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Forcole
d'oro
La voga alla veneta sulle vie d'acqua padovane
In coll. con Orio Zaccaria
Nella Sala Ottagona dello Stabilimento Pedrocchi è stato annunciato, nel
febbraio scorso, il progetto denominato Forcole d'oro, che prenderà il via
sabato 4 giugno 2005. Scopo primario è quello di ridare vita allo splendido modo
di fare voga alla veneta sulle vie d'acqua padovane. Alla conferenza stampa
erano presenti Monica Balbinot Assessore alle Politiche Culturali del Comune di
Padova, Massimo Giorgietti Assessore ai Beni e Manifestazioni Culturali della
Provincia, Ubaldo Lonardi Presidente dell'Azienza Turismo, Antonio Scipioni
Presidente del Consorzio Promozione Turistica Giotto e l'architetto Boris
Premrù, che ha illustrato nel dettaglio l'intero progetto con un pregevole
supporto visivo. Ha parlato anche del gemellaggio tra dodici società remiere di
Padova e Venezia che hanno l'intento dichiarato di raggiungere insieme più
obiettivi, uno dei quali è rilanciare, come hanno sottolineato anche gli
Assessori, i corsi d'acqua del padovano. Si tratta delle società remiere Rari
Nantes, Canottieri, El Bisato, Remiera Euganea, Amissi del Piovego, tutte
padovane, e le società Bucintoro, Diadora, Querini, Giudecca, Canottieri Mestre,
Gruppo sportivo Riviera del Brenta e Gruppo sportivo Mira-Oriago che
rappresentano Venezia. Nell'occasione del 4 giugno è prevista la partecipazione
delle quattro societa remiere di Parigi, Nantes, Vienna e Berlino, tutte
praticanti la voga alla veneta. L'incontro avverrà lungo il Piovego accanto al
Bastione Castelnuovo, e la navizione procederà successivamente per il Portello
fino alle Porte Contarine. Intorno al progetto principale si stanno muovendo
altre iniziative che vanno dalla Carta nautica avviata dalla Provincia nel 2002
per la valorizzazione dei fiumi, allo studio del nuovo piano regolatore del Comune relativo alle acque
padovane; senza dimenticare uno dei maggiori aspetti trainanti, quello
turistico, decisamente bisognoso di un rilancio.
Altro aspetto non trascurabile sono le iniziative già in atto, come il
concorso fotografico internazionale seguito dal Centro Nazionale di Fotografia e
quello tra le scuole della fascia dell'obbligo della Provincia di Padova.
Lo scopo è di mettere nel giusto rilievo, soprattutto tra i più
giovani, l'importante evento del 4 giugno destinato a rinnovare la grande
vocazione di Padova come "città d'acque".
Ma cos'è la voga alla veneta? Molti lo sanno, ma per i non addetti ai lavori
diremo che è una tecnica atta a ben districarsi nel dedalo degli stretti e
tortuosi canali della laguna veneta. La si pratica stando in piedi, il che
permette di controllare di continuo i fondali. Idonee a questa specialissima
voga sono le barche leggere, dal fondo piatto e dalla forma asimmetrica che
usano uno scalmo particolare denominato appunto forcola. Le più note sono la
gondola, il sandalo e la mascareta.
Ci sembra doveroso aggiungere che l'input principale di questo affascinante
progetto è nato da un'idea di base dell'architetto Boris Premrù. Che da sempre
si definisce un innamorato della voga alla veneta, sua prima grande passione.
(da: Padova e il suo territorio, nr. 114,
2005)
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