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Contrasti
Questo testo è un suggestivo romanzo autobiografico che racconta, per ampi
flashback, la vicissitudine dell’autore. Il filo della memoria si dipana non in
ordine cronologico, ma per temi, così come vengono in mente gli eventi, in una
sorta di “flusso di coscienza.” Ciò conferisce un valore di libertà e
disinvoltura all’intero corpus. È il fascino di una vita avventurosa,
vissuta in pienezza e anche oltre i limiti: dalle corse automobilistiche,
all’esperienza militare, ai concerti jazz in giro per il mondo, alle vacanze
sudamericane.
I ricordi si susseguono frenetici e vivaci, sulla scia di un
pensiero, di una meditazione esistenziale. I “contrasti” sono, così, la
dialettica di bene e male, il chiaroscuro di gioie e dolori, la quotidiana
conflittualità irrisolta. Le persone che hanno costellato l’esistenza del
narratore affiorano fresche e nitide dagli episodi incorniciati nella scrittura,
protagonisti, insieme a lui, di qualche famigerata peripezia. Lo stile è
asciutto, cronachistico, velato a tratti di leggerezza ironica. La lettura è
gradevole, non pesante, bensì interessante e intrigante.
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Recensione |
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