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Fernanda Duso
Tracciati di luce
Padua Art gallery 12-31
maggio 2006
A un folto e competente pubblico Fernanda Duso ha presentato le sue opere più
recenti: lavori digitali. oli e acquerelli. La diversità dei materiali ha una
costante. un filo conduttore che è il motivo d'ispirazione: l'indagine sulle
trame e sui tracciati, sui ritmi e sulle textures.
Diversi i soggetti che scavano nel profondo. Strappi. forme che richiamano
aquiloni che si librano in un cielo di scrittura, soli riflessi offuscati appena
da pennellate che sembrano piume, variazioni che ricordano le nere scritture
giapponesi dove lampi rossi fanno scivolare il segno.
Sono tracciati di luce, visioni ravvicinate, optical sottili, forme
assolutamente pensate e non casuali.
In tutto questo non possiamo dimenticare i quattro elementi fondamentali
nella sua storia di artista: l'acqua, l'aria, la terra, il fuoco. E dunque ecco
il mare agitato con le onde arricciate, le nuvole trasparenti in corsa nel
cielo, le fiamme guizzanti e i paesaggi onirici dove la terra compare
all'improvviso. Il pensiero costante e il richiamo inedito a una vibrazione
luminosa trasmessa con interventi di colore trasparenti che sono diventati la
sua specialità, ci lasciano meravigliati.
Fernanda Duso ci appare diversa, piacevolmente diversa. I suoi nuovi lavori
digitali, particolarmente raffinati e inediti e, come dice l'artista
stessa, quasi inquietanti, costringono ad osservare attentamente l'opera.
Guardiamo oltre gli acquerelli, creati d'istinto, dove la precisione geometrica
che ci è cara e che conosciamo come qualità peculiare di Fernanda Duso, e ci
accorgiamo che sono appuntate forme che si originano per trasparenza. Un
racconto tra pieno e vuoto, tra colore e non colore. Ed è così anche nei lavori
ad olio, dove il dialogo che si dipana anche con la tela greggia, e il colore a
volte unico, rivela una dimensione notevole della composizione. Coscienza di una
conoscenza acquisita con fermezza e maturità. Lo studio, approfondito, la
tenacia nel far venire fuori quanto di meglio c'è in noi, è la molla che ha
portato questa artista schiva, timida ma forte, riservata ma capace di gesti
profondamente affettuosi per chi le dimostra amicizia che lei capisce essere
sincera, a un livello di maturità sorprendente.
È cambiata Fernanda Duso. Chi scrive queste note
l'aveva già presentata in una rassegna dove i nudi si alternavano con gli
astratti. Opere diverse, interessanti, ma nulla a che spartire con quanto
abbiamo visto esposto in questa bella galleria nel cuore
della città.
Nei piccoli lavori dove la scrittura è predominante, ma allo stesso tempo
attraversata da guizzi di colore, si liberano sensazioni gioiose. Il colore è la
nota fondamentale, mentre la trasparenza ne è la conseuenza. Sono opere di
notevofe spessore e maturità, se si può dire, di una artista che ha dedicato la
sua vita all'arte e con prudenza, ma con caparbietà, piano piano si è fatta
strada, senza fare la voce grossa.
Merita il successo che questa rassegna le darà. Perché queste opere piene di
sensibilità, Fernanda Duso ce le offre aprendoci il suo cuore.
(da: Padova e il suo territorio, nr. 121,
2006)
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da sx:
Anna Breda, Gabriella Villani,
Fernanda Duso in occasione
dell'inaugurazione della mostra. |
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Un sogno
Ho portato con me
un sogno
paletta e secchiello
e sulla riva
ho fatto castelli
Con il setaccio
ho passato la sabbia
con le formina
piccoli cuori d'arcobaleno
Ma il mare
ancora
ha trascinato con sé
il sogno dai mille colori
Gabriella Villani |
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autore |
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