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Introduzione a
Conservazione dell'amore coniugale.
Sessualità e affettività nella terza età
Veniero Scarselli
Gemma Menigatti
Bisogna convincersi che l'amore di una coppia, se non viene
disturbato da fattori esterni, può essere davvero "per sempre", come del resto
accade spesso nel mondo animale; psicologia, fisiologia e antropologia ci
dicono che particolarmente gli esseri umani hanno in sé la capacità di
costituire all'interno di una coppia un intreccio talmente profondo e
complesso di amore, amicizia e sessualità, da rendere la loro unione
indissolubile per forza naturale e a prescindere da costrizioni sociali o
religiose. Il motivo di ciò risiede nel fatto che un tale intreccio di istinti
e sentimenti è un fattore assolutamente necessario per lo sviluppo
psicofisico dell'individuo, quindi per la sua piena realizzazione; si può
dire anzi senz'altro che l'essere umano è strutturato per vivere come coppia
eterosessuale e costituire una famiglia; la Natura, infatti, in vista del
lungo periodo di cure parentali necessarie allo sviluppo dei molti figli
possibili, ha fatto sì che questa attitudine fosse geneticamente programmata
e che la profondità e la forza del legame aumentasse sempre più col crescere
del vissuto della coppia e della sua maturità.
Se oggi la realtà sociale ci appare molto diversa, ciò è dovuto alla
dilagante corruzione dei costumi incentivata da una società consumistica
profondamente deviata dal suo stato originario e che agisce sulla coppia con
una enorme quantità di fattori di
disturbo. Non è nostro compito analizzare qui le cause di un degrado tanto
profondo ed esteso; tuttavia, nonostante lo sfascio di tanti matrimoni, la
stessa ragione e il buon senso ci impediscono di accettare che una coppia,
che si è scelta ed amata nell'ora giovanile dell'amore fino a decidere di
unirsi in matrimonio, giunga col tempo all'inaridimento dei sentimenti o
all'assuefazione, o ancor peggio ad uno stato di reciproca insofferenza
facilmente sfociabile nella separazione.
Questa operetta è dedicata principalmente alle coppie di
anziani e meno anziani che hanno dimenticato il piacere e il desiderio dello
stare insieme e si sono rassegnati ad essere macinati dalla routine della vita
quotidiana intristendo col grigiore dei capelli e ignorando che con un po' di
intelligenza e buona volontà potrebbero reimparare a piacersi e ad amarsi.
Scopo prioritario di questa Guida è appunto il risveglio e il mantenimento
dell'affettività ed è fondata sul principio che questa è biologicamente
intrecciata con l'attrazione fisica in un circolo virtuoso di reciprocità per
cui l'una accende necessariamente anche l'altra. Si suggeriranno quindi gli
accorgimenti da seguire per risvegliare anche solo per un breve periodo
l'attrazione fisica sopita o dimenticata, in modo da risuscitare una
soddisfacente vita affettivo-sessuale dalle prestazioni ovviamente
proporzionate all'età, quella vita sessuale che l'anziano, sia maschio che
femmina, tende erroneamente a credere sia soltanto "roba da giovani". Spesso
infatti per ingiustificato orgoglio o ignoranza della fisiologia femminile,
per paura delle reazioni del partner o per l'oggettivo raffreddamento della
confidenza col coniuge, per lo sconforto davanti alla propria impotenza o per
il declino dell'aspetto fisico, l'anziano si rassegna a vivere in uno stato
che crede sia una fisiologica e inesorabile "pace dei sensi", negando così a se stesso e al proprio
partner la possibilità di accedere ad una tonificante vita affettiva e
sessuale e quindi ad una felice realizzazione della personalità.
