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Premio nazionale Histonium - Vasto
L'abbraccio dei colori
IV premio assoluto
da: Voli nell'azzurro. Antologia del Premio nazionale
Histonium 2006
a cura di Luigi Alfiero Medea
Edizioni Cannarsa, Vasto 2006, pp. 456.
Una raccolta equilibrata, dove la poetessa fa perno sul
proprio vissuto per esprimere intensi e variegati affetti, descritti con una
sapiente attenzione ai giochi cromatici e un raffinato gusto nell'uso delle
immagini ". Questa la motivazione della Giuria.
Essa inquadra molto bene la cifra stilistica dell'autrice. La
Silloge, infatti, snoda il suo percorso lirico su una vasta gamma di sentimenti
che trovano nei colori la loro più intensa espressività. Innanzi tutto quello
amoroso, vissuto nell'alternanza di emozioni colorate e scintillanti ("Uno
scoppio di luce | fiore di magnolia | profumato ") e di delusioni ("Si è aperta
una falla allo steccato | la tua voce non arriva più di lontano | e una nuvola
nera incombe" ), di momenti incantati ("Noi due || intorno | un prato di
pervinca | in lenzuolo | di nuvole rosa || e per coperta la notte | cucita di
stelle") e di stanchezza ("il tempo che rende | povere le cose | ha reso
quell'amore | inerte" ).
Si apre, poi, nel verso il sentimento filiale, testimoniato
in una grande venerazione per il padre: "Alto signorile ascetico pittore | mai
sceso a compromessi | nemmeno quando la guerra è finita | e tutti | hanno
cambiato bandiera". Ma c'è anche l'approfondimento del sentimento dell'amicizia,
che esplode nel canto per un cavaliere "con cuore di ragazzo | senza macchia", e
dell'apertura verso gli altri, dei quali la poetessa coglie "attimi della loro
vita ".
Interessante, infine, è l'articolazione sul tema
esistenziale. La poetessa vede nella malinconia la sua "dolce compagna di
viaggio"; riconosce che è difficile "vestirsi | di corazza d'argento | per avere
fiducia negli altri"; definisce la vita come "un sogno effimero"; confessa la
paura della vita "perché fugge troppo presto". Nulla è, quindi, dato per
scontato. Ma la poetessa sa accettare e contemporaneamente reagire, ritrovando
in se stessa le energie necessarie e scoprendo "un modo per vedere le cose
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così come sono | un modo per parlare con il cielo".
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