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Poesia di Daniela Quieti
tratta dall'opera collettanea
La parola che ricostruisce (Poeti italiani per L'Aquila)
curata da Anna Maria Giancarli

Aquila millenaria

Un boato oscurò
d’ombra il creato
si aprirono tombe
caddero sogni
nel grigio orizzonte
si levarono grida
sono morti
erano innocenti.

Un velo intriso
di polvere e sangue
implora il ritorno
premono lacrime
a rintocchi di campana
occhi disperati
cercano risposte
nel cielo che appare
su chiese profanate
case squarciate
sommesso un respiro
racconta lo strazio
agli uomini e al mondo
si unisce il ricordo.

Aquila millenaria
trepida attendi
sulla tua pietra
con cuore di madre
il sacrario di figli
che non torneranno
custodisci ferite
e spoglie sepolte
nell’eterno sonno
di una primavera
assediata
di una giovinezza
non rinnovata.

Forse, in Paradiso.

° ° °

L’antologia è nata dopo il terremoto dell’Abruzzo, raccogliendo l’appello della poetessa aquilana Anna Maria Giancarli, per dare voce, attraverso la poesia, al dolore dell’Aquila, commemorare le vittime del sisma del 6 aprile 2009 e tenere alta l’attenzione sul recupero dell’antico patrimonio artistico della città.

Prima della nascita dell’antologia, la casa editrice Tracce con il suo Presidente Nicoletta Di Gregorio, con la collaborazione dell’Associazione Poeti Abruzzesi e il suo Presidente Igino Creati, hanno promosso il movimento solidale dei poeti italiani all’Abruzzo terremotato: “I poeti italiani per l’Abruzzo e L’Aquila – Luoghi d’Arte e Cultura – La Parola che ricostruisce”. Sono state inoltre organizzate, subito dopo il sisma, letture di poesie presso le tendopoli, alle quali hanno partecipato alcuni tra i maggiori autori.

Questa antologia, che è il contributo dei poeti per non dimenticare, presenta alcuni tra i nomi più prestigiosi della poesia italiana: Antonio Alleva, Stefano Amoroso, Raymond Andrè, Manuela Ardingo, Nanni Balestrini, Andrea Barletta, Franca Battista, Francesco Belluomini, Mariella Bettarini, Maria Cristina Biggio, Tomaso Binga, Maria Grazia Calandrone, Andrea Cati, Nadia Cavalera, Daniele Cavicchia, Domenico Cipriano, Elena Clementelli, Vilma Costantini, Igino Creati, Claudio Damiani, Ignazio Delogu, Nicoletta Di Gregorio, Michele Fianco, Giancarla Frare, Ubaldo Giacomucci, Anna Maria Giancarli, Giancarlo Giuliani, Francesco Giusti, Paolo Guzzi, Gëzim Hajdari, Anila Hanxhari, Claudia Iandolo, Valentina Inserra, Franz Krauspenhaar, Bibiana La Rovere, Luciano Luisi, Mario Lunetta, Dante Maffia, Loredana Magazzeni, Gabriella Maleti, Dante Marianacci, Nina Maroccolo, Francesco Marroni, Renato Minore, Vito Moretti, Cristina Mosca, Francesco Muzzioli, Mario Narducci, Marco Palladini, Elio Pecora, Plinio Perilli, Mario Quattrucci, Daniela Quieti, Davide Rondoni, Maria Luisa Spaziani, Luca Succhiarelli, Marco Tabellione, Márcia Theóphilo, Isabella Tomassi, Marco Tornar, Anna Ventura, Anna Zoli.

La copertina dell’antologia è dedicata all’artista Ennio Di Vincenzo, scomparso dopo il tragico terremoto. L’opera di Di Vincenzo, riprodotta in copertina (The falling, 1977), emblematicamente anticipa, come solo gli artisti sanno fare, il tragico evento sismico dell’Aquila.

Dalla quarta di copertina:
I poeti tutti hanno percepito l’importanza che, in questo contesto drammatico, può avere il calore e l’intensità della loro parola e delle sue esplorazioni, consapevoli che la poesia resiste alle disgregazioni del tempo e della vita. La poesia è un viaggio di ricomposizione, una forma alta del pensiero, una dimensione di armonia, perciò può placare il dolore, svelare scorci di verità, sintonizzarsi con la chiarezza, potenziare la volontà e lenire la sofferenza della “perdita”

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