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Con noi instancabile
Questo
libro è la testimonianza del poema d’amore tracciato da Dio e da Maria SS. nella
vita dell’autore. Gianni Ferraresi, infatti, ricostruendo, tassello per
tassello, il mosaico della sua vicissitudine, riscontra, in ogni singolo
avvenimento e circostanza, secondo un misterioso disegno, la presenza materna
della Madonna, “con noi instancabile”, che lo tiene per mano, lo sorregge per
difenderlo dai pericoli, fino a condurlo felicemente alla mèta. Fin dall’alba
della propria esistenza, che già s’annunciava travagliata e minacciata, con una
pesante nefrite che lo colpisce all’età di quattro anni, l’autore riconosce
l’intervento miracoloso della Vergine che lo salva dalla malattia e che lo
riconsegna alla normalità.
Poi, lungo il corso degli studi, questo legame con la
Madre celeste non s’interrompe, con le sortite devozionali presso il quadro di
Maria, cui confida tutte le sue pene e speranze. Ancora all’orizzonte si
presentano difficoltà e contrarietà, ma con l’aiuto di Dio riesce a superarle:
l’incomprensione dei professori presso un collegio salesiano, che lo costringerà
a cambiare scuola, iscrivendosi al Liceo scientifico, che frequenterà con
notevole profitto, tanto da recuperare finanche l’anno perduto. Non mancheranno,
anche in seguito, le insidie e gli inganni dell’avversario: le tentazioni di
abbandonare la frequentazione della S. Messa, travolto dai propri interessi e hobbies; donne che vorrebbero distoglierlo dalla retta via; perfino un incidente
automobilistico molto grave, dal quale, ancora grazie al soccorso materno di
Maria, uscirà illeso.
Ma la sua esistenza è costellata anche di cose belle e
doni preziosi: come l’incontro, nella prima giovinezza, con Virginia, che sarà
l’insostituibile donna della sua vita, colei che le sarà a fianco nella gioia e
nel dolore, nella salute e nella malattia, che gli darà quattro splendidi figli
e una famiglia felice ed amorosa. Gianni Ferraresi ha avuto perfino la grazia di
confessarsi da padre Pio, il quale gli raccomandò caldamente di sposare Virginia
a tutti i costi: quando sopraggiungeranno le problematiche per il lavoro, questo
orientamento nella scelta sarà per lui fondamentale. Anche la sua carriera
professionale, infatti, sarà brillante: laureatosi ingegnere a Bologna, troverà
presto un facoltoso impiego che poi, provvidenzialmente, gli procurerà il
trasferimento a Venezia.
Qui altre conoscenze propizie favoriranno la sua
crescita spirituale, con la frequentazione del gruppo di Fratel Carlo Carretto a
Spello, che lo stimolerà a creare gruppi di preghiera nella sua città di
residenza, al Lido e che l’indirizzerà ad avviare la formazione come diacono
permanente. Infatti, questa si delineerà sempre più come una ben definita
missione che il Padre vuole affidargli, che egli svolgerà con impegno in
parrocchia, con la preparazione per il catechismo e per la cultura della
solidarietà verso la Chiesa, con l’incarico del “Sovvenire.” Inoltre, più volte
la Madonna lo coinvolgerà nei pellegrinaggi a Lourdes e in altri santuari
mariani, nel servizio agli ammalati, ove numerose saranno le occasioni di
grazie, nonché di apprendere alla scuola del “servo sofferente.” Anche nei
momenti di dolorosa prova, la Madre celeste non farà mai mancare il suo
sostegno: alla morte del padre, così improvvisa e inaspettata, per via di un
incidente, però anche questa come “regolata” dalla mano divina che ha permesso
l’incontro con P. Pio che l’ha persuaso a frequentare la S. Messa e a ricevere i
sacramenti; quando dovrà risolversi, per aderire alla divina volontà, a lasciare
il suo amato lavoro, ciò che gli costerà non pochi rimpianti e ripensamenti, che
di nuovo la Madonna saprà lenire. Inoltre, la malattia renale con l’età avanzata
tornerà ad insorgere, fino a costringerlo ad un trapianto del rene che, nello
straordinario disegno provvidenziale divino, è la sua stessa moglie, in
un’improbabile quanto prodigiosa compatibilità, a donarle. È un vero e proprio
inno al vincolo coniugale che lo scrittore dedica alla sua sposa, che sgorga da
un cuore gonfio di commossa gratitudine, non appena la vede comparire sulla
soglia di quella stanza d’ospedale, dopo che era molto preoccupato per non avere
avuto più sue notizie: “Non dimenticherò mai più quell’istante, che fu per me
un’esperienza quasi mistica: non eri più tu che mi sorridevi, ma era il tuo
angelo e fu come se io, in un istante, avessi letto il tuo spirito e avessi
capito l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità dell’amore che Dio ha
riversato nel sacramento del matrimonio.”
Nell’amara tribolazione, Gianni Ferraresi fa esperienza della tenerezza divina,
che si serve dei suoi poveri figli per riscattarne altri: egli, infatti, non
capiva come mai fossero sorte delle complicazioni dopo il trapianto, ma, poi,
tutto gli sarà chiaro quando trascorrerà la degenza insieme ad un buonuomo che
si è distaccato dalla Chiesa e che, grazie alle parole e alla carità
dell’autore, ritornerà ad essa, ricevendo i sacramenti prima di morire. Anche
per la propria madre, Ferraresi avrà una piacevole sorpresa: avrà modo di
accompagnarla, nella vecchiaia ormai avanzata e avrà tutto il tempo per
riconciliarsi con lei, con il suo carattere dolce ma difficile: sembra che il
Signore sappia trovare sempre il momento e il modo giusto per attirare a Sé le
persone care.
In questa
avvincente testimonianza di vita vissuta, l’autore vuole condividere con il
lettore la benedizione, la protezione e la gioia della presenza costante e
amorosa della Vergine Madre, che dall’alba al tramonto veglia su ogni dettaglio
apparentemente insignificante dei nostri giorni e, se ci si affida a Lei, Ella
ci guida verso la Terra Promessa, ci salva dai pericoli e fa della nostra vita
un capolavoro, come un bel fiore da offrire a Dio: “È come se Gesù avesse detto
alla Chiesa di tutti i tempi e quindi anche a noi e quindi anche a me: “La mia
mamma diventa la mamma di tutti voi e quindi vi guiderà nel corso della vostra
vita terrena per riuscire a portarvi nel cuore della famiglia Trinitaria.
Tramite mia mamma passeranno tutte le mie Grazie e in essa voi potrete trovare
la terra promessa, la nuova Gerusalemme, il vostro compimento, l’incontro con i
vostri cari che vi hanno preceduto, la gioia eterna.” (…) Tutti i fiumi portano
al mare e tutte le preghiere portano a Dio, mediante la grande sensibilità
femminile di Maria, che, da brava mamma, vuole il bene dei figli.”
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Recensione |
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