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(S)cripturae
Le scritture segrete: artiste tra linguaggio e immagine
Galleria Civica di piazza Cavour, 9 marzo-8
aprile 2001.
Lo spazio delta Galleria Civica non a caso
è stato scelto per l'allestimento
di questa mostra che si discosta, per la sua singolarità,
dalle solite manifestazioni d'arte. Il fatto che la
Galleria Civica si trovi in un'area sotterranea che
richiama in qualche modo uno spazio criptico e emblematico. Le opere che vi sono
esposte appartengono a quella corrente che si definisce della
scrittura-immagine, cioè di un messaggio spesso
segreto, intimo, a volte anche discreto. Sul piano più
squisitamente culturale si manifesta in una espressione psicologica più
vicina alla personalltà della donna. Nata da un'idea di
chi scrive, e fortemente appoggiata dalla Commissione Pari Opportunità
e dall'Assessore alla Cultura Giuliano Pisani, la
rassegna curata da Mirella Bentivoglio, con il coordinamento di Enrico Gusella e
Gian Franco Martinoni, si inserisce nelle
iniziative culturali dell'otto marzo.
In (S)cripturae Le scritture segrete:
artiste tra linguaggio e immagine sono presenti
ventidue artiste provenienti da diversi paesi del mondo a testimonianza
della eterogeneità di questo universo femminile
che rappresenta senza alcun dubbio una autentica parità
finalmente raggiunta nei confronti
del mondo maschile. Parità
dicevamo, del resto è ormai unanimemente
acquisito che la fantasia, la creatività e inventiva della
donna, almeno in arte abbiano ormai superato analoghe peculiarità
maschili. Il messaggio globale ha
indubbiamente una notevole forza polemica, che pur mantenendo la sua attualità,
è comunque rapportabile al clima di ribellione tipico
delle prime manifestazioni pubbliche di protesta, rispetto alle quali si
è giunti ad un evidente superamento.
E allora queste donne meritano un racconto più
lungo e approfondito. Non per quanto concerne la loro evoluzione storica, che
pure meriterebbe un discorso a parte, ma per quanto attiene alle opere qui
esposte. Le artiste appartengono a cinque correnti tutte
riconducibili alla poesia visiva. Ketty La Rocca rappresenta la corrente
definita Poesia-Oggetto e Scrittura-Materia e si esprime con
minute strutture a "J" e brani di frasi inserite in un
contesto di soli contorni, mentre in Liliane Lijn sono evidenti le possibili
diverse interpretazioni di segni mutevoli a seconda del movimento di un oggetto
conico. Greta Schödl contesta la logica sintattica
attraverso l'insistente ripetitività
di un solo modulo verbale. Di Giovanna Sandri è
l'opera Neo ideogramma che è
stata scelta per il logo della mostra ed è una delle
esponenti più significative della
Poesia concreta assieme a Tomaso Binga
("Dattilocodice"), Irma Blank interprete della "desemantizzazione" e Chima
Sunada autrice di particolari criptotesti. Paola Levi Montalcini, gemella del
Premio Nobel Rita, pioniera della corrente Pittura-scrittura,
ha come elemento primario la criptoscrittura a rilievo, mentre Nella Giambarresi
raffigura torri e case con lettere alfabetiche e Lucia Sterlocchi, con una
lettera isolata, indica il dominio della consapevolezza
sul dato naturale. Anna Torelli, ovvero l'equazione
pentagramma-segno geometrlco, cioè il
"cortocircuito semiologico". Gianna Scoino assembla elementi arcaici a diversi
materiali, mentre Chiara Diamantini, dalla pazienza certosina, ritaglia lettere
minuscole rivisitando in chiave criptica opere letterarie. Annalisa Alloatti
interpreta, attraverso l'alfabeto Braille, una sua
personale comunicazione particolarmente interiorizzata. Per Marilla Battilana la
cripticità è in qualche modo
sinonimo di cultura, mentre Elisabetta Gut si porta dentro la trasgressività
della presenza dolente della natura. Ancora interpreti di Poesia-oggetto
e Scrittura-materia sono Maria Lai, per le sue pagine cucite, Franca
Sonnino per i libri costruiti con la maglia, Izumi Oki per quelle
di vetro, Alba Savoi per i supporti tessili pizzicati,
Ines Raphaelian per le tavolette, emblema di una archeologia del futuro.
Concludiamo questa carrellata purtroppo breve con Mirella Bentivoglio, che
tratta una poesia visuale che nel tempo ha assunto
dimensioni oggettuali e territoriali ben definite.
La mostra ha avuto il
patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento per le Pari Opportunità, della
Commissione Nazionale per la Parità e le Pari Opportunità
tra Uomo e Donna e della Provincia di Padova, il che testimonia dell'importanza
e della particolare attenzione data
dalle istituzioni a questa rassegna che ben si inserisce nel
più ampio filone culturale
dedicato all'Arte in Italia nel
secondo Novecento. Madrina d'eccezione Giustina Mistrello Destro Sindaco della
nostra città.
(in: Padova e il suo territorio, nr. 90,
2001)
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