Prendiamo come esempio il tipico atteggiamento del vecchio
maschio che si è ripiegato su se stesso dopo le prime sconvolgenti difficoltà
di erezione. Egli è portato a credere che si tratti di una normale condizione
di senescenza; anche quando si decide a vincere la reticenza e a parlarne col
medico di famiglia, riceve generalmente una bonaria e grossolana conferma di
quanto pensa; rassicurato circa la sua normalità, si mette quindi il cuore in
pace e si autoinibisce a tal punto da non essere neanche consapevole che in
fondo al cuore desidererebbe avere con la moglie ancora una intimità sessuale;
oppure, se qualche volta affiora tale desiderio, la sua educazione di maschio
benpensante, insieme a tutto ciò che sembra suggerire una società certamente
spietata verso gli anziani, lo induce a credere che il suo desiderio sia
dettato da una disdicevole nostalgia di lussuria, anziché dal bisogno
sacrosanto di una più intensa intesa affettiva con la propria sposa. Peggio
ancora, non immagina neppure che questa onesta aspirazione possa essere
condivisa anche dalla compagna, la quale dopo i primi fallimenti non ha più
avuto il coraggio di manifestarla; egli non sa, o si vieta di immaginarlo,
quanto una donna ancora fisicamente ammirata e desiderata dal marito possa
sentirsi stimolata eroticamente e possa essere comprensiva e collaborativa nei
riguardi d'uno sposo impaurito e frustrato dalla propria impotenza. Ma il
desiderio rimosso lavora lo stesso negativamente nell'inconscio e può indurre
nei riguardi della compagna una deleteria sensazione di estraneità, forse
anche di rancore, uno stato d'animo che genera sicuramente nervosismo e aggressività e può
infine provocare veri e propri scompensi psicologici o psicosomatici e
addirittura accelerare il processo d'invecchiamento riducendo l'anziano in
una condizione miserevole di vita.
L'anziano invece deve abituarsi a pensare che se anche il
declino fisico lo ha oggettivamente privato di alcune funzioni importanti e
il confronto con i giovani lo ha indotto a pensare che alla sua età sia
indecente desiderare ancora di fare certe cose, egli ha il diritto naturale di
avere i desideri e le emozioni sessuali che potrebbero donargli una gioiosa
convivenza con la propria compagna. Il fine di questo libro è appunto la
riscoperta e il mantenimento di un certo grado di affettività sessuale, quindi di
complicità e affettività, nella coppia anziana di sposi ma anche in tutti
quelli che, non ancora anziani, per qualche ragione si trovino a soffrire per
una crisi affettiva; la presenza dell'attrazione sessuale è infatti ad ogni
età il vero onesto cemento di una bella unione coniugale, il segreto che fa
vedere ancora giovane e bella la propria compagna e fa apparire piacevole e
desiderabile ogni sua peculiarità, inclusi i difetti; il segreto infine che
rende se stessi più buoni e gentili, generosi e tolleranti.
Talvolta è perfino sufficiente riattivare per breve tempo
il desiderio con mezzi artificiali, farmacologici, ormonali, e perché no anche
pornografici, se il fine è di risvegliare un erotismo e un'affettività che
possa far ritrovare ad entrambi la vera gioia di vivere; tali sentimenti
potranno risultare, se non più intensi, sicuramente più profondi di quanto lo
fossero in gioventù e si potrà anche constatare che l'affiatamento
sentimentale, una volta riavviato, non regredirà dopo l'esaurimento
dell'effetto ottenuto "artificialmente" sulla sessualità, ma si manterrà
illimitatamente purché non manchi la volontà di coltivarlo e conservarlo:
non bisogna infatti mai dimenticare che l'amore, ancl: agli inizi
dell'innamoramento, è mosso soprattutto dal] volontà di amare e premia sempre
anche chi a una ceri età voglia sinceramente risuscitarlo o conservarlo. La le
tura di questa guida può allora risultare utile anche al. coppie giovani o
meno anziane che al primo sentore i appiattimento dei sentimenti, invece di
scegliere la via pi facile della separazione, potrebbero preventivamente co
rere ai ripari per mantenere vivo e attivo il legame affett vo; un giorno
saranno anch'esse anziane, ma non vorranr fare la fine dei loro genitori
divorziati o ridotti ad aver fino a tarda età un cuore e un corpo isteriliti.
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