Introduzione a
Paesaggi toscani ed altro...
di Gianni Calamassi
la Scheda
del libro

Anna Becchi Azzurrini
Ciao Masin (è così che ci salutavamo sulle langhe, noi
foche in esilio)
Questo è un breve messaggio – di ringraziamento – da una foca (son tutta
un’altra cosa, in acqua, sai; e i miei “honk honk” nelle notti di luna piena
sono fra i più potenti!) a un omino impastato di terra che cerca di mettere in
ordine il mondo.
Ho chiuso la tua cartella ormai da due giorni – e non la riaprirò fino a
messaggio concluso, no : noi foche tendiamo, lontane dal mare e abbandonate a
noi stesse, a concederci vani esercizi letterari. E si rischia, ohibò, di
disimparare il nuoto.
Ciao, Gianni Calamassi.
Mi piace come racconti il tuo mondo. Mi sembra di vederti, qualche volta anche
di esserti accanto, mentre guardi racconti e “dai un nome alle cose”.
L’avete sempre fatto, voi uomini : e tracciato confini, e tolti sassi e erbacce.
Tu scrivi come per costruire un disegno, uno di quei tuoi disegni terribilmente
precisi, così tanto precisi da far sempre credere che all’improvviso c’irrompa
un granello di follia. ( E, talvolta, succede)
Ho un sacco di immagini, dentro – di “tue” immagini. A me piace il suono delle
parole, piace sentirle cozzare come onde del mare… a te piace usarle come segni
precisi, che aderiscono a un mondo “reale” concreto…
Vedi. Ricordo così, tutto insieme, quel “blocco” sulla Maremma; e la vedo, la
riconosco. Eppure non è la mia.
C’è un gran silenzio, dietro le tue parole; e i miei
ricordi son colmi di suoni, invece. Perché?
C’è un solo posto, nei miei ricordi, nel quale dominava il silenzio: la
montagna, e non mi piace, troppo nevosa fredda silenziosa.
E’ una grande avventura, quella che hai cominciato; non lasciarla a mezzo. Il
nostro arrabattarsi, così spesso simile, perché “le cose vadano meglio” ha
bisogno anche di tutta una serie di punti, dentro, per ricostruire il nostro
privato percorso. O si rischia che la memoria da sola comprima e confonda, o
peggio alteri.
M’accorgo d’aver taciuto più cose di quante ne abbia dette; anche se alcune sono
facilmente intuibili:
Ma – volendo – può essere solo una prima tappa, questa. Anche perché capita, a
noi foche, d’essere notevolmente imbranate, finché non abbiamo conquistato un
minimo di familiarità con le persone e gli ambienti….vicino
Anna
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