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I premi letterari conseguiti
Premio
Alla Memoria
Premio Himera 2016

Gemma Menigatti Scarselli e il prof. Tommaso Romano
mentre illustra la personalità e la carriera poetica di Veniero Scarselli.
Premio Grottammare 2016 Alla
memoria
Elena Malta
Il poeta Veniero Scarselli,
nella sua Ballata del Vecchio Capitano, presenta l’uomo come un “piccolo
cuore di marinaio” al timone di una barca-Sposa, Capitano della propria vita. Un
breve tempo gli è dato, per una ricerca solitaria, disponibile a lasciarsi
attraversare dalle grandi coordinate esistenziali, attraverso misteri che non
sempre si rivelano, per quanto indagati e “illuminati da saggezza divina.
Densi di metaforiche immagini, i
versi si srotolano in un incalzare dinamico, a rappresentare paesaggi e
situazioni degni elle classiche saghe o epopee dell’avventura dell’uomo di ogni
tempo, animato dal senso della sfida, fino a consegnarci il filo della propria
storia, non importa quanto vincente, ad un testimone, che per l’autore è un
figlio. Ormai un “candido cigno, guarito dall’antico dolore” potrà orientarsi
verso la “Grande Luce”
L'Anfora di Calliope 2016
Premio alla memoria L’anfora di Calliope, Erice,
2016
Franco Campegiani
Presidente Circolo IPLAC Roberto Mestrone - Presidente della Giuria Caterina Guttadauro La Brasca.
Veniero Scarselli ci ha lasciato pochi mesi fa. Personaggio
schivo, è vissuto per un quarantennio in un podere del Casentino, in provincia
di Arezzo, a contatto diretto con la natura, secondo un ideale di vita
semi-eremitica. Figura dai poliedrici interessi, è stato scienziato, letterato,
filosofo e contadino, dando vita a una forma poetica assolutamente personale e
inedita che recupera l’antica struttura poematica, con una visionarietà
vagamente dantesca, condita di sottile ironia e amalgamata con una concezione
eminentemente scientifica della vita. Un modo di poetare controcorrente, che
torna a considerare il verso come un’arte di conoscenza, equidistante dal
minimalismo e dal barocchismo, dall’intimismo e dall’estetismo oggi imperanti.
Scarselli è agli antipodi di ogni filodossia, per questo sarebbe stato gradito a
Platone, che bandiva poeti e artisti dalla sua Repubblica, in quanto
“amanti degli spettacoli” (filodoxoi, appunto), anziché amanti del vero.
La suprema macchina elettrostatica, Genesi Editrice, 2010, con cui
Scarselli ha partecipato al premio L’anfora di Calliope 2016, è un
racconto in versi che potremmo definire fantascientifico, comunque surreale, dai
toni arditi e sapienziali, dove la poesia torna a porsi come riflessione
esistenziale sui grandi temi metafisici, sia pure risolvendoli in chiave
anticonformistica e dissacratoria. Nel suo viaggio alla conquista della Montagna Sacra,
la cui vetta emana vividi lampi di luce azzurrina, il
poeta è accompagnato da una moderna Beatrice, che si fa chiamare Super-Gemma,
la quale lo avvicina ai misteri dello spirito in un orizzonte
meta-scientifico sorprendente e inusuale. Tra una ridda di fascinose immagini e
di considerazioni stupefacenti viene rivelato al poeta il segreto salvifico
della Grande Fabbrica che lancia anime artificiali negli spazi siderali,
riempendoli d’Amore, correggendo così l’errore della creazione che le aveva
intrappolate sui corpi fisici, destinandole a dissoluzione. Una tesi che fa
discutere e sta qui la genialità del grande Veniero.
Premio Casentino 2016
Quando si è
di fronte ad una vicenda poetica e umana come quella di Veniero Scarselli, si ha
la conferma di quello che rappresenta uno dei dati principali che costituiscono
la figura del poeta al di là delle connotazioni contestuali e
storico-cronologiche che gli studi letterari attribuiscono agli autori di versi.
