| |
Le anime elettromagnetiche
di Veniero Scarselli
Veniero Scarselli è il poeta – forse l’unico dopo quelli che hanno tentato,
spinti dall’entusiasmo e dall’eccezionalità dell’evento, di cantare a suo tempo
lo storico sbarco dell’uomo nello spazio e sulla luna, a fare dell’astrofisica
materia di poesia e di ricerca metafisica sull’armonia del cosmo. Scarselli lo
ha fatto in modo nuovo, poeticamente originale, e ultraconcettuale.
Nel suo ultimo poema Trionfo delle anime
artificiali il mondo dell’umano si innalza nel cielo delle
stelle dove gli uomini destinati a perire hanno inviato le loro anime
artificiali elettromagnetiche, quindi incorruttibili, che tuttavia obbediscono
al supremo Padre Celeste nel propagare l’Amore nell’universo. Dio quindi,
origine di tutte le cose materiali e immateriali, governa anche queste anime
digitali che palpitano negli innumerevoli mondi celesti. Con questo poema dunque
Scarselli non punta più a spiegare l’origine dell’uomo e dell’anima, ma, primo
ed unico fra tutti, mette il suo pensiero al servizio della fantasia scientifica
immaginando la fabbricazione di un’anima nuova, seppure
digitale-elettromagnetica, capace di capire Dio e il cosmo e di portare l’Amore
all’interno di un universo in cui pulsa la materia primordiale uscita dalla
prima esplosione del big bang Principio del Tutto.
Scarselli qui, più che altrove, si è mostrato
cantore di un mondo astrale il cui contenuto poetico è pieno di un virtualismo
analogico di matrice metafisico-celestiale di forte impegno interpretativo. Il
titolo del poema ti proietta subito in un mondo immenso e irreale dove il senso
della poesia si veste di una spiritualità e poeticità non raffrontabile con
quella comune e conosciuta. Scarselli, si sa, è il poeta della pura creatività,
dell’invenzione e dell’immaginario, che sustanziano pensieri e idee iperuranici,
se rapportati ai valori razionali. Il Poeta ha voluto affrontare
fantasticamente, ma con un forte sentire immaginario, il problema
dogmatico-metafisico-spirituale dell’anima come origine e motore del divenire di
ogni creazione di Dio in cui pulsa il suo principio.
Scarselli,
abituato a scrivere in forma poematica il disfacimento della materia e, per
conseguenza, anche dell’anima imprigionata nella carne decomponibile – vedi le
tante sue opere scritte finora con questi contenuti – arriva a concepire
poeticamente che quest’anima, originariamente destinata per un errore nella
Creazione a sorgere e morire con il disfacimento del corpo – quindi mortale,
secondo la sua visione –può essere resa immortale dalla nostra tecnologia
elettronica più avanzata trasformandola in una sorta di emanazione
digital-elettromagnetica contenente tutte le informazioni dei nostri geni e il
nostro sentimento migliore: l’Amore. Quest’anima, divenuta eterna perché
incorruttibile, potrà generare cloni di se stessa ugualmente elettromagnetici,
quindi miliardi di anime artificiali pulsanti e pensanti create a
somiglianza della Ragione Divina e governate dalle cosmiche trasformazioni
volute da Dio. Il trionfo delle anime artificiali è dunque il trionfo
dell’anima come nucleo-essenza del divenire dell’universo, amalgama di spirito e
materia destinato a propagare l’Amore che manca nel freddo universo.
| |
 |
Recensione |
|