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Note critiche a
È l'ostinata nebbia
Mariella Risi
Bacherontius, 5/1999
Riunendo in questa silloge buona parte della produzione
poetica, l'autore ha delineato con incisività la drammaticità del vivere, il
dolore che è fonte di sconvolgimento e di estraniamente, dell'essere. L'essere
che va al di là del temporale e che, avvolto dal grigiore dell'angoscia
uotidiana – l'ostinata nebbia –, è impedito nel libero andare verso la peranza
che c'è qualcosa oltre la vita.
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