E tale dato è rappresentato dall’originalità, dalla sincerità della vocazione al
“lavoro” di artista seriamente fiducioso nel valore della parola, nella sua
facoltà di significazione musicale, nella sua concentrata forza di espressività
semantica, che l’autore avverte più efficace, a ben vedere, della stessa prosa
di narrazione, il background, lo sfondo di affinata e ricca cultura che
sono sottesi alla poetica di Scarselli, rinforzano, anziché indebolirla,
l’onestà del legame, della trama di relazioni fra contenuti e forme, emersioni
del senso e arco melodico della metrica e della versificazione. Nato nel 1931,
Scarselli pubblica il primo libro Isole e vele, cinquantasettenne. Ma la
vocazione, come è successo in molti altri casi, ha origini molto remote e la
data rappresenta un esordio in senso strettamente editoriale. Dal “romanzo
lirico” al “poema lirico”, nella composizione di macrostrutture in versi, la
parola poetica di Veniero attinge con grande consapevolezza e con profonda
passione di impegno lavorativo - gradualmente resosi totalizzante, prioritario
su ogni altra attività – la dimensione “aurea”, per così dire, rispetto alle più
frequenti raccolte di singole liriche da un lato, e, dall’altro, alle strutture
della prosa narrativa.
Non può
che rendersi legittimo, in tal senso, un premio che ne onora la carriera e
insieme la memoria; un premio che ricorda la vicenda di un originalissimo
intellettuale, di formazione scientifica, approdato alla poesia, in una vicenda
segnata, com’egli stesso afferma, da un’integralità del sentire di impronta
rinascimentale cinque-seicentesca, aperta al contributo umanistico, come a
quelli naturalistici del biologo di alta cultura. La stessa prismatica biografia
accompagna la produzione poematica (dalla Priaposodomomachia alla Ballata del vecchio capitano,
fino alla Vera storia del vascello
fantasma) nella rinuncia alla carriera scientifica, nella tentazione
solitario-marinaresca, nella scelta del tentativo di una comune agreste come
ribellione al sistema capitalistico urbano, nel recupero di un dialogo più
attendibile con il mondo per lui nuovo dei letterati, mondo peraltro segnato da
privilegiate diagonali di amicizie e da necessità di realistici patteggiamenti,
quasi un memento per Veniero dell’imprescindibile priorità dell’amata
sede di Pratovecchio.
[Poppi. 3 luglio 2016]
I Murazzi 2016
Gemma
Menigatti Scarselli
Saluto
tutti e ringrazio Sandro Gros-Pietro, che ha accolto la mia proposta di
intitolare la sezione di saggistica del premio I Murazzi a Veniero
Scarselli, allo scopo di tenere vivo l’interesse sulla sua poesia. Per me è
diventata una missione, come per lui lo era la poesia. Infatti, chi più di una
moglie, anche protagonista in alcune sue opere, che ha assistito giorno dopo
giorno alla creazione poetica del marito e ne ha gustato la bellezza, ne ha
apprezzato l’originalità potrebbe assolvere questa missione? Faccio affidamento
sulle nuove leve della critica letteraria, sperando che la poesia di Scarselli
divenga oggetto dei loro interessi letterari, rendendo in tal modo giustizia ad
un poeta, che non amava mettersi in mostra. Ha avuto molti amici ed estimatori e
mi piace nominare i qui premiati Rossano Onano e Roberto Pazzi. C’è stata anche
Maria Grazia Lenisa ad amare la poesia di Veniero e mi è tornata in mente una
sua frase: anche la sua bava è poesia, a commento del suo poema Eretiche grida. Appena qualche mese fa, Rossano Onano, al premio Thesaurus
di Matera, in cui è stato primo classificato, invece di parlare della sua ultima
opera dal titolo originale Scaramazzo, ha fatto una similitudine tra
Scarselli e la perla scaramazza, una perla dalla forma spesso bizzarra, ma
comunque bella e forse più bella delle altre perfettamente sferiche, perché
unica.
Premio Cittadella poesia, Parma 2016
Premio speciale della critica alla memoria
Alda Magnani, Maria Adelaide Petrillo
L’incipit di questa trilogia è un inno alla solitudine; il vespro mi coglie qui solo suscitato dai ricordi che regalano momenti di
tenerezza. L’attenzione del poeta si concentra in modo particolare sull’ara
del mondo / culla della vita, il letto di ferro di famiglia, che fu di sua
madre e ricevuto in eredità, nel quale si perpetua il ciclo della vita.
