Parata e risposta
del co-autore Domenico Defelice

Caro Rossano,
Oggi, a te, l'ammirazione e
il fastidio hanno suggerito di interrompere la nostra rubrica; ieri, a me, un
dolore lacerante e il fastidio hanno spento la volontà di dipingere (1). Per te
sono stati Papa Francesco e un bambino, per me, il Presidente Pertini e un
bambino. Due forti contrasti, a quanto pare, annientano. Per te, da un lato,
l'ammirazione per il Papa; per me, l'esecrazione di un Presidente. Per te, il
fastidio per un bambino camuffato; per me, il fastidio-pena per un bambino
sacrificato, immolato, “candida ostia al centro della terra”. A te, la scena
odierna ha fatto malinconia, a me, la scena del bambino nel pozzo e, in
superficie, il Presidente con suo codazzo, tra venditori di noccioline e di
gelati, una pena straziante. I due fatti, il tuo e il mio, non coincidono
perfettamente – lo so –, ma non posso smentire totalmente la mia bizzarria.
Non ricordo più perché ho
deciso di rispondere al tuo primo “quasi alleluia” (così hai sempre definito i
tuoi interventi). Bisognava, allora, indagare, pescare nell'inconscio, e non
l'ho fatto. Di sicuro, è scattata in me una molla e le successive risposte sono
state il prosieguo di quell'input.
Non ho mai trovato insipidi i
tuoi interventi, né mai ho voluto bacchettarti. Ho solo aggiunto ironia alla tua
e al tuo sarcasmo. A volte sono stato al tema, altre volte ho deviato un po', un
po' allargandolo. Forse ho trovato i tuoi interventi una felice provocazione.
Qualche lettore ci ha visti come due attori darsi di continuo la spalla.
Bisognerebbe indagare anche adesso nell'inconscio, ma non voglio, non ho tempo e
non so come.
Mistero anche per me riuscire
a risponderti a braccio. Niente tempo per meditare, spesso le tue note essendo
giunte a numero già chiuso, in fase di correzione delle bozze. Né è il caso di
meditarci adesso, a rubrica defunta!
Narcisismo? Non il tuo, non
il mio. Per entrambi, alla base c'è rabbia e disgusto per ciò che prende a pugni
il nostro cuore. C'è la nostra onestà.
Un fraterno abbraccio
Domenico Defelice
(1) Morte di Alfredino Rampi
è l'ultimo quadro da me dipinto.
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