Salvatore
Accardo
per il Concerto di Natale nella Basilica del Santo
Lunedì 20 dicembre il grande violinista Salvatore Accardo ha diretto
l'Orchestra di Padova e del Veneto nel tradizionale Concerto di Natale 2004. La
Basilica del Santo era gremita di affezionati estimatori sia dell'Orchestra sia
del Maestro che non si è risparmiato anche come solista.
Come è noto Accardo ha al suo attivo una lunga carriera. Ha esordito appena
tredicenne eseguendo I Capricci di Paganini. Il suo notevole repertorio va dalla
musica barocca a quella contemporanea. Alcuni importanti compositori gli hanno
dedicato loro opere. Si esibisce con le maggion orchestre affiancando
l'attività
di solista con quella di direttore. In questa veste ha lavorato con le maggiori
orchestre europee e americane ed ha inciso con la Philarmonia di Londra.
Possiede due preziosi Stradivari: l'Uccello di Fuoco (ex Saint-Exupéry 1718) e
lo Hart (ex Francescatti 1727).
Il 1966 è l'anno costitutivo dell'Orchestra di Padova e del Veneto che si è
andata affermando in quasi quarant'anni di attività come una delle maggiori
orchestre da Camera nelle principali sedi concertistiche italiane e straniere.
E' formata sulla base dell'organico del sinfonismo "classico" e il Maestro Piero
Toso ne è primo violino. L'attuale programmatore artistico è Filippo Juvarra che
ha contribuito in modo decisivo a dare continuità al profilo artistico e
musicale già definito da Peter Maag e Bruno Giuranna. La vita artistica
dell'Orchestra annovera prestigiose collaborazioni con
i nomi più celebrati del
concertismo internazionale.
Il programma eseguito nella Basilica di Sant'Antonio era articolato in
quattro momenti. Il Concerto n.2 in mi maggiore BWV 1042 per violino, archi e
b.c di J.S.Bach; l'Adagio in mi maggiore K 261 per violino e orchestra di W.A. Mozart; il Benedictus dalla "Missa Solemnis" op. 123
per violino solo, oboe, viola, violoncello obbligati e orchestra (elaborazione
di Ferruccio Busoni). Ha chiuso il Concerto la Sinfonia n.36 in do maggiore K
425 "List".
A lungo i presenti hanno applaudito ad un incontro di rara suggestione,
sostando ancora nella speranza di un bis che purtroppo non c'è stato.
(da: Padova e il suo territorio, nr. 113,
2005)
|