Nell’attesa composta dell’assalto della morte, che l’amore
coniugale riesce a far retrocedere, si realizza il destino dell’uomo in una
condizione di ciclicità alla quale cerchiamo di sfuggire attraverso ciò che
chiamiamo amore, oppure ricorrendo a un disperato tentativo di elevazione
spirituale. L’opera, di ampio respiro, è un canto all’amore sponsale, che non ha
subito l’usura del tempo ed è l’ultima consolazione della vita, prima che
sopraggiunga inesorabile la morte.
Colpiscono la ricchezza e la fluidità lessicale,
l’armoniosa eleganza del verso, le numerose efficaci metafore, le citazioni che
rivelano una profonda e poliedrica preparazione culturale, oltre che a una non
comune capacità introspettiva.
Per la qualità della sua vasta produzione poetica, Veniero
Scarselli può essere certamente annoverato tra i più validi rappresentanti della
poesia contemporanea.
Thesaurus 2016
Rodolfo Vettorello
Il premio speciale a Veniero Scarselli, alla memoria, vuole
riconoscere a un poeta rigoroso ed esigente il merito di aver utilizzato il
linguaggio poetico come strumento di ricerca della verità.
Corre l’obbligo per chi si occupa di poesia di chiamare
finalmente con il nome di poeta un artista che, in vita, non ha mai ritenuto di
attribuirsi simile qualifica.
Ascesa all'ombelico di Dio
(2012)
XXXVIII Premio Internazionale Casentino (2013) - Premio
speciale
Veniero Scarselli ama l’audacia
e il rischio dell’avventura intellettuale, nella quale si lancia senza
esitazioni, fidando nella propria vigorosa cultura umanistica e in un’ardita
immaginazione, che lo inducono a intraprendere un viaggio nell’extra-mondo,
simile a quello dantesco, ma con percorsi ed esiti assolutamente alternativi.
Scarselli si cimenta così
nell’impresa di smontare uno a uno i dogmi religiosi per ricreare una nuova e
sorprendente teofania nella quale trovano espressione il suo profondo interesse
per la ricerca scientifica, a cui l’autore ha dedicato la propria vita, e la non
meno dirompente passione per la poesia poematica.
Da ciò scaturisce un vero e proprio poema epico nel quale sono trasfigurati
vicende personali e affetti oltre che riflessioni sui problemi esistenziali
dell’uomo d’oggi, vicende e problematiche che trovano una collocazione in una
più ampia visione del mondo e della vita con un linguaggio che trae linfa dalla
nostra tradizione letteraria, rinnovandola e vivificandola.
La suprema macchina elettrostatica
(2010) - Secondo premio
XXXVII Premio Internazionale Casentino (2012)
Poema, non raccolta di poesie, il libro di Veniero Scarselli contiene già nel
titolo – La suprema macchina elettrostatica – un’indicazione che
suggerisce un preciso itinerario di enunciazione e di posizione etica e poetica,
che apre l’accesso al mondo delle ipotesi e delle idee. Nella sua metafisica e
surreale scenografia popolata di concetti e di memorie surreali (e si può
parlare di una scenografia mentale, quasi tratta dai risvolti più segreti della
sfera onirica), il poeta, scortato da una riguadagnata figura femminile ancora
in odore stilnovistico, opera in modo che siano proprio le ipotesi e le idee per
prime a incarnarsi in personaggi e a articolari in situazioni, al fine di creare
uno spazio espressivo e una realtà di azione in cui fede e magia, sottinteso
fantascientifico e accezione esoterica, istintiva spiritualità e filosofia
vengono a intersecarsi, compenetrarsi, confondersi in un vortice propositivo
mirato a un percorso di conoscenza.
Poesie singole (1991-2000)
1° – Ugo Talac, 1991
1° – Parole/Città di Vita, 1993
1° – Val di Magra-Micheloni, 1993
1° – Santa Margherita di Baccano, 1994
1° – Il Portico, 1998
1° – Ca’ Domnicu, 2004
2° – Rhegium Julii, 1991
2° – Città di Aversa, 1992
2° – Castagneto Carducci, 1994
2° – Castelnuovo Garfagnana, 1994
2° – Cinque Terre, 1998
2° – Ca’ Domnicu, 1999
2° – De Lollis, 2000
Molti millenni d'amore (2008)
1° – Pomezia-Notizie
Diletta sposa (2006)
1° – Baronessa di Carini
1° – Cinque Terre
1° – Moncalieri
2° – Anna Osti
2° – Arquà Petrarca
2° – Lago verde
2° – Maria Pina Natale
2° – Santa Margherita Baccano
2° – Anna Osti
Ballata del vecchio capitano (2002)
1° – Padus amoenus
1° – Santa Caterina Villarmosa
2° – Anna Osti
2° – Erice Anteka
Fuga da Itaca - Pianto di Ulisse (1998)
1° – Badia San Savino
1° – Città di Solofra
1° – Lago Verde
1° – Le voci dell’anima
1° – Libero De Libero
1° – Rhegium Juli
1° – Versilia
2° – Erice Anteka
2° – Il faro d’argento
Il palazzo del grande tritacarne (1997)
1° – Moncalieri
2° – Campagnola
Piangono ancora come bambini (1994)
1° – Histonium
1° – Kolbe
1° – L’Acalypha
1° – Lago Gerundo
1° – Laurentum
1° – Medusa aurea
1° – Padus amoenus
1° – Pavese-Gori
1° – Tra Secchia e Panaro
1° – Val di Magra - Micheloni
2° – Bargagna
2° – Città di Venezia
2° – Garcia Lorca. ex aequo
2° – Il Golfo
2° – Lerici
2° – Minturnae-Fedele
2° – Penisola Sorrentina
2° – San Domenichino
2° – Serino
Straordinario accaduto (1994)
1° – Le Stelle
1° – Marco Tanzi
1° – San Domenichino
2° – Ascupes-Valentino Soldani
2° – Badia di San Savino
2° – Calabria
2° – Calliope
2° – Chioccia Longobarda
2° – Il Golfo
2° – Le muse
2° – Penisola Sorrentina
2° – Superga
Eretiche grida (1993)
1° – Calentano
1° – Cisternino
1° – Città di Serino
1° – Fiera di Casalguidi
1° – Firenze-Fiorino d’oro
1° – Il paese che non c’è
1° – Santa Margherita Ligure
1° – Riva del Sole
2° – Bargagna
2° – Cinque Terre
2° – Città di Lerici
2° – Città di Pontinia
2° – Città di Roma
2° – Città di Torino
2° – Monferrato
2° – Torre di Calafuria
Priaposodomachia (1992)
1° – Abruzzo oggi
1° – Città di Amalfi
1° – Santa Margherita Ligure
2° – Calentano
2° – Cinque Terre
2° – Histonium
2° – L’Acalypha
2° – Papavero d’oro
2° – San Pietro a Maida
Torbidi amorosi labirinti (1991)
1° – Città di Amalfi
1° – Minturnae-Mazzucco
1° – Teaterno
1° – Trofeo Mediterraneo
2° – Calentano
2° – Cinque Terre
2° – Città di Pinerolo
2° – Città di Savona
2° – Emily Dickinson
2° – Pescara Arte - Samadhi
2° – Santa Margherita Ligure
2° – Terra di Lavoro
Pavana per una madre defunta (1990)
1° – San Nicola Arcella
1° – Centro Iniziative Letterarie
1° – Città di Brindisi
1° – Città di Campagnola
1° – Minturnae-Mazzucco
1° – Pavese-Gori
2° – Calabria 79
2° – Cinque Terre
2° – Città di Cisternino
2° – Città di Venezia
2° – Città di Marineo
2° – Comune di Petrosino
2° – La Fonte
2° – Marsa Siklah
2° – Moncalieri
2° – Monferrato
2° – Trofeo degli Appennini
Isole e vele (1988)
1° – Valsassina
2° – Italia letteraria
2° – Città di Venezia
2° – Città di Marineo
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