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Quattro quarti di luna
Quattro quarti di luna ha la qualità di diario un po’
scorticato, che è proprio della poesia moderna. La generazione di Ruffilli ha
superato l’impasse dei modelli, anche affascinanti, che paralizzavano le
generazioni precedenti. È’ un fatto positivo, dal quale bisognava partire. Ma
occorreva andare avanti, come appunto qui fa Ruffilli, al fine di inglobare il
diario, senza tradirlo, in una musica che fosse nuova. Ma che musica fosse.
Ruffilli, dunque, ha colto questa nuova musica; si tratta ora di lasciarsi
andare e insieme di possederla, interamente.
Voglio dire che ai risultati già ragguardevoli (La libreria del Cedro, la
sezione Verificato per censura, La vanità di leggersi sono cose di prim’ordine)
si imporranno successive correzioni, nella definizione della "nuova strada"
della poesia. Questo è quanto suggerisce, consapevole l’autore, lo stesso libro,
stimolante e, per certi versi, provocatorio dalla prima all’ultima poesia.
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Recensione |
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