Prefazione a
L'essenzialità della speranza
Tommaso Romano
Nella poesia di Francesca Simonetti v'è un senso dell'epico, una
domanda di armonia che si staglia come una gemma nella classicità della torna.
«Nel tempo ignoto futuro» la cerca della «effigie perduta» è meditazione
del tempo. dei padri. del senso dell'umano che si
perde
nella indifferenza e
nella volgarità. Bisognerebbe «bastonarla questa vita» così duramente e semplicemente,
alla stregua di un Salmo o risentendo la gravità dei versi
forti e consapevoli
di un David Maria Turoldo.
Tacere è impossibile allora, come lo stare comodamente attraccati a
riva
senza tentare le «ardimentose parvenze» e cioè il viaggio.
anche il ben più periglioso vale a dire quello entronautico.
E' il verso di una donna consapevole, quello di questa significativa
silloge, che conosce e scava, legge il quotidiano, i segni dei tempi, gli
affetti, i luoghi geografici amati dall'anima e che, purtuttaivia, resta consapevole delle
meteore e delle
abbaglianti illusioni.
L'attesa caricata di «preghiera estrema»
e
la metafora più
lancinante, il «delirio» predetto da Huizinga. è già soffio di una audace
comunque necessaria. speranza, anche nel Dio di Pascal.
Francesca Sirnonetti – che ha
lettori qualificati del calibro di un Mario Luzi consegna una teslimonianza poetica rigorosa e
veritiera, senza troppe concessioni all'ipocrisia di certa versificazione
intimistica.
Ne traiamo un
benefico effetto di una liberante chiarezza, in un dettato sempre in aperta
tensione, colmo di simboli, gravido di una responsabilità, che si dimensiona
nella parola.
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