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Vinicio Boscaini
Momenti di vita e di pittura
Ex Scuderie Palazzo Moroni
È definito il "poeta dei colli", perché non
ha mai dimenticato il Veneto, terra dove è nato, pur se nella sua storia
artistica c'è un importante passaggio giovanile in America.
Vinicio Boscaini è pittore di Venezia, delle
nature morte, dei ritratti, delle folle messicane e delle processioni. Ha una
lunga militanza nell'arte, espone dal 1956 in Italia e
all'estero. Sull'intera sua opera il colore è elemento predominante, una
"musicalità" la cui potenza creativa gli viene dai grandi maestri
dell'impressionismo: Braque su tutti, ma anche Picasso ed i fauves per la loro
selvaggia violenza espressiva del colore. Le sue pennellate forti, sicure, senza
indugio, danno compiutezza all'opera, poesia che emerge costantemente dalle tele
come segno pregnante. Dolci gli occhi delle fanciulle, ornate di collane vivaci,
in un contesto che suscita serenità e compostezza. Il suo paesaggio rivisitato,
fantastico, ci propone una Venezia "in blu" inusuale e sorprendente, lo stesso
paesaggio, ma più contenuto, che s'incontra nelle nature morte: Finestra e
pesci, Tavolo rosso, Missione verde. La tipicità del colore
del paesaggio veneto, quello collinare degli Euganei, è nei dipinti di Boscaini,
contrariamente agli altri suoi lavori, tenero, quasi liquido, reale. Un
sentimento di affetto per la sua terra d'origine che non ha mai voluto "tradire"
con un'interpretazione troppo nuova o diversa.
La "primavera" sui Colli ha proprio i fiori
bianchi dell'albero di ciliegio.
(in: Padova e il suo territorio,
nr. 97, 2002)
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