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Poesia di Daniela Quieti
tratta dall'opera collettanea
La ricerca poetica
curata da Lia Bronzi e Angelo Manuali

Di te e di me

Vorrei modificare
l’istante del sogno
le linee brevi
di te e di me
disegnare una retta
che unisca i lati
mentre t’inseguo
in tratti incerti.
Riconsidero le tue
e le mie parole
e mi dico che sei
un’illusione.
Ma ho amato l’attimo
che mi ha acceso
con il tuo fuoco
e che divampa.

° ° °

Nota critica di Angelo Manuali

La giovinezza è passata. Il crepuscolo s’avvicina. A chi importa il suo passato? Ma i ricordi non si cancellano. Sente ancora cantare il suo fiume e “il tempo / è un luogo / inesplorato / sul bordo aperto / del cielo”.
Il paradiso è altrove, nel rifugio segreto dove s’incontreranno e si conosceranno. Vorrebbe modificare l’istante del su sogno. Ma a ben riflettere è un’illusione, anche se ha amato l’attimo che ha acceso il suo cuore.
I giorni intanto sfuggono tra le dita e aprono un solco, una ferita. Un fragore di ricordi scuote il suo albero spoglio. Ma la vita continua e bisogna che ci si aiuti a vivere e sperare che insieme alle spine il domani faccia sbocciare anche le rose.

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