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Lord Glenn – l’anima di Byron nel cuore di un cane
“Bacherontius”
Anno XLVIII, Nr 1 – Marzo 2017, p. 35
Dice già tutto il titolo… Un romanzo spiritico? Una storia di
reincarnazione? Il libro è anche questo, ma è soprattutto un romanzo sulla
simbiosi che si instaura, quasi sempre, con quelli che vengono chiamati “animali
domestici”, ed invece sono creature, esattamente come noi. Esseri immersi nel
tempo, che soffrono, amano, sognano. Chi ha in casa un cane o un gatto lo sa
bene. Non sono “inconsapevoli”, non sono solo “istinto”, c’è molto di più perché
la loro vita è improntata all’amore per il compagno/a umano. Un amore senza
ipocrisie e tradimenti.
La finzione narrativa colloca dentro al corpo di Glenn lo spirito di Byron
e ciò comporta tutta una serie di citazioni letterarie, per un gioco narrativo
complesso, anche se spesso si declina persino con giocosità. L’autrice ha
realizzato una serie dedicata a questo cane-poeta. Un modo insolito di accostare
letteratura e realtà che alla fine ha un messaggio: non conta che aspetto possa
prendere un’anima, essa ha una fisionomia propria che non dipende dal veicolo
con cui si incarna nello scorrere, e nel ritornare, del tempo.
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Recensione |
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