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Il Castello Carrarese di Padova tra storia e prospettive
Padova 26 maggio 2007, Teatro La Specola
I Lions Club
di Padova hanno organizzato una tavola rotonda dal titolo “Il Castello
Carrarese di Padova tra storia e prospettive”. Un argomento, questo, che da
tempo era sul tavolo degli specialisti del settore. La lunga storia di questo
magnifico monumento che per decenni è stato mortificato dalla destinazione
carceraria, che è stato lasciato nel più totale abbandono dalle varie
amministrazioni e dal Ministero di Grazia e Giustizia che ne aveva prevista
addirittura la permuta con un imprenditore meridionale che sicuramente lo
avrebbe trasformato in mini appartamenti, sembra stia per cambiare.
Monica Balbinot,
nella sua presentazione, ha assicurato che il Castello è uno spazio monumentale
e funzionale che verrà restituito alla cittadinanza con spazi di socialità.
La storia del
Castello ci è stata successivamente raccontata con dovizia di particolari da
Luigi Vasoin de Prosperi che da storico ha ne tracciato la vita. E’ seguita una
relazione dell’architetto Ettore Bressan che ha raccontato le tribolate vicende
della struttura. Quindi la parola è passata ai tecnici. Anna Maria Spiazzi,
Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico e Etnoantropologico delle
provincie di Venezia, Padova, Belluno, Treviso, parla di un appannato affresco
nel quale si possono notare le due porte medioevali, il ponte levatoio e un
grande cortile rettangolare con un brolo e un magnifico roseto, retaggi di una
splendida memoria della Signoria. Il Soprintendente Monti non vede possibile il
modello carrarese del Castello, perché avendo vissuto secoli di degrado, nella
mente anche dei padovani, il velo pietoso della dimenticanza, ha fatto sì che
gli stessi cittadini conoscano solo la Specola, ma non il Castello. Dunque la
situazione attuale, sulla carta, è costituita da lavori per la sicurezza delle
aree pericolanti, e dal risanamento delle parti inquinate dal cromo, dovute alla
fabbrica di biciclette che per anni erano costruite dai carcerati.
L’onorevole
Andrea Colasio, ha spiegato quanto sia stato duro il lavoro per ottenere il
passaggio delle competenze dal Ministero di Grazia e Giustizia al Ministero per
i Beni Culturali. Praticamente ora vi è la possibilità di aprire il cantiere dei
restauri visto che ci sono anche i soldi. Tutto ciò basta per mettere al sicuro
il Castello, prima che crolli definitivamente.
Speriamo ciò
accada presto, ma soprattutto che sia vero.
Padova e il suo territorio, 127/2007
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