| |
Trionfo delle anime artificiali
Guida di lettura
Il Creato purtroppo presenta delle tare
originarie così orribili (le guerre, le carestie, le malattie, la morte, le
atrocità umane ecc.) da renderne il funzionamento molto lontano dalla
perfezione. Per correggere queste infelici pecche del Creato, sfuggite al
Signore durante la creazione, l’autore del libro – che è stato uno scienziato di
gran fama, pareggiabile almeno alla fama di poeta e ingegnere – ha ideato un
audacissimo piano ultratecnologico destinato a risolvere tutti i problemi
esistenziali del disperato Homo Sapiens. Tutti questi si possono ricondurre a
due grandissimi mali: la mancanza d’amore nell’universo e la non-sopravvivenza
dell’anima dopo la morte; l’Homo Sapiens infatti, a parte una piccolissima
minoranza baciata dalla Grazia di Dio, è colto da tremendo orrore al pensiero di
non essere veramente amato da nessuno tranne che dalla mamma, ormai defunta, e
per sovrammercato che la propria anima e il proprio Io non siano neanche
immortali ma seguano il corpo nel suo viaggio tra i vermi mangiatori di carogne.
Il nostro Autore dunque, confortato
dalla dotta approvazione di altri cosmologi e matematici esperti di informatica,
propone agli uomini di buona volontà il suo audace progetto: innanzi tutto
bisogna creare una integerrima civiltà di robot che abbiano una potente
intelligenza artificiale, poi scegliere dal nostro DNA le nostre migliori
qualità e trasferirle, tradotte in linguaggio digitale, nei loro cervelli
elettronici. Ma anche i robot più sofisticati hanno un corpo materiale soggetto
presto o tardi a decomporsi, quindi prima che muoiano d’entropia sarà necessario
insegnargli a produrre radiazioni elettromagnetiche che, come si sa, sono
assolutamente incorporee e immuni dai danni dell’entropia; microonde insomma
simili a quelle televisive ma prive di telenovelas e di ammazzamenti, dato che
contengono solo la nostra migliore qualità di amore sincero e affidabile.
Essendo onde indistruttibili e immortali, sono delle vere anime artificiali più
belle delle nostre e, una volta irradiate nello spazio, andranno fino al centro
dell’universo, dove sta Dio, portandogli la Buona Novella. La quale si espanderà
ovunque nel Creato rendendolo finalmente perfetto.
Allora il cosmo apparirà popolato
da mille lucciole pulsanti e pensanti,
mille piccoli cloni elettromagnetici
di quella pura Ragione Divina
che un giorno aveva invano tentato
di fecondare gli umani a sua immagine,
ma si era soltanto specchiata
in una povera mente corruttibile
e in un corpo destinato alla morte;
ora esse vagheranno in eterno
anche dopo la scomparsa del mondo,
destinate da Dio ad annunciare
e seminare ancora l’Amore
nelle prossime future Creazioni;
eternamente pure ed intatte,
assisteranno ai lampi abbaglianti
dei prossimi futuri Big Bang,
altri cicli di vita e di morte
dai quali fatalmente nasceranno
altri uomini infelici sulla Terra,
poveracci ancora rosi dal timore
angoscioso della morte dell’Io,
ma forse anche pieni di speranza
che qualcuno sappia vincere l’Eternità
fabbricando ancora una volta
audacissime Anime Artificiali.
| |
 |
autore